Capitolo 16

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-Signore, l'addestramento è quasi completato.-

-Sono felice che Jackson si stia allenando con qualcuno con il tuo grado di competenza Minho. Mio figlio non è mai stato molto devoto al lavoro o all'allenamento ma con te si comporta in modo diverso quindi...-
Ade appoggiò una mano sulla spalla di Minho.
-...Quindi ti ringrazio per averlo convinto a partecipare a questo addestramento per portare a termine il piano.-

-Di nulla signore, dovere mio.- Minho si sentiva decisamente soddisfatto.
-Dovrò pensare ad una promozione quando porteremo a compimento il piano.-

-Oh beh...la ringrazio.-

-Ma parlando d'altro, Yoongi ha portato il rapporto?-
Ade era altrettanto felice di aver trovato una spia degna di nota come Yoongi, quel ragazzo era davvero bravo a fare il suo lavoro.
-Oh si...ha portato il rapporto questa mattina molto presto, ero impegnato con l'addestramento di suo figlio quindi non ho potuto riferire subito.-

-Ottimo, è riuscito ad estrapolare informazioni dal figlio di Afrodite?-
Minho riflettee qualche secondo su ciò che il ragazzo gli aveva comunicato quella mattina.
-Mi ha detto che è riuscito ad intrufolarsi a palazzo e che ha accesso libero la sera. Inoltre, per quanto ne sa Jimin, Jungkook non si è ancora fatto vivo; il che è una buona cosa non crede?-

-Si certo, però non dobbiamo comunque abbassare la guardia. Non sappiamo quando potrebbe tornare e Jackson deve ancora perfezionare come controllare il sigillo degli antenati giusto?-
Minho annuì alla domanda.
-Dì a Yoongi di cercare di ottenere altre informazioni e se ha accesso libero a palazzo la sera di cercare informazioni concrete ok?-

-Certo signore, lo comunicherò appena possibile.-

-Puoi congedarti Minho.-
Il ragazzo uscì dalla sala del trono e si diresse nuovamente nella stanza degli allenamenti, avrebbe dovuto anche aspettare che arrivasse Yoongi oltre a continuare l'allenamento con Jackson.

•••

-Jungkookie!! sono 4 ore che camminiamo, non ne posso più...fermiamoci ti prego, ho anche sonno.-
Era la millesima volta che Taehyung si lamentava, ma d'altronde come dargli torto. Era tutto il pomeriggio che camminavano.

-Forse hai ragione, si sta anche facendo sera. Qualche metro più in là c'è una specie di locanda dove possiamo dormire per sta notte, pensi di farcela ad arrivarci?-
Disse Jungkook in tono di sfida.

-Sto per crollare!- ribattee Tae, trasformando la situazione quasi in un dramma.
Ma non fece in tempo a dire altro che sentì delle braccia prenderlo sotto le ginocchia e dietro la schiena. Jungkook lo aveva preso in braccio a mo' di sposa.

-K-kookie che stai...-

-Non eri tu quello che stava per crollare? vuol
dire che ti porterò in braccio.-
Il minore si stava chiedendo dove il suo ragazzo trovasse tutta quell'energia.

-Ma io scherzavo cretino!- si ribellò Tae tirando un leggero pugno sul petto perfettamente allenato del maggiore. Era abbastanza in imbarazzo.
-Ok ok, allora muoviamoci.-
Kook riappoggiò il più piccolo a terra e i due camminarono per altri 10 metri, fino a raggiungere la vecchia locanda.

Era fatta come un palazzo. Non troppo alto, tutto di legno, davanti c'era una veranda dove si trovava l'ingresso. Una volta entrati una piccola reception, un tavolo sempre di legno con sopra varie carte e di fronte dei piccoli divanetti dove sedersi.

Dietro al bancone era seduto un anziano signore, aveva la barba bianca, i capelli dello stesso colore e alcune rughe molto marcate sul viso. Era seduto con la schiena leggermente piegata in avanti, una specie di pipa in bocca e guardava attentamente tra le scartoffie che aveva davanti.
-Buonasera vecchio.- disse Jungkook per richiamare l'attenzione dell'anziano.

"𝐸𝑣𝑒𝑟𝑦𝑡ℎ𝑖𝑛𝑔 𝐼 𝑑𝑜, 𝐼 𝑑𝑜 𝑖𝑡 𝑓𝑜𝑟 𝑦𝑜𝑢."|KOOKV|💫 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora