Capitolo 16: Passa un ago sulla tua mano

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Sento il campanello che suona. Non mi alzo. Rimango sdraiata sul mio letto a guardare il soffitto.

Non so chi possa essere a quest'ora del pomeriggio. Sento solo delle voci maschili che parlottano al piano di sotto. Ad un certo punto sento la voce di mia madre che inizia ad alzarsi sempre di più.

È agitata e non riesco a capirne il motivo. Inizio a guardarmi in torno. Da quando vivo dentro alla mia stanza è estremamente pulita ed ordinata.

Le serrande sono ancora abbassate ma entra un minimo di luce dalle fessure e ciò fa sì che io non rimanga in un buio completo.

Inizio ad immaginarmi la sfida di oggi che mi invierà Andrea. Talmente tanto sono immersa all'interno dei miei pensieri non mi rendo conto che mia madre sta bussando alla porta.

-Che vuoi ma'? – chiedo con tono al quanto irritato.

-Apri subito questa maledetta porta! – la sento ringhiare dall'altro lato.

-Secondo te sono così stupida da aprirti la porta pur sentendo il tuo tono di voce? – inizio a ridere di gusto per irritarla di più.

Sento mia madre borbottare qualcosa in risposta ma è incomprensibile.

-Sono venuti i carabinieri – inizia a dire in tono al quanto disgustato – e mi hanno detto che sono arrivate tantissime segnalazioni sul tuo profilo instagram!

-Che tipo di segnalazioni? – chiedo incuriosita accendendo il telefono.

- Relative ad una cosa che hai metto sulle info o come cazzo si chiamano loro del tuo profilo! – sta per sbottare.

- Ah si... quel coso... l'ho messo giusto per, ora lo tolgo... - mando un messaggio ad Andrea per spiegargli la situa mentre mia mamma mormora qualcosa relativo alla mia vita e poi se ne va delusa e amareggiata.

Appena legge i messaggi mi intima di togliere "#i_am_whale" per evitare ulteriori problemi.

Lo faccio e quando finisco mi manda la prossima sfida dove mi chiede di bucarmi più volte la mano con un ago. In camera mia non aghi...

Ora è un momento di fuoco per uscire dalla mia camera quindi ho bisogno di un altro oggetto metallico appuntito che posso trovare dentro la mia camera.

Pensa Alessia... pensa... ci sono!

Corro verso il mio porta gioie e prendo la spilletta della nonna. Costruisco una piccola torre di libri ed inizio a registrare il tutto.

Mentre inizio a bucherellarmi la mano con la spilletta vedo che dai piccoli pori inizia ad uscire del sangue. Dopo una decina di secondi smetto di registrare, mando il video ad Andrea ed inizio a pensare a Chiara. Non l'ho ancora sentita... e lei non mi ha ancora richiamata.

Prendo il telefono e la chiamo. Squilla e poi mi butta giù.

Che cazzo sta succedendo!?

50 Giorni prima di morireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora