(ATTENZIONE: questa storia contiene scene smut gay)
Jimin, ragazzo di origini coreane trasferitosi a Malibu, incontra nel suo ultimo anno di liceo quello che sarà per mesi il suo sogno erotico, Jeon Jungkook.
Jungkook mi prese in braccio facendomi allacciare i fianchi al suo bacino mentre mi baciava con foga. «m-mh kook» sussurrai mordendomi il labbro mentre iniziava a baciarmi il collo entrando poco delicatamente in camera mia. Diede un calcio alla porta chiudendola senza mai staccare un secondo le sue labbra dalla mia pelle. Mi posò sul letto e gli tolsi la maglia quasi strappandogliela via facendolo sdraiare su di me. Avevo aspettato fin troppo. Gli accarezzai il petto scendendo, percorrendo i suoi addominali, per poi fermarmi alla chiusura dei suoi jeans che slacciai velocemente. Glieli tolsi e lui mi tolse la maglia baciandomi il petto facendomi ansimare dall'eccitazione. Accarezzai mordendomi il labbro quei suoi tatuaggi.
«Ti voglio» sussurrai ansimando mettendogli una mano tra i capelli mentre con l'altra entrai nei suoi boxer. Mugolai quando lui si spinse contro la mia mano mentre mi toglieva i pantaloni ed i boxer con forza. «Muoviti a girarti Jimin-ah» sussurrò con voce roca al mio orecchio. Incontrai il suo sguardo ed annuii mordendomi il labbro, mi girai immediatamente e mi spinsi contro di lui. Jungkook si abbassò a baciarmi la schiena strusciando la sua erezione ancora stretta nei boxer contro di me. Si spostò leggermente entrando con un dito lentamente dentro di me. Gemetti abbassando totalmente la parte superiore del mio corpo, facendola aderire contro il materasso. Poco dopo entrò con il secondo ed io mi morsi il labbro. Lui continuò per poco muovendosi sempre più velocemente. «Devi essere mio» sussurrò il più piccolo uscendo lentamente da me. Sentii il rumore della stoffa dei suo boxer scendere fino a picchiare per terra. Sussultai stringendo tra le dita il lenzuolo quando appoggiò la sua erezione contro di me. Mugolai di piacere muovendomi contro di lui fino a che non si scostò leggermente. Entrò in un colpo solo facendomi gemere anche un po dal male. Prese i miei polsi e me li posizionò dietro la schiena tenendomeli con una mano sola iniziando a muoversi velocemente dentro di me. Gemetti forte spingendomi contro di lui. «O-oh mio dio» gemetti in estasi. Muovevo i suoi fianchi assecondando i suoi movimenti veloci e decisi, urlai quando si spinse fino in fondo dentro di me. «Tu sei mio, chiaro?» disse con la voce roca mentre mi tirava uno schiaffo sul culo che mi fece gemere dal male e dal piacere allo stesso tempo. «O-oh cazzo! Si si sono tuo» gemetti torturandomi il labbro.
Diminuì la velocità, e con piccoli movimenti rotatori dei brividi percorsero la mia schiena facendomi urlare. «J-jungkook dio!» dissi chiudendo in due pugni le mie mani che il più piccolo teneva strette contro la mia schiena. Rientrò completamente dentro di me prendendo in mano la mia erezione muovendola velocemente. In quel preciso momento vidi le stelle. Gemevo ed urlavo senza pudore e questo faceva dare di matto al più piccolo. Vennì poco dopo gemendo il suo nome, il più piccolo mi diede poco tempo per riprendermi, mi prese per i capelli facendo alzare il mio viso ed in pochi secondi lo ritrovai in piedi di fianco a me. Mi spostai leggermente e presi in bocca la sua erezione fin dove mi era possibile. Lui gemette mettendomi una mano tra i capelli muovendo leggermente i fianchi. Alzai lo sguardo e subito incontrai il suo. «Se mi guardi c-così... ci metterò poco a venire» disse con la solita voce roca interrotto da dei gemiti. Mantenni il suo sguardo muovendomi velocemente lungo la sua lunghezza. «Oh d-dio si» gemette il più grande stringendomi i capelli ed il suo seme invase la mia gola. Mi alzai verso di lui e lo baciai.
Mi svegliai di soprassalto respirando affannosamente e sudato. Mi guardai intorno e sbuffai cercando di calmare me e la dannata erezione tra le mie gambe. «Oh avanti non è possibile» mugolai tra me e me frustrato alzandomi dal letto. Mi affacciai dalla porta pesandomi una mano tra i capelli leggermente umidi. «Nam... Josephine... c'è qualcuno?» urlai per sicurezza e non udendo nessuna risposta mi fiondai in bagno.
Jm_jiminnie:
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Mi piace: 1.045 Jm_jiminnie: pure nei sogni non mi lasci in pace
