Prestate ascolto all'antica saggezza dell'universo per poter vivere e morire bene. Esprimete la vostra scintilla divina e rendete la terra un paradiso.
(Dai Tarocchi di Paolo Barbieri)
Blaise Zabini iniziò ad analizzare il suo comportamento delle ultime ore: aveva visto Ginny, lei gli aveva parlato degli attacchi di panico di Draco e lui aveva accettato ad aiutarle, senza considerare che in tutta questa storia c'era di mezzo Hermione Granger, la mente geniale, furiosa, nata babbana, unico cervello del trio d'oro.
Lui, Blaise, si era fatto corrompere da una donna! Okay, era tutto nella norma.
Era anche vero che il suo amico si stava comportando in maniera molto particolare in quell'ultimo periodo. Entrò nella sala comune, Draco era lì, le mani tra i capelli e un'espressione annoiata. A volte lo preoccupava. Certo visto dall'esterno non era la persona migliore del mondo, ma con una famiglia del genere probabilmente tutti sarebbero stati come lui.
"Blaise"
Una voce interruppe il suo flusso di pensieri. Davanti a lui Draco lo stava guardando con quell'aria stanca che ormai lo accompagnava.
"Blaise, mi puoi passare i compiti di Trasfigurazione? Ti giuro che potrei impazzire se dovessi rimanere un altro minuto sopra questa roba. Inutile, comunque per me tutto questo è inutile, il mio destino si compirà fuori da queste mura."
Blaise era stanco. Prese in mano i suoi appunti e li lanciò all'amico.
"Sai, sono sempre rimasto fuori da tutti i problemi, ma dovresti parlarne con qualcuno. Perché non tornerai l'anno prossimo? Perché ti ho trovato in condizioni pietose l'altro giorno?"
"Non sono affari tuoi."
Zabini era arrivato al limite di sopportazione per quel giorno. Era un periodo che Draco si comportava in modo strano, poi Ginny, poi la Granger. Basta. Ne aveva abbastanza.
"Il tuo comportamento sta facendo preoccupare un sacco di persone, di alcune non ci crederesti mai." sbottò "Quindi penso di avere il diritto, almeno io, di sapere cosa cazzo sta succedendo al mio migliore amico."
Draco Malfoy si bloccò. Quindi quella cretina di una Grifondoro non era stata in silenzio. Nessun altro si era preoccupato per lui, a parte Blaise, quindi nessun altro avrebbe potuto notare il suo comportamento. Era quasi divertente, le uniche sue persone che si erano accorti dei suoi problemi erano il suo migliore amico e una sanguesporco Grifondoro particolarmente amica del Prescelto e di un traditore del proprio sangue. Lei. Che avrebbe dovuto odiarlo, lei si era chinata e lo aveva trattato come una persona, quando lui l'aveva sempre considerata qualcuno di non degno. Non lo era, era una nata babbana, il suo sangue non era di stirpe magica. Eppure sarebbe stato uno sciocco a dire che quel gesto non l'aveva colpito.
Prese Blaise per un braccio e lo trascinò fuori dal dormitorio, fino a portarlo in un corridoio vuoto.
"Da quando parli con i Grifondoro?"
"Non ho detto..."
"Sì, hai detto proprio questo, non sei capace a mentire. So perfettamente chi è questa persona e sinceramente vorrei che tu mi dicessi come sei venuto a saperlo. La ammazzo. Io giuro quella ragazza la ammazzo, quella sporca..."
"No. Davanti a me no. Lo sai che non sono d'accordo, e non sei d'accordo nemmeno tu, in fondo." lo interruppe Blaise "e comunque il resto del Trio d'oro non lo sa, non lo saprà mai. Hermione Granger sarà pure la loro migliore amica, ma non vuole far sapere di quello che è successo. Non te l'avrei nemmeno dovuto dire, non avresti dovuto sapere che erano... comunque non importa. Erano preoccupate. Lo ha detto solo a Ginny Weasley, che devo continuare a vedere in segreto perché certe persone non sono abbastanza mature da riuscire a non rompere i coglioni." durante l'ultima frase lo guardò fisso negli occhi.
"Non provare ad attaccarmi, sai benissimo che sono traditori del loro sangue. La purezza..."
"E' una stronzata, Draco, lo sai pure tu. Segui dei dannati ideali in cui non credi, ed evidentemente ti hanno portato a dover fare cose che non vuoi fare. O sbaglio?"
Malfoy non rispose. Quindi, la Granger era andata a piagnucolare con la Weasley tutta preoccupata per lui. Tipico dei Grifondoro, cercare di salvare chiunque. Beh, lui non voleva essere salvato proprio da nulla, gli era stato affidato un compito e l'avrebbe portato a termine. Ne andava della sua famiglia. Anche se... no, non doveva crogiolarsi nelle sue stupide paure.
"Non capiresti Blaise, non puoi capire."
Detto questo il ragazzo biondo se ne andò, pieno di domande. Era stato colpito da tutta quella situazione, anche se non l'avrebbe mai ammesso.
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"Sicura che sia stata una buona idea?"
"No." rispose Ginny Weasley "ma, Hermione, non potevamo fare altro e voglio veramente venire a capo di questa storia ora. Come sono andate le tue ricerche?"
Hermione tirò fuori un plico immenso di papiri scritti. Si era data da fare, aveva scoperto tantissime cose ed era pronta a dirle alla sua amica.
"Ho guardato qualsiasi cosa, testimonianze di magia antica, differenze, energie che sono sconosciute a noi, invocazioni antichissime, racconti di quando non venivano usate le bacchette. Hai presente che noi maghi, da bambini, esercitiamo la magia inconsapevolmente, senza bisogno di bacchetta? E' lo stesso principio. La bacchetta ci aiuta a incanalare l'energia in un incantesimo specifico, senza di essa sarebbe tutto fuori controllo, eppure quell'energia esiste dentro di noi e intorno a noi. Hogwarts naturalmente ne è impregnata, pensa a tutte le generazioni di maghi e streghe..." la ragazza prese un respiro profondo e iniziò a sfogliare febbrilmente i suoi appunti "i Tarocchi sono una lettura antichissima, non penso di averli capiti ancora, dovrò informarmi meglio."
"Dovresti anche dormire." la rimproverò Ginny, indicando le sue occhiaie "non capisco perché sei così tanto presa da questa storia, in fondo è Malfoy."
Hermione sospirò. Non sapeva nemmeno lei perché, eppure vederlo in quelle condizioni forse le aveva fatto rivalutare tanti giudizi. Non che lo considerasse una buona persona, ma magari c'erano delle motivazioni per tante cose, delle paure, forse si trovava davanti a una scelta e ancora poteva fare quella giusta. Forse quella carta era arrivata a lei per un motivo.
"Beh, farebbe comodo all'Ordine sapere i piani della famiglia Malfoy, magari riesco a trovare qualcosa per aiutare Harry." mentì spudoratamente. Certo, voleva aiutare Harry, ma non era quella la motivazione principale. Quindi non si trattava propriamente di una bugia, piuttosto di un'omissione, non aveva detto tutti i motivi, solo uno.
"Stiamo giocando a un gioco pericoloso Hermione."
"Lo so. Forse dovrei mandargli un gufo... anonimo ovviamente" pensò la ragazza.
"Sei impazzita del tutto. No. No. Pensaci." Ginny era decisa. Non riusciva a capire l'amica, il limite tra curiosità ed ossessione era molto labile, pensò mentre osservava il plico di pergamene che la ragazza aveva scritto.
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Gli Arcani Maggiori [Dramione]
Fanfiction"Essi sono uno specchio, non predicono il futuro ma ti fanno comprendere il presente" Hermione non ci aveva mai creduto, ma questa volta non riuscì a dire nulla e rimase a sentire cosa Malfoy aveva da dire.