Cap. 16

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JUNGKOOK's POV


Mi svegliai sbadigliando, mi servì una manciata di secondi per capire che quello che era accaduto non era solo stato un bel sogno.
Sorrisi e mi passai una mano tra i capelli.
Il più piccolo si voltò verso di me abbracciandomi.
«Buongiorno» sussurrò.
«Oh sei sveglio! Buongiorno» dissi ridacchiando.
«Come ti senti?» chiese accarezzandomi il petto.
«Ancora non riesco a crederci» risposi in imbarazzo «Tu come ti senti hyung?» chiesi
«Un po dolorante Kookie ma estremamente bene» rispose ridendo.
«O-oh scusami io» dissi sentendomi in colpa.
«No! Non sentirti in colpa! Per me è un complimento» disse ridendo mentre si sedeva «Facciamo colazione dai» continuò.
Annuii sbadigliando di nuovo, ci alzammo e mettemmo solo dei pantaloncini.
«Cosa vuoi per colazione?» chiese il maggiore entrando in cucina.
«Oh, per me un caffè basta e avanza» risposi seguendolo.

Casa sua era davvero enorme e soprattutto arredata molto bene.

Mi passò la tazzina e lo zucchero.
«Ti andrebbe di tornare un po nella vasca idromassaggio?» chiesi guardandolo mentre bevevo il caffè.
«I costumi sono a lavare però» disse mugolando.
«Bisogna usarli per forza?» chiesi sorridendo.
Jimin si voltò di scatto verso di me guardandomi sorpreso.
«Dov è finita la tua timidezza?» chiese ridacchiando.
«Beh mi hai già visto no? Che problema c'è?» risposi guardandolo.
«Oh nessuno! Anzi sono davvero molto felice si questa tua proposta» disse bevendo il suo caffè. Posammo entrambe le tazzine nel lavandino, il maggiore prese la giacca all'entrata tirando fuori cio che aveva in tasca.

«Se ti va puoi provare, sennò lo faccio da solo» disse tirando fuori assieme al sacchettino che conteneva l'erba un aggeggio strano di metallo.
«Che cos è quello?» chiesi guardandolo incuriosito.
«Questo? Si chiama grinder, adesso guarda e impara Kookie» disse ridacchiando.
Prese una cartina lunga e un filtro di cartone già fatto in precedenza posandoli sul tavolo.
Mi spiegò il procedimento passo passo e per finire leccò la cartina.
«Cosi si chiama a "bandiera"» disse mostrandomela, io annuii capendo.
«Voglio provare» sussurrai.
Lui mi guardò sorpreso ridacchiando, ci alzammo subito e ci dirigemmo verso la vaca idromassaggio.
Posò due asciugamani su una sedia, prese un posacenere ed un pacchetto di sigarette. Nel giro di un attimo mi tolsi i pantaloncini e mi fiondai nella vasca.
«Jeon Jungkook» disse rimproverandomi mentre mi mangiava con lo sguardo.
«Muoviti hyung» dissi ridendo e lui si tolse i pantaloncini entrando nella vasca con me.

Si allungò a prendere la canna e, bruciata la parte di cartina che spuntava, la accese.
Un'odore davvero pungente invase subito l'ambiente. Dopo pochi tiri me la passò.
«Come una sigaretta, ma fai tiri più piccoli» disse sorridendomi, io annuii e seguii le sue indicazioni. Mi sentii la gola andare a fuoco e tossii. Jimin mi passò una bottiglietta d'acqua e ne bevvi immediatamente un sorso, calmando la tosse.
La portai alla bocca un altra volta e poi un altra ancora. Il gusto era buono, pungente come il suo odore che nel giro di poco iniziai ad apprezzare.
«Non è così male vero?» chiese ridacchiando.
«Assolutamente no! Cazzo è meglio delle sigarette» dissi ridacchiando.
Ce la passammo fini a finirla ed ammazzarla nel posacenere.

Mi sentivo decisame più rilassato e mi voltai verso Jimin.
«Che c'è Kookie?» chiese guardandomi, aveva gli occhi rossi e sorrideva.
Lo squadrai per una manciata di secondi e balzai addosso a lui iniziando a baciarlo con foga. Immediatamente la mia erezione si formò ed iniziai a baciargli il collo scendendo sul petto fino ad arrivare al pelo dell'acqua.
«Cazzo...» sussurrò ansimando il maggiore.
«Usciamo di qui» sussurrò ancora stringendosi a me prendendo in mano la sua erezione. Buttò la testa all'indietro mentre iniziavo a muovermi più velocemente e lui iniziò a fare lo stesso.
Ansimai forte lasciandogli dei segni sul collo.

Lo presi in braccio ed uscimmo dalla vasca. Mi guardai attorno per qualche secondo controllando che non ci fosse nessuno che potesse vederci. Lo tenevo con le mani sul culo facendolo appoggiare al muro.
«Ti voglio ora» sussurrai, ero completamente offuscato dalle emozioni forti che provavo in quel momento.
«Fammi tuo allora» sussurrò.
Entrai dentro di lui in questa posizione nemmeno tanto scomoda.
Gemetti a quella sensazione che fece partire un brivido lungo la mia schiena.
Iniziai subito a muovermi velocemente guardando Jimin gemere sotto di me.

Nel giro di poco uscii e lo feci scendere, lo feci girare si spalle appoggiandolo sempre al muro.  Rientrai con una spinta decisa e gememmo assieme.
I miei movimenti diventavano sempre più veloci e decisi.
«J-Jungkook ah ...n-non fermarti!» gemette il più grande, probabilmente al limite.
Venemmo entrambi poco dopo e mi fermai dentro di lui a baciargli la schiena.
«Fumiamo più spesso assieme» sussurrò ridendo.
Ridacchiai accarezzandogli i fianchi.
«Ho esagerato?» chiesi uscendo lentamente.
«Oh nono!» disse ridendo ed io gli tirai un piccolo schiaffo sul culo.

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