~ADESSO DOVRÀ PAGARNE LE CONSEGUENZE~

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Dopo pochi secondi mi staccai dal bacio.

<<Josh...se a te non piace Mary dovresti dirglielo! Così soffrirà molto di più!>>

Il moro davanti a me,si alzó e poggiò le mani sulle mie guance.

<<Anche lei ha fatto soffrire noi quando ha distrutto casa mia...adesso dovrà pagarne le conseguenze!>>rispose senza staccarmi gli occhi di dosso.

Lo guardai un po' perplessa.

Con questa frase cosa voleva dire?!

Che mi aveva baciata solamente per farla pagare a Mary?!

No,ma Josh non è così...

Lo guardai e sorrisi,poi spostai lo sguardo verso l'orologio.

<<Abbiamo ancora 20 minuti... cosa vuoi fare?>>chiesi sedendomi sulla sedia della scrivania.

Lui mi guardó e poi si diresse verso la mia finestra e guardó in alto,verso il cielo.

Ormai fuori era buio e l'unica cosa che si sentiva in città erano i motori delle poche auto che passavano per le strade e i canti dei grilli che ogni tanto ti fanno pensare alle serate estive.

Vidi Josh strano rispetto a qualche minuti prima,così mi avvicinai a lui e gli poggiai una mano sulla spalla.

<<Josh...che succede?>>

<<Amanda...stamattina è morto mio zio...non volevo dirtelo perché non volevo rovinarmi la giornata e non volevo nemmeno che tu ti preoccupassi per me!>>

<<Oh Josh...mi dispiace così tanto...>>dissi cambiando totalmente umore.

Lo vidi,quel bellissimo ragazzo,che continuava ad osservare le stelle,dai suoi occhi iniziarono a sgorgare minuscole lacrime,che cercava di nascondere subito con le mani.

<<Josh,non nascondere quello che provi,lasciati andare!>>dissi prendendogli la mano.

Lui spostó lo sguardo verso di me,mi sorrise,e tornó a vedere il cielo.

<<Vedi Amanda...mio zio, Lewis...era un pilota. Sin da quando ero bambino,sentivo i miei genitori parlare con lui e con sua moglie del suo lavoro. Raccontava cose che,all'epoca non riuscivo a comprendere. Invece con me...parlava in modo più semplice. Mi diceva sempre che guidava una macchina volante, dove tantissime persone volevano farsi accompagnare nei luoghi più paradisiaci del pianeta. Mi diceva che la gente lo lodava come un Dio;che...lui guidava con altri due uomini,che lo aiutavano sempre. Vedeva tutto dall'alto e le persone erano così minuscole che sembravano delle formiche. Mi diceva sempre che vedeva le nuvole vicinissime a lui,che assomigliavano a dello zucchero filato,che vedeva gli uccelli volare così vicino che sembrava lo facessero apposta! E io gli credevo pure;sai,avevo 3 anni,le cose,a quell'età non le riuscivo a capire,quindi credevo a tutto quello che mi veniva detto. Mi ricordo una frase,che mi disse il giorno del mio quarto compleanno;avevo organizzato una festa,ma nessuno dei miei compagni di classe si era presentato. Poi,dal portone di casa entró mio zio con in mano un enorme pacco. Lo aprii e dentro trovai un aereo giocattolo,un biglietto e una lettera che mio zio aveva scritto per me. Mi aveva detto sin da subito che avrei dovuto aprirla il giorno del mio diciottesimo compleanno...e...dopo tutto questo tempo...eccola!>>disse cacciando dalla tasca una lettera ormai ingiallita per tutto il tempo passato.

Avevo le lacrime agli occhi,mi dispiaceva troppo per lui.

Poi però continuò a parlare.

<<Io gli risposi semplicemente di sì, Lewis mi si avvicinó e mi disse questa frase:"Nipotino mio...quando crescerai,diventerai un bel giovanotto e tantissime ragazze corrano averti come amico e come fidanzato! Ma io ho un regalo più bello per te,quando crescerai,verrai con me in questa mia macchina volante! Potrai vedere tutto quello che vedo io quasi ogni giorno!" A quella frase sorrisi di gioia...insomma,sentivo così tanto i miei genitori e i miei zii parlare di quel lavoro e volevo davvero andare con lui. Con il tempo,crescendo non avevo mai dimenticato questa promessa e ogni tanto chiedevo a mio zio,quando sarebbe stato il momento adatto per poter andare con lui. E mi rispondeva sempre con:"È ancora troppo presto".
Mi ricordo che ieri,prima che...lui mi lasciasse...avevo litigato con mia cugina,che vive in Italia...e ci rimasi molto male,tanto che iniziai a piangere. Lui è arrivato vicino a me,mi ha accarezzato la schiena e mi ha detto:"Josh! Non piangere...sai...questo periodo è complicato per te,come per tutti gli altri adolescenti! Sai che ti dico?! È ovvio che nella vita ci saranno momenti tristi e momenti così pieni di gioia,che ti sembrerà siano qualche sogno! Il carattere e l'umore è proprio come le nuvole. Quando il cielo è di cattivo umore,le nuvole si scuriscono,di solito piove,e quella pioggia rappresenta le tue lacrime. Il vento che soffia così forte e che crea moltissimi danni, sono tutti i tuoi pensieri che ti tormentano il cervello. I temporali sono i tuoi scatti d'ira,la rabbia che provi quando non riesci più a controllarti.Ma poi cosa succede?! La pioggia e il vento,assieme anche ai temporali,danno spazio al sole e al caldo. Che rappresentano la serenità! Ci sarà sempre un momento triste nella tua vita,ma sicuramente subito dopo aver aperto quel portone,troverai nel tuo cammino quel cielo sereno!" Queste parole mi hanno totalmente stravolto! Era ovvio che mio zio avrebbe paragonato qualsiasi cosa al suo lavoro e a quello che ama. Ma trovavo del vero in quello che diceva! Queste sono state le ultime parole che ho sentito da lui prima che mi lasciasse. E sai...non ho mai fatto un giro con lui su un maledettissimi aereo! Non ci sono mai salito e non ci voglio salire;perché ogni volta che vedo quel fottuto mezzo,mi ritorna in mente mio zio e quello che ha fatto con me. È morto questa mattina,stava provano l'aereo perché di lì a qualche ora sarebbe dovuto partire,era lì dentro solamente con i suoi due compagni...sono partiti,rimasero per un po' in cielo,ma i freni iniziarono a non funzionare più,cercavano di mantenere in cielo quel mezzo,ma non funzionava più nulla...e...si precipitarono verso il suolo,schiantandosi a terra...Mio zio non se lo meritava...non meritava di morire così>>
Disse Josh piangendo.

Ormai dai miei occhi sgorgavano litri di lacrime.

Mi avvicinai a lui e lo abbracciai.

<<Josh...da come me ne hai parlato,tuo zio era ed è tutt'ora una persona meravigliosa! Ti ha sempre sostenuto,ti ha fatto sognare sin da bambino. È un uomo magnifico e sicuramente non si meritava quello che gli è successo! Ma la vita a volte è così, delle volte bisogna soffrire,tanto,per avere degli attimi di felicità! Ripensa a quello che ti ha detto Lewis ieri sera! Lui sarà sempre con te,è lì sopra che ti guarda di continuo e che ti dice:"Coraggio Josh,sei un ragazzo fortissimo! Ti voglio bene,e sono lì con te">>

<<Grazie Amanda.>>rispose stringendomi di più a lui.

Spostai lo sguardo verso l'orologio e vidi che ormai erano passati 24 minuti.

Come diamine era possibile?!

Ma nonostante questo,decisi di non dirlo a Josh,non potevo rovinargli quel momento...anche se era di tristezza...ma suo zio meritava di essere ricordato e Josh doveva sfogarsi in qualche modo!


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SPAZIO AUTRICE:
Ciao a tutti cari lettori/lettrici.
Mi dispiace un sacco non aver aggiornato qualche sera fa.
Ho avuto moltissimi compiti e video lezioni e la mia testa sta esplodendo.
Mi dispiace anche per questo capitolo...non mi piace per niente,ma volevo che si sapesse qualcosa su Josh,perché mi sembra una cosa importante per tutti i personaggi. Non voglio che si parli solo della protagonista e dei problemi che essa ha.

Spero che questo capitolo vi piaccia,anche se è un po' triste.

Grazie mille a tutti voi che leggete e votate questa storia,siete praticamente tutto per me e spero che mi possiate perdonare per non aver aggiornato la scorsa sera❤️

Prendimi per mano...che andremo lontano||JOSH RICHARDSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora