Piccolo mio, il tuo specchio era invisibile.
~ ~
Perdonami, non lo feci apposta a bloccarmi, a far quasi cadere la mia tazzina dalle mani. «T-ti prego... non guardarmi...» tremasti, non dal freddo, faceva ancora abbastanza caldo dato che eravamo pure al chiuso ma per timore che anche io, come tutti gli altri, ti avrei voltato le spalle ripugnandoti. Perché le persone Jimin, non hanno ancora compreso quanto la bellezza che si ha nel cuore sia più intensa di quella che si mostra all'esterno e tu... tu non lo sapevi ma per me - quelle bellezze - le possedevi entrambe. «No-no, hey Jimin» ti richiamai, appoggiando la tazzina sul tavolo vicino alla tua e mi avvicinai a te, preoccupato che avessi potuto offenderti, mentre la tua gatta, notandomi affiancarti, alzò il muso.
Ti stava forse consigliando di allontanarti?
Come pensavo non ti muovesti, eri rimasto immobile, congelato dalle mie parole e perché piccolo mio continuavi a non crederci? A non credere che qualcuno mai potesse di te innamorarsi?«N-non-» ti azzittii appoggiando un mio dito sotto al tuo mento ed all'inizio ti sentii stringere gli occhi e cercare di scapare dalla mia presa ma non ci mettesti molto a lasciarti andare. Ti arresi quando ormai arrivai ad alzarti il volto ed ad ammirarti. Forse avrei dovuto controllare meglio le mie emozioni, senza lasciare il controllo ai miei impulsi.
«Guardami» ti ordinai e forse ti sarei potuto sembrare arrogante o superbo dal tono che utilizzai ma non era così e non era nemmeno il mio scopo. Alla fine, quel mio atteggiamento riuscì a farti socchiudere un occhio. Ti sorrisi, incitandoti con lo sguardo a compiere un altro passo in avanti, a continuare a fidarti. Quella tua gatta ora, in quel preciso momento, mi parce iniziò a piangere. Probabilmente ero io che continuavo a sbagliare.Finalmente ti vidi e come potevi ritenere giusto nasconderti, eri semplicemente magnifico Jimin. L'opera d'arte più bella di tutte. Il tramonto sul mare.
«Sei bellissimo...» ammisi e mi uscì sotto forma di sussurro il mio pensiero, dato che mi ero concentrato troppo ad osservarti. Eri davvero il ragazzo più bello che io avessi mai incontrato. Il mio dito era ancora sotto al tuo mento e le tue gambe non volevano non stare se non aggrovigliate vicino alla mia sedia di legno. Il vento fischiava parole tanto complicate che mai sarei riuscito a comprendere e la tempesta pareva non volersi calmare. Lo scricchiolino delle pareti del bar risuonava come eco all'interno dell'edificio ed il tintinnio dello scaccia incubi si sentiva appena; erano esageratamente forti i botti dei tuoni ed altrettanto accecante era la luce dei lampi.Le nostre stelle dov'erano finite Jimin? E la luna? Si era nascosta anche lei? Proprio quando riuscii a guardarti...
Apristi la bocca anche se di poco lasciando fuoriuscire un sospiro e le tue guance si tinsero d'un tenue color cremisi, dandomi il modo di provare il fastidio di quelle famose farfalle che iniziarono a battere intorno alle pareti del mio stomaco. Il tuo elegante nasino, le tue soffici labbra, la tua carnagione chiara, i tuoi capelli morbidi e biondi quanto quel satellite che illumina la notte... passai ad esaminare ogni cosa che componeva il tuo volto arrivando in fine ai tuoi spettacolari occhi vitrei.
Che disgrazia piccolo mio... tu, fra tanti, proprio tu non avresti mai potuto guardarti.Poi quel micio miagolò qualcosa e se aveva deciso così di distrarci il suo piano andò a buon fine. Mi ritrassi ricomponendomi e tu, deglutendo, abbassasti lo sguardo, anche se lo scenario per te non sarebbe ugualmente cambiato.
Ma lo sia Jimin?
Io lo notai lo stesso quel tuo timido sorriso e sentii il mio cuore perdere più d'un battito.
STAI LEGGENDO
In color maris
Fanfiction[COMPLETA] «Di che colore è invece il mare?» ~ ~ • Tutta scritta sotto il punto di vista di Yoongi • Yoonmin • Storia breve • Angst • Fluff [capitoli pubblicati: 10/10] - - - ¡Storia inventata da me @romitaggio: non copiare, tradurre ecc... senza il...