Storia n° 10 ~ Parco dei Divertimenti

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In un parco divertimenti famoso in tutto il mondo per le sue attrazioni, amate tanto dai bambini quanto dagli adulti, c'era un attrazione situata nel centro di un lago.

Un'idea carina che consisteva nel far immergere gli spettatori nel lago stesso, con una cabina che faceva loro guardare bene le meravigliose acque che avevano attorno.

Un giorno era molto caldo ed, essendo estate, il sole batteva ferocemente nel grande Parco, lontano dal mare.

Come ogni giorno, centinaia di spettatori si recaronl al lago per poter entrare nella cabina e immergesi nelle sue profondità.

Una famiglia come tante scese. Ma non risalì più, almeno, non come avevano lasciato la terra ferma.

Un bimbo di sei mesi, un ragazzino di undici anni, una bimba di sei, una moglie decisa e protettiva ed un marito affettuoso. Nulla di particolare se non la complicità fra ogniuno di loro.

Ma le pecche tutti le hanno.

Nessuno sa di per certo cosa successe, ma la moglie disse che appena raggiunti i tre metri di profondità, le luci della cabina si spensero.

Pensavano tutti e cinque che si trattasse dell'attrazione, che fosse una cosa progettata. L'aria si era fatta, quindi, frizzante e questo rendeva un po' tutta la famiglia eccitata e pronta a scoprire cosa succedesse dopo.

La cabina si fermò a cinque metri sott'acqua, poi uno scossone, tanto forte da far cadere tutti, tranne il marito, per terra.

Il bambino di sei mesi iniziò a piangere disperatamente, il pulsante del soccorso si era spento e dopo numerosi tentativi di chiamare aiuto, qualcuno che venisse in loro soccorso, non successe nulla. Nessuno li salvò.

Passarono due minuti quando, tra il panico e i pianti ei bambini, ci fu qualcosa che toccò la cabina, qualcosa di appuntito, che pareva la graffiasse.

"Sono arrivati a prenderci?" chiese il ragazzino di unidici anni.

"Credo si sì, ora si torna su" disse il pare tranquillizzando tutti "Però non ci si torna più, e darò una cattiva parola del parco ovunque io vada."

Un sorriso spuntò sulla bocca di tutti. Come se tutto fosse finito e quelli erano stati una manciata di minuti di panico, nulla di più.

"Quanto ci mettono?" chiese la moglie

"Non saprei" rispose l'uomo.

Passarono altri cinque minuti. Il ragazzino guardava fuori dall'oblò, vedendo l'acqua con i raggi del sole che la penetravano. Non passavano pesciolini e le alghe erano immobili, come se non ci fosse un filo di vento, come se nulla muovesse tutta quell'alcqua dove loro erano immersi.

"Un pesce!" gridò il bambino indicando fuori

"Dove?! Dove?!" Chiesero tutti. Il bambino di sei mesi era caduto in un profondo sonno, talmente forte che le grida non lo svegliarono.

C'era effettivamanete qualcosa che si muoveva, lontano dall'oblò. Sembrava avesse una lunga coda.

"Magari è una murena..." disse l'uomo.

"Le murene stanno in acqua salata caro!" disse la moglie seguita da una risata colletiva.

La creatura si avvicinava, verso la cambina, verso la famiglia.

Piano piano si vedeva meglio, si iniziavano a vedere le quattro zampe palmate, la cosa appuntita di presunto metallo, la testa a lucertola con occhi neri, neri più del buio. E i denti. Quelli, da quanto riportato dalla donna, erano i più terrificanti: affilati come lame, a punta come le penne da china, enormi, che non sembravano entrare nell'enorme bocca della creatura.

Naso non ne aveva, la lingua era a punta e nera esattamente come gli occhi.

Il terrore invase la famiglia, erano davvero tutti spaventati, come se si sentissero la morte vicina, uccisi da quella cosa che adesso era a pochi metri da loro.

Grande quanto la cambina due metri per tre in cui stava la famiglia. Arrivò davanti all'oblò, grande giusto quanto la sua testa, quando la sua bocca leggermente aperta. E si fermò.

Aprì la bocca e la donna fu invasa da una paura che la fece indietreggiare, cadere a terra. I bambini si allontanarono dall'oblò assieme al padre che, rimanendo un po' più vicino, si chiedeva cosa fosse.

La bocca era spalancata, le lingua si muoveva e toccò il vetro.

Come se la saliva fosse acido, il vetro si sciolse, l'acqua iniziò ad entrare nella cabina che aveva un uscite di emergenza sul soffitto.

Il bimbo di sei mesi non si svegliava, non reagiva. La madre lo prese in braccio per metterlo in salvo dall'acqua.

Tentò di svegliarlo, ma nulla.

Iniziò apiangere assieme ai bambini.

Il vetro non c'era quasi più e la besta entrò assieme ad altri esserci, uguali a lei ma più piccoli.

Si dimenvano come un pesce fuori dall'acqua.

La famiglia si spise dal lato opposto, ma comunque troppo vicini alla creatura per potersi difendere.

"Non mi sento più le gambe mamma!" disse con il moccio al naso la bambina

"Nemmeno io tesoro, è l'acqua fredda che fa questo effetto. Non è nulla"

E in un caldo giorno d'estate, il perché dell'acqua gelida, nessuno ancora ne sa qualcosa. Il motivo, nulla.

Il marito iniziò a cercare di aprire l'uscita sul tetto, riuscendoci prima che la creatura li potesse prendere nella sua bocca.

Riemersero a galla e i soccorsi vennero a tirarli fuori.

I figli non parlavano.

Il marito, disttrutto si accasciò sulla pavimentazione del gommone.

Il bambino di sei mesi era morto

Secondo l'autopsia era annegamento.

L'unica rimasta, in quel momento lì, coscente era proprio la moglie. Addolorata per il figlio che non si svegliava e i bambini che non riuscivano a parlare.

Nei giorni successivi il marito morì per lesioni interne, a quanto pare aveva respirato acido, perforandogli i polmoni.

La bambina, che non si sentiva più le gambe, perse prima la pelle di esse, poi la carne, a pezzi.

I medici dicevano che era stata ipotermia interna acuta.

Dicevano che tutto si poteva risolvere.

La bimba morì.

Il ragazzo di undici anni sparì, nessuno sa dove.

La moglie si ritrovò, nel giro di una settimana, completamente sola.

Da avere una bellissima famiglia con un marito che la amava e tre bellissimi figli, ad essere sola.

L'attrazione fu chiusa, e adesso è uno dei luoghi più desolati al mondo.

Eppure erano tutti così felici.

Eppure l'acqua dell'attrazione è diventata ghiaccio.

E tutti coloro che ci andarono ad esplorarla, morirono poco dopo.

Era bello quel Parco dei Divertimenti.

Le Creepy Mai Svelate.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora