Cap. 4

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JUNGKOOK's POV

Jkook_:

Mi piace: 733Jkook_: Malibu non è così male dopotutto

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Jkook_: Malibu non è così male dopotutto

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Scesi dalla macchina di Yoongi, salutai i miei fratelli e corsi incontro a Jimin.
Ero davvero felice, finalmente potevo dire di avere degli amici e la cosa mi emozionava molto.
«Andiamo, verso il tramonto cosi è anche più romantico!» sentii Marco di sottofondo e mi avvicinai a loro.
«Jungkook-ah! Buongiorno» disse Jimin regalandomi un bellissimo sorriso.
«Buongiorno hyung» sorrisi.
«Vieni anche tu con noi?» chiese April.
«Dove?» la guardai curioso.
«A giocare a beach volley, dobbiamo ancora organizzare però» disse sorridendomi.
D'istinto guardai verso Jimin.
«Volentieri! Tu hyung vieni?» chiesi sorridendogli dolcemente.
«Non sono bravo con gli sport» disse ridendo.
«Oh avanti, ti insegno io se vuoi» dissi insistendo.
Lui sorrise stupito.
«Jungkook, tranquillo far muovere Jimin dal divano è difficile» disse Marco ridendo.
«Oh dai Jiminie hyung! Per favore!» dissi facendogli gli occhioni dolci.
Lui sbuffò alzando gli occhi al cielo ridacchiando.
«Sono questa volta, mi avete capito? Prima e ultima!» esclamò
Alzai le braccia al cielo.
«Ho vinto» dissi ridendo.
«Hai vinto si! Bravo piccoletto» disse Marco dandomi una pacca sulla spalla.

«Ulzzang tiratela meno» sussurrò Jimin.
«Potrei dirti lo stesso hyung» sussurrai squadrandolo accennandogli un sorriso.
Era la prima volta che rispondevo a Jimin e lui sembrò piacevolmente stupito. Mi prese dalla giacca di pelle tirandomi verso di lui.
«Fai il furbo con me Jungkook?» sussurrò leccandosi le labbra.
«Cosa fai adesso?» dissi rimanendo fermo.
«Gia che ci sei scopatelo eh» disse April guardandoci ed io arrossii indietreggiando.
«Semmai non oggi» sussurrò Jimin facendomi l'occhiolino.
Io scoppiai a ridere e lui mi guardò male.
«Cosa ti ridi Jungkook?» chiese.
«Potresti scoparti chiunque ma non di certo me» dissi deciso ridendo «Al massimo il contrario» dissi sottovoce.
Jimin si voltò verso di me mordendosi il labbro, stava per rispondere ma la campanella ci interruppe.
«È suonata dai muoviamoci» disse Marco spingendoci dentro ridendo.

«Muoviti Jungkook iscriviti dai» disse passandomi la penna.
Io annuii e compilai il modulo ed iniziammo il corso.
«Salve Jimin, hai portato nuovi membri?» disse il professore guardandomi.
«Io ti porto gli idol coreani tesoro, non scherziamo» disse ridendo.
«Anche se non lo sono» sussurrai.

«Sali sul palco Jungkook avanti!» disse Jimin spingendomi sul palco.
Lo guardai un po titubante e spaventato, dovevo esibirmi per primo con tutti quegli occhi sconosciuti che mi fissavano.
Presi il mio telefono e mi misi la base di Save Me, la base che avevo creato per il mio assolo.
Ballai, cercando di far passare ogni minima emozione.
Questi passi erano il mio addio alla Corea.

Appena finii tutti iniziarono ad applaudire.
«Jungkook giusto?» chiese il professore ed io annuii «Sai cantare?» continuò.
Io annuii di nuovo. Cantai Paper Hearts, era la prima canzone che avevo imparato qui in America.
Un altro applauso riempì la stanza e feci un inchino. La mia timidezza sul palco svaniva in un battito di ciglia.
«Ora guarda il tuo hyung» sussurrò Jimin alle mie spalle.
Iniziò a ballare, la canzone non la conoscevo ma Jimin trasmetteva qualcosa.
Lo guardai come se fossi incantato, come se fossi in uno stato di trance, con la bocca aperta.
Jimin hyung aveva di sicuro un dono.
D'istinto mi morsi il labbro.

Il più grande si voltò e venne verso di me.
«Jungkook-ah, ti sono piaciuto?» disse chiudendomi la bocca con due dita.
Io annuii sorridendo, un po in imbarazzo.
«Sei bravissimo hyung» sussurrai.

«Jungkook, Jimin voi due lavorerete in coppia per questo mese, un assolo di danza» disse il proff. parlando a quell'inutile ed odioso megafono.
Guardai verso Jimin e gli sorrisi.

"Sarà divertente" pensai.

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