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Arrivai a scuola e mi passò davanti agli occhi Mattia, quella visione mi spezzò il cuore ma non sentì la sua mancanza.

<< Come stai?>> chiese Anna subito dopo avermi visto e aver visto il mio sguardo triste verso Mattia.

<< Bene, credo.>> ammisi, cercai con gli occhi Mattia e notai che mi fissava insistentemente e li mi sentì ancora più male.

Ero abituata a passare gli ultimi venti minuti prima della campanella con lui e adesso eravamo distanti. Mi riportò alla realtà un messaggio di Leo che fece vibrare il mio telefono quando arrivò.

Quel messaggio per me significava molto poiché avevo rovinato la mia relazione per lui, per i sentimenti che iniziò a farmi provare.

Suonò la campanella ed entrai nella stanza che mi teneva sicura dalla vista di Mattia, non appena misi piede nell'aula, le mie compagne di classe iniziarono a tempestarmi di domande mentre io pensavo al fatto che quel giorno sarebbe venuto Leo a casa mia e questa volta nella mia stanza.

Arrivò la professoressa che zittì la classe, appena iniziò la lezione, io iniziai a viaggiare con la mente su quello che sarebbe successo quel pomeriggio e rabbrividì al solo pensiero.

La ricreazione la passai messaggiando con Sofia, che mi chiedeva se fossi uscita quel giorno, e con Leo che non faceva altro che provocarmi, vidi Mattia passare davanti alla mia classe e cercarmi con lo sguardo ma invano poiché ero al banco che stava dietro alla porta.

<< Perché stai qua?>> chiese Eva, una delle mie amiche più care in classe, quando mi vide nascosta.

<< Non voglio vedere Mattia.>> dissi a lei e altre che arrivarono poco dopo.

Sfortunatamente la mia classe era divisa in gruppo ed io mi ero messa nel gruppo più imbarazzante e genuino, quello composto da Eva, Rachele e Carolina.

<< Dai,vieni fuori, c'è un bel sole.>> mi esortò Rachele.

Lei ed io eravamo quelle "dark" della classe e quelle che ascoltavano musica strana, ma in realtà era solo rock.

Sbuffai per poi unirmi al mio strano trio e andare in cortile, appena varcai l'uscio che dava fuori, il gruppetto degli amici di Mattia si girò verso di me, iniziando a farfugliare ma facendo si che io non sentì.

<< Quindi perché vi siete lasciati?>> chiese Rachele mettendosi a sedere sul muretto che dava davanti alla nostra classe.

<< Mi piace un altro.>> sussurrai per non farmi udire dagli altri.

Vidi Eva strabuzzare gli occhi e Carolina deglutire rumorosamente.

<< Chi?>> riprese Rachele.

<< Hai presente Giacomo?>> chiesi e la vidi annuire.

Giacomo era la cotta di una nostra amica.

<< Ecco, un suo amico e, prima che tu me lo chieda, si viene a Fuoricittà.>>

<< Domanda: quanti anni ha?>> s'intromise Carolina con fare goffo, come suo solito.

<< Non lo vuoi sapere...>>

<< Oh sì, invece, lo vogliamo sapere.>> impose Eva che, data la minutezza, non faceva paura a nessuno.

<< Bene, è del 2005, ma fra poco avrà quindici anni.>> dissi cercando di giustificarmi.

<< Ma tu sei del 2002.>> mi ricordò Eva.

<< Lo so.>> tagliai corto dato che suonò la campanella, segno che la ricreazione era giunta al termine.

Uscì da scuola e mi diressi verso la fermata del bus alla quale mi aspettava Anna.

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