Ormai sono passati pochi giorni dalla morte di Chiara, esattamente quattro. Mi sento praticamente priva di qualsiasi sentimento. Sono diventata completamente apatica.
Nei giorni passati mi sono letteralmente sfogata sul mio corpo. Mi giro a cercarla. Stare nella mia stanza non mi aiuta... dove mi giro mi giro affiorano i ricordi di lei... non lo posso sopportare... il dolore è troppo grande. Non ce la posso fare, non senza di lei...
Lei teneva a bada il mostro che avevo dentro di me... lei mi faceva sentire migliore di quanto io sia veramente, di quanto io mi veda veramente...
In questa camera mi sento soffocare e l'unico modo per avere un minimo di respiro qui è prendere una lametta e tagliarmi oppure ascoltare la musica e soffocare tutto il mio dolore e le mie lacrime nel cuscino. Voglio stare in mezzo ai ricordi di lei perché riesco a sentirla ancora con me, ma a quale prezzo?
Non so se ho reso l'idea... in pochi capiranno...
Chi non si è mai tagliato, chi non ha mai avuto una grande perdita, chi non ha mai usato una forma di autolesionismo non può capire...
Spero solo che le persone non lo capiscano solo quando ormai avranno già perso tutto...
Si ritroveranno, prima o poi, tutti con le mie parole.
Oggi mi sono sfogata con Andrea... per aiutarmi mi ha mandato un semplice video scrivendo sotto come didascalia "Prenditi la tua vita". Scarico il video ed inizio a guardarlo.
Il video inizia con due ragazzi, uno biondo occhi azzurri con uno sguardo simile al mio e un'altro con i capelli neri e gli occhi color giaccio con lo sguardo di chi non sa tutto quello che deve ancora accadere. Stanno camminando in un posto sperduto scambiandosi ogni tanto due parole dette troppo velocemente e troppo a bassa voce per essere comprese...
Ad un certo punto i due ragazzi arrivano sotto ad un palazzo altissimo. Il ragazzo con gli occhi color ghiaccio si ferma poco lontano dall'entrata della struttura mentre il biondino continua a camminare e quando si trova davanti alla porta si gira, sospira ed urla "Everybody dies in their nightmares" e corre dentro la struttura.
Il ragazzo rimasto fuori inizia ad allontanarsi riprendendo in un punto preciso della struttura.
Di lì a poco si vede il biondino che inizia a camminare sul bordo del palazzo. Lo guardo attentamente. Quando si trova sull'angolo si gira verso la videocamera ed urla "And now let me die". E si butta... senza esitare, con il coraggio e la forza di un leone. Il video si conclude con il secondo ragazzo che urla mentre corre verso il corpo dell'amico ormai deceduto.
Ho capito cosa vuole intendere Andrea... per poter sentire del sollievo e non più quel frastornante dolore bisogna farla finita, è l'unico modo...
Ringrazio Andrea e avviso mia madre che esco con un'amica. Chiamo una ragazza che viene in classe mia e le chiedo di raggiungermi nel campanile abbandonato se non vuole che affliggo sulla bacheca della scuola tutti i ragazzi che si è fatta da quando sta con Riccardo.
Lei accetta subito e mi raggiunge al posto prescelto. E' il punto più alto della nostra città e penso che sia perfetto.
-Che devo fare stronza? - mi chiede scocciata e innervosita.
-Tieni il mio telefono ed ascoltami attentamente... devi riprendere tutto e portarlo ai miei genitori.
Fa cenno di si con la testa con uno sguardo al quanto confuso. Fa il conto alla rovescia con le dita ed inizia a registrare. Sorrido alla telecamera e faccio cenno ad Anna di allontanarsi. Lo fa ed io dico a voce abbastanza alta e scandendo bene le parole:
Sapete... tutti abbiamo qualcosa da perdere nella vita... c'è chi più e c'è chi meno, ma tutti perdiamo qualcosa... io ho sempre perso tutto e il mio più grande incubo mi ha portata qui... davanti a questo vecchio campanile in rovina. Non ho scelto questo posto così, giusto perché non sapevo cosa fare ... ma perché mi rappresenta in questo momento, più che mai.
Le faccio cenno di stare ferma lì e lo fa. Corro su per le scale finché non arrivo dove una volta c'era la campana. Richiamo l'attenzione di Anna che si mette una mano sulla bocca mentre continua a riprendere.
Tutti muoiono dentro i loro incubi ed io, adesso, saluterò i miei come dei vecchi amici e chiuderò gli occhi mentre mi abbracciano.
Finita la scena teatrale salgo sul bordo e sussurro "Arrivo Chiara...".
Faccio un passo in avanti...
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50 Giorni prima di morire
Teen Fiction-COMPLETA- Alessia è una ragazza di sedici anni piena di paure e insicurezze. Alle spalle ha molti problemi familiari e quasi nessun amico e quando inizia a messaggiare con un ragazzo che le dà molta sicurezza fa tutto ciò che le dice. Si renderà c...