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Siamo alla festa di Christopher, si alla fine ho dato la sua possibilità ad Isa anche se Vélez è arrabbiato, anzi furioso, perché stavo per mollare le uniche persone che mi facessero stare bene.
Tutta la settimana non mi ha parlato e quando mi avvicinavo per cercare di chiarire mi guardava in modo orribile prima di allontanarsi.
«Non mi lascia avvicinare.» Sbuffo mentre gioco con la cannuccia del mio Long Island.

«È furioso con te.» Mi ricorda la mia coinquilina. Sbuffo bevendomi mezzo bicchiere in un sorso. Il liquido marroncino mi brucia la gola e mi sento un po' meglio. «Lascialo sbollire.» Propone.

«L'ho deluso nel momento preciso che si è avvicinato a me...» Sussurro prima di buttare giù il liquido che rimane nel bicchiere. «Un'altro.» Sospiro attirando l'attenzione del barista di casa.

«Ecco qui.» Sorride porgendomi il bicchiere in pochissimo tempo. Gli sorrido in modo tirato ringraziandolo con un cenno.

«Non pensi di esagerare? Te ne sei bevuta uno in tre sorsi.» Sussurra Joel, seduto accanto a me.

«Non mi interessa... Ne ho bisogno.» Ammetto prima di avvicinare la cannuccia alle mie labbra e tirare un'altro lungo sorso di quel liquido marrone.

«Jo, sa i suoi limiti, più o meno, lascia che si sfoghi, è stata una settimana davvero snervante per lei...» Sorride Isa difendendomi. Le sorrido di conseguenza prima di bere ancora.

«Non venite a ballare?» Domanda Richard avvicinandosi mentre muove i fianchi a tempo di musica.

«Dammi un secondo.» Sorrido prima di bermi il restante liquido e prima di alzarmi, e grazie a dio Richard mi ha tenuto in piedi oppure sarei caduta a terra, e specifico: di faccia. Scoppio a ridere mentre la mia testa si è improvvisamente alleggerita. Richard e Isa sono contagiati dalla mia risata immediatamente. «Andiamo a ballare.» Ridacchio superando Richard che mi segue divertito.
Balliamo per quelle che sembrano ore in mezzo agli invitati e di Vélez non c'è traccia.
«Vieni con me a bere?» Domando sporgendomi verso il ragazzo.

«Si così tiriamo Joel e Isa in pista.» Sorride ed io annuisco regalandogli uno sguardo complice.
Torniamo al Bar e con i due fratelli c'è anche Chris. Non gli rivolgo parola, mi avvicino a lui con un sorrisetto furbo appoggiandomi poi al bancone accanto a dove è seduto.

«Il solito.» Sorrido al barista che ridacchia mentre mi prepara la mia bevanda che tiro giù velocemente. «Rich, ci sono!» Esclamo prendendo le mani di Joel e Chris mentre lui porge la mano alla mia amica. Lei non ci mette tanto a farsi convincere e si alza, il problema sono i due ragazzi.

«Su, non vorrete far ballare da sola questa pricesita?» Domanda il mio complice mentre io faccio gli occhi dolci ai due. Il primo a cedere è Joel che si alza. «Dale, Chris.»
Il ragazzo sospira non sicuro di quel che fa ma si alza. Li trasciniamo in pista e iniziamo a ballare tutti insieme. Il mio bacino si muove a ritmo seguito dal resto del mio corpo, Joel mi fa fare una giravolta e per poco non perdo l'equilibrio ma mi ricompongo automaticamente ridacchiando, senza smettere di ballare.

«Smettila di muoverti così.» Sussurra una voce vicinissima al mio orecchio mentre delle mani si appoggiano ai miei fianchi.

«Oppure?» Domando voltandomi, trovandomi il suo viso davvero vicino al mio.

«Oppure concludo quel che ho iniziato sabato mattina.» Sorride e io sento un brivido mentre un calore improvviso mi accende il corpo. Le sue mani si avvicinano al mio sedere mentre il suo sguardo pieno di desiderio è fisso nei miei occhi. Mi mordo il labbro abbassando lo sguardo alle sue labbra e uno sbuffo lascia le sue labbra mentre le sue mani lasciano il mio corpo, mi afferra un polso saldamente tirandomi lontano da tutti, verso la sua camera.

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