Leo pov's
Sono le due del mattino, sono stanco ma non riesco a dormire, non dormo da poco meno di un mese ma almeno prima mi tenevo impegnato ricostruendo l'Argo II ora invece me ne stavo sul letto cercando di restare sveglio per non rivivere quei ricordi, quegli incubi, quelli che cercavo di rimuovere da anni ma niente, ultimamente mi tornano in mente ogni volta che chiudo gli occhi. Prima riuscivo a nascondere la malinconia ma da quando è arrivata mia madre è impossibile nasconderla e ormai non uscivo dalla mia cabina da due giorni, veniva Calypso per portarmi del cibo ma non riuscivo a mangiare anche se lei mi pregava, odiavo vederla così soprattutto per colpa mia ma se provavo a mangiare poi vomitavo e non volevo. Calypso faceva di tutto per farmi stare meglio ma niente riusciva a farmi sorridere, mi sforzavo a fare un sorriso per lei ma niente più di questo. Ogni tanto le parlavo di qualcosa, magari un ricordo con mia madre o quello che mi accadde dopo ma omettevo le parti più importanti e dolorose, anche perché non riuscivo a vederla compassionevole per me. Mentre pensavo questo mi addormentai e sognai...
Jason pov's
Non ci posso credere Leo ha raccontato a Harry, uno sconosciuto la sua storia e non a me il suo migliore amico e soprattutto non permette a nessuno a parte Calypso di entrare nella sua cabina. Stavo pensando questo mentre portavo il pranzo a Esperanza la donna che aveva incasinato tutto, era tutta colpa sua o di chi l'avesse mandata per incasinare le nostre vite, magari lei voleva solo stare con suo figlio. Come dimostrazione della mia tesi lei mi chiese
"Dov'è Leo? Sta bene? Siete voi che non lo fate venire qui?"
"Signora si calmi, Leo è nella sua cabina da due giorni e non fa entrare nessuno eccetto Calypso ma credo che lei lo sappia perché Calypso le ha portato da mangiare fino ad adesso"
"Sì lo sapevo... volevo solo una conferma" mi faceva un po' di pena, lei voleva solo stare con suo figlio ma Leo non voleva vederla
"Mi dispiace signora per quello che le è successo"
"Grazie... Jason vero? Calypso mi ha detto della tua amicizia con mio figlio, grazie di esserti preso cura di lui"
"Leo è come un fratellino per me e non avrei non potuto prendermi cura di lui"
"Beh comunque che cosa c'è per pranzo oggi?"
"Ho pensato di portarti uno dei piatti del campo che ti danno quello che vuoi"
"Ah, grazie" le porsi il piatto e comparve una torta un po' bruciacchiata
"Perché una torta bruciacchiata?" le chiesi
"L'abbiamo fatta io e Leo per il mio compleanno, il mio ultimo compleanno passato con lui" disse con una lacrima "Jason mi potresti fare un favore?" mi chiese dopo un minuto che contemplava la torta
"Certo"risposi sicuro
"Potresti chiedere a Leo di venirmi almeno a salutare una volta, digli che appena attracchiamo mi lascerete libera e io non gli darò più fastidio, se non vuole vedermi fa niente ma diglielo, per favore"
"Va bene" e lasciai le stalleAndai dagli altri e gli dissi di quello che mi aveva detto Esperanza e quando finii entrò Calypso con le lacrime agli occhi, le ragazze si avvicinarono a lei e la fecero sedere per farla calmare. Qualche minuto dopo le lacrime avevano quasi smesso di uscire e lei era pronta a parlare
"E' sempre peggio, cerca di fare il possibile per non farmi preoccupare ma non mangia da due giorni e sembra un morto, dice che dorme ma secondo me mente e ogni tanto sorride solo per farmi stare meglio ma gli costa un sacco di sforzo"
"Cal... dagli un po' di tempo, vedrai che si riprenderà" provai a dirle ma mi guardò con uno sguardo assassino e mi stetti zitto
"Calypso vedrai che con il tuo aiuto si riprenderà" disse Piper usando un pizzico di lingua ammaliatrice
"Davv-davvero?" domandò con incredulità
"Certo" disse Hazel "Senza di te chi sa cosa avrebbe fatto" e pensai che Hazel avesse ragione, senza Calypso Leo avrebbe potuto fare qualcosa di avventato, distolsi subito quel pensiero dalla mente e dissi a Calypso cosa mi aveva detto Esperanza
"Vai, cerca di farlo ragionare" disse Calypso
Mi avviai alla cabina di Leo pensando a come dire a Leo che aveva un tempo limite per parlare con sua madre quando arrivai alla porta: bussai, nessuna risposta ma entrai lo stesso senza fare rumore
"Calypso, adesso no" disse una voce roca che poi collegai a Leo "Mi dispiace ma puoi tornare più tardi" poi si girò verso di me e si accorse che la porta era aperta e che ero i, non Calypso, quello che vidi mi scioccò, in piedi alla stanza c'era un Leo in pianti con occhiaie grosse quanto lui e la pelle bianca cadaverica "Ah sei tu" disse solo, poi si girò e si mise sul letto
"Sì sono io, devo parlarti ma se vuoi passo più tardi" dissi ancora scioccato dalla vista del mio migliore amico
"No, no entra e chiudi la porta" entrai e mi misi su una sedia e mi accorsi subito del piatto pieno di cibo sulla scrivania
"Allora? che cosa devi dirmi di così importante?" disse impaziente
"Allora... è difficile da dire"
"Fa niente dici e basta" disse urtato dal mio comportamento
"Ok, allora oggi ho dato io il pranzo a tua madre e mi ha detto di dirti che quando attraccheremo per fare provviste lei se ne andrà e che vorrebbe parlare con te" aspettai la sua reazione, a quel punto mi potevo aspettare di tutto
"Ok" disse solo questo e ne rimasi scioccato
"Come ok? tua madre se ne sta per andare e tu non dici niente?"
"COSA DEVO DIRE? CHE NON SONO PRONTO A VEDERLA? CHE SONO STUPIDO PERCHÉ LA DONNA CHE MI MANCA PIÙ AL MONDO È AL PIANO DI SOTTO E IO NON RIESCO AD AFFRONTARLA PERCHÉ HO PAURA? " Urlò lui e poi scappò dalla cabina per chiudersi in bagno."Cos'è successo?" chiese Calypso preoccupata
"Leo si sente responsabile per la morte della madre"Hello fuocherelli🔥🔥
Oggi mi sento inglese non chiedetemi perché comunque cosa ne pensate? Vi piace la storia? E Jason è diventato un genio tutto a un tratto, non chiedetemi come l'abbia capito ma i migliori amici sanno tutto. Volete che approfondisca il rapporto tra Jason e Leo? Un'altra cosa prima di andare, ho deciso di pubblicare i capitoli il lunedì, il giovedì e il sabato; per voi va bene? Beh ora vado ciaoooooooooooooooooo
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Percy Jackson e il mondo magico
FanfictionAllora ripubblico questa storia solo per ricordare i tempi andati, ovviamente non la finirò e vorrei scusarmi per il cringe. Questa storia nasce nel 2020 quando avevo 14 anni, I'm sorry ~Non conta le Sfide di Apollo~ ...