Cap. 8

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JUNGKOOK's POV


Jkook_:

Jkook_: il weekend migliore di sempre con @ jseokjin

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Jkook_: il weekend migliore di sempre con
@ jseokjin

Commenti:
Yoongi_min: se solo mamma ti potesse vedere!
Jane_mcj: prima i tuoi tatuaggi non erano così tanti! :)
Jm_jiminnie: come te la meni ;)

Ormai mi ero abituato a vivere qui, mi ero fatto degli amici ed ero finalmente felice. Un altro trasloco mi avrebbe distrutto, speravo con tutto il cuore di non dover cambiare di nuovo città.
Scesi dalla macchina come ogni mattina e salutai i miei fratelli dirigendomi verso i miei amici.
Mi ero vestito come nella foto che avevo postato il giorno prima, a Malibu faceva caldo quel giorno.
«Maknae! » disse Jimin sorridendomi arrossendo leggermente, probabilmente avevo interrotto qualche conversazione tra lui e gli altri.
«Come state?» chiesi sorridendo.
«Molto bene» rispose Marco.
«Ma tutti quei tatuaggi li hai sempre tenuti nascosti?!» chiese April alzandomi la manica della camicia per vedere se ce ne fossero altri.
«Oh si, sabato mi ha sconvolto appena li ho visti» disse Jimin sorridendomi.
«Tu ne hai hyung?» chiesi sorridendo mentre le ragazze si erano attaccate alle mie braccia.
«Una scritta, Nevermind sul costato» rispose sorridendomi.
«Me hai altri?» chiese Claire curiosa.
«Oh si! Ma sono sotto la maglia» dissi ridendo.
«Ce li fai vedere?» chiesero in coretto facendomi ridere, arrossendo un po per l'imbarazzo.
Alzai la camicia mostrano la falena all'inizio degli addominali e i due rami che spuntavano dall'orlo dei boxer.
«Oh» dissero Marco assieme a Claire.
Tirai giu la camicia arrossendo.
«Attento a sti due, potrebbero chiederti una cosa a tre» disse April ridendo.
Io ridacchiai.
«Si so che te lo stai chiedendo, Marco è bisessuale» disse Jimin facendomi arrossire. In effetti lo stavo proprio pensando.
«Tu Kook hai qualche preferenza?» chiese Marco, sapevo a cosa si riferisse ed arrossii.
«Oh ehm io...» sussurrai cercando di prendere tempo e la campanella suonò, tirai un sospiro di sollievo «Sarà per la prossima volta» continuai scappando in classe con Jimin.

Finita la pausa pranzo entrammo nell'aula del nostro corso.
«Ecco le mie stelle coreane!» disse il professore sorridendoci «Avete provato?» chiese
Io e Jimin ci guardammo, avevamo provato solo una volta e facemmo entrambi la stessa espressione perplessa.
«Non così tanto, ma possiamo rimediare ora» disse Jimin accennando un sorriso.
«Ok quando siete pronti salite sul palco» disse lasciandoci lo spazio per passare ed isolarci dal resto del gruppo.
Non potevamo provare con la musica cosi canticchiai per darci il tempo.
Provammo per mezz'oretta buona e ci avvicinammo. Sul palco c'era una ragazza che cantava, classica bella ragazza bionda con una mini gonna a scacchi, calze a rete e top.
Jimin appena la vide si voltò dall'altra parte.
«La conosci?» chiesi.
«Oh si, ma avrei preferito non farlo» disse mugolando.
«Che è successo con lei» chiesi ridendo.
«Beh... è tipo una mia ex...» dissi facendo una smorfia schifata.
«Beh dai è carina! Non fare quella faccia. Non si sputa sul piatto in cui hai mangiato» dissi ridacchiando prendendolo un po in giro.
«Oh si, senza dubbio è carina, però ho detto TIPO una mia ex. Non siamo mai stati assieme. Ci siamo frequentati ed è stato già difficile così. Bella ma stupida, purtroppo. Provai ad andarci a letto due volte ma...» disse mugolando.
«Ma?» chiesi ridendo.
«RAGAZZI SE SIETE PRONTI TOCCA A VOI CON LA COREOGRAFIA» disse il professore al megafono facendoci sobbalzare.
Perché cazzo doveva usare quel coso?!
Io e il maggiore annuimmo e salimmo sul palco.

La musica partì e per la prima metà andò tutto bene, quando ci avvicinammo Jimin inciampò e si aggrappò a me facendoci cadere.
Appena alzai lo sguardo mi trovai a pochi centimetri di distanza da lui ed arrossii prepotentemente.
Mi mancò il fiato per una manciata di secondi.
Lo guardai dritto negli occhi, c'era qualcosa di diverso in noi in quel momento.

«Riprovatela da capo.» disse il professore al megafono.
Io tornai al mondo reale ed annuii dando una mano al più grande ad alzarsi.

Ballammo e non riuscii per un secondo a staccargli gli occhi di dosso, per fortuna questa volta andò tutto bene.
Scendemmo dal palco ed io ero tremendamente in imbarazzo.
«Scusami» sussurrò Jimin vedendomi in quelle condizioni.
Io annuii sforzando un sorriso.
«Non è successo nulla di male Hyung» sussurrai.

O almeno così credevo. Quella caduta fece scattare qualcosa.
Da quel momento le cose finirono per cambiare lentamente.

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