Capitolo 13

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Annabeth pov's

L'idea di tornare in quella foresta mi terrorizzava ma avevo i miei amici questa volta e potevo farcela

"Allora tutti pronti?" chiesi cercando di mantenere la calma, ero pur sempre la figlia della dea della saggezza
"Io sono prontissima" disse Calypso mentre si legava i capelli color caramello in una coda alta
"E gli altri?" chiesi sempre io, prima trovavamo Leo e prima ce ne saremmo andati da quel posto
"Pronti" sentii dire da Jason
"Ok, possiamo andare" dissi facendo un sospiro "Percy cala la corda e Hazel nascondi la nave"
"Sì signora" disse Percy facendomi fare un sorriso
"Come può nascondere la nave?" chiese Hermione
"Hazel può manipolare la foschia" disse Frank
"Cos'è la foschia?" chiese Ron
"È quello che non permette ai mortali di vedere le cose mitologiche" rispose in sintesi Annabeth
"Beh comodo" disse Harry

Scesi per ultima dalla corda e mi diressi verso Percy

"Ok il nord è di là, cercate di non allontanarvi troppo" dissi preoccupata, l'ultima volta non era andata bene in quella foresta
"Tranquilla" disse Hazel iniziando ad incamminarsi
Strinsi forte la mano di Percy e la seguii, lui aveva la mano in tasca dove teneva la sua fidata spada e guardava tutto con circospezione
"Allora tra quanto dovremmo arrivare?" chiese Nico dopo qualche minuto di silenzio
"Massimo una mezzora" dissi preoccupata, in quella foresta mezzora era troppo
"Avete sentito?" chiese ad un tratto Frank
"No, cosa?" chiese Hazel preoccupata dal tono del fidanzato
"Niente, sarà solo la mia immaginazione" disse dopo una manciata di secondi

Dopo cinque minuti massimo Percy si fermò e prese la spada
"Che succede?" chiesi
"Ho sentito anch'io delle voci" disse e come se fosse in trance si diresse in una direzione trascinandomi con lui
"Percy fermati!" dissi impiantando i piedi, al suono della mia voce parve riprendersi e si bloccò
"Scusa, era come se non riuscissi a fermarmi, ti ho fatto male?" disse guardando il polso arrossato dove mi stringeva
"No, tranquillo e comunque è colpa della foresta, dobbiamo stare attenti" dissi cercando di non far trapelare la mia paura
"Bene allora muoviamoci" disse Calypso ricominciando a camminare

Passarono altri dieci minuti tranquilli, troppo tranquilli e ormai eravamo al centro della foresta, ogni passo risuonava sulle foglie secche di quel' ottobre e a ogni rumore il mio cuore sussultava. Io ero dietro a tutti insieme a Percy e chiudevano la fila che si era formata, davanti c'era Calypso che parlava con Hazel e Frank di qualcosa inerente a Leo e alla sua stupidaggine, dietro di loro c'erano Jason, Harry e Ginny che ridevano a una battuta fatta da Piper, dietro ancora si trovavano Nico e Will con quest'ultimo che cercava di prendergli la mano mentre Nico lo scacciava con la faccia rossa per l'imbarazzo e davanti a noi c'erano Hermione e Ron che litigavano per qualche cosa sbagliata detta da Ron. Sembravamo un gruppo di ragazzi normali che faceva una gita ma se si notava più a fondo si vedeva che eravamo tutti tesi come corde di violino, io particolarmente. 
Mi dispiaceva non dire a Percy cosa fosse successo quella notte ma ogni volta che ci provavo le parole mi morivano in bocca e odiavo quella sensazione quindi dopo circa dieci tentativi riuscii a parlare

"Percy ti devo raccontare una cosa..." dissi aspettando che si girasse verso di me
"Cosa?" disse ricambiando il mio sguardo
"Quello che successe in questa foresta" dissi
"Se non vuoi puoi anche non dirmelo" disse lui
"Ma tu hai il diritto di sapere" dissi per poi iniziare a raccontare

Era una normale giornata al campo mezzosangue, avevo nove anni all'ora ed ero felice, mi stavo allenando nell'arena quando Luke mi chiamò dicendo che aveva un regalo per me, lo raggiunsi e lui mi diede una collana con un ciondolo a forma di civetta, ero felicissima di quel regalo e andai nella mia cabina a vantarmene. Quella notte non mi tolsi la collana e andai a dormire, feci tanti incubi, alcuni riguardo al viaggio con Thalia e altri sulla mia famiglia, non ci feci caso pensando che fosse normale per una semidea. Gli incubi continuarono per diverse notti fino a quando una notte mi ritrovai in una foresta: la foresta di Sherwood. Gridai ma nessuno mi rispose, speravo fosse un sogno ma invece ero lì in carne ed ossa. Rimasi a piangere sotto un albero per un tempo indefinito fino a quando una voce conosciuta non mi chiamò, era la voce di Luke però più metallica e più spaventosa. Corsi inseguita da quella voce cercando di capire cosa volesse da me, la voce mi inseguiva e io continuavo a dire che non poteva essere lui e che non mi avrebbe mai fatto del male.
La mattina mi svegliai tremando e buttai la collana, litigai con Luke perché negava di avermi dato quella collana a posta e lo perdonai qualche giorno più tardi e non ne parlai con nessuno.
Approfondii l'argomento solo dopo aver scoperto che Luke si era schierato con Crono e scoprii che quella era una collana del teletrasporto, quel tipo di collana è molto rara e ti può portare in un solo luogo, nel suo caso in questa foresta.

Conclusi il racconto in lacrime ma mi ripresi quasi subito: eravamo arrivati.

Ciao fuocherelli 🔥🔥
Come va?  A me bene, vi è piaciuto il capitolo?  Ve l' aspettavate il racconto di Annabeth? Spero di no. Nel prossimo capitolo riusciranno a salvare Leo? O incasineranno di più le cose? 
Lo scoprirete tra qualche giorno
Bye Bye

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