I giorni successivi non furono uno strazio grazie all'aiuto dei miei amici e degli impegni che avevo con la scuola, ogni giorno avevo ripetizioni o alternanza perciò pensai solo a quello.
Quel giorno sarebbe venuta Anna a casa mia e saremmo rimaste fuori fino a tardi perciò avevo la mente occupata per divertirmi con lei e non lasciare che i brutti pensieri mi inondassero la mente.
<< Stasera che si fa?>> chiese mentre si pettinava i suoi meravigliosi boccoli castani.
<< Credo si vada al circolo.>> risposi mentre sul mio telefono scorreva una stories di Riccardo: decisi di rispondergli.
<< Ho risposto ad una storia di Riccardo.>>
<< E sarebbe?>>
<< Il tipo con cui è andata Sofia mesi fa.>>
<< Ah, credi che si incazzerà?>>
<< Credo di si, ma non può farmi storie se rispondo ad un mio amico su Instagram.>>
<< Giusto, dai, prepariamoci che si fa tardi.>>
Ci vestimmo con il ritmo delle canzoni dei Depeche Mode e verso le 20:40 partimmo di casa.
<< Chi c'è là?>> chiese mentre camminavamo verso la nostra meta che, grazie al cielo, era più facile da raggiungere in confronto alla piazza.
<< Non lo so, ma sicuramente i soliti di sempre.>> la informai quando il mio telefono vibrò per un nanosecondo avvertendomi l'arrivo di un messaggio.
Era Riccardo che mi chiedeva perché ogni volta che gli parlavo sembrava che ce l'avessi con lui, gli spiegai che lo facevo perché non volevo dar fastidio a Sofia e, dopo svariate spiegazioni, iniziammo a parlare del più e del meno, guadagnandomi delle occhiatacce da parte di Lorenzo che era arrivato poco dopo di noi.
<< Ti prego solo di non caderci, Riccardo fa così con tutte: deve andare con tutte quelle che conosce.>>
Non so se fosse il fatto che avevo bisogno di togliermi Giacomo e Leonardo dalla testa ma l'idea di baciarmi con Riccardo non mi dispiaceva affatto, nonostante questo pensiero, annuì a Lorenzo fargli capire che avevo afferrato il concetto.
La serata continuò come le solite serate che correvano nel paese in cui ero nata e, in un batter d'occhio, arrivò il momento di tornare a casa.
<< Anna.>> esordì, piantandomi in mezzo alla strada.
<< Eh.>> rispose girandosi verso di me.
<< Mi ha dato il suo numero e mi ha detto se domani mi va di uscire...con lui.>>
<< Te la senti?>>
<< Si, ma Sofia?>>
<< Senti, Gaia, non è di sua proprietà e il fatto che ci sia stato qualcosa tra loro due non significa che tu possa uscirci una volta, anche per fare qualcosa di diverso.>>
Aveva ragione, molte volte non pensavo alle cose più ovvie perché ero un'estremista: o male o bene, bianco o nero.
Salvai il numero di Riccardo e gli scrissi su Whatsapp che il giorno dopo ci sarei stata, mi chiese dove volevo andare e, dopo qualche minuto, ci si diede la buonanotte, concordando che sarebbe venuto da me nel primo pomeriggio e poi avremmo deciso dove andare.
Mi aspettava, però, la ramanzina da Sofia a cui avevo promesso, qualche giorno fa, che non avrei mai tradito la sua fiducia uscendo o, solamente, parlando con lui.
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Espìrìto Libre.
ChickLitMolte volte le persone vedono l'immenso in persone in cui ci sono solo limiti e questo il caso di Gaia che ha visto troppo in gente che aveva troppo poco. Gaia, diciasettenne alle prese con i primi accenni di vita, si trova a fare i conti con nuovi...