Storia n° 11 ~ Quel bell'uomo

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Salve a tutti.

Ho deciso di scrivervi perché ultimamente ho fatto strani sogni ed ho avuto strani comportamenti.

Tempo fa sognai di essere con una mia amica, che non è della mia città, su un autobus.

La mia città ha solo autobus come mezzi pubblici, quindi ce ne sono tanti per una piccola città come la mia.

Eravamo sul pullman, pieno di anziani, donne e bambini, quando poi...

...

Un secondo pullman ci viene addosso, a tutta velocità, all'impazzata!

Io e la mia amica cadiamo, come tutti.

Le urla e il rumore sono attorno a noi. C'è come un calore di tremenda paura che ci assale.

Dopo quegli attimi di terrore ci alziamo.

Tutti morti.

Nessuno si è salvato a parte io e la mia amica.

Scendiamo dal mezzo, i cellulari non vanno e la città è diventata desolata e grigia. Tutto d'un tratto.

Ci si avvia per le viottole che si trovano lungo quella strada dove l'incidente è avvenuto.

Serpenti.

Pieno di serpenti dagli occhi rossi.

Sui tetti, sui pini, sotto ai tombini.

Uno era pure attorcigliato alla mia gamba.

Io e la mia amica sappiamo, abbiamo paura.

Ci si nasconde in questo stanzino.

Due puntini rossi si illuminano. Un respiro in più si fa vicino, poi un altro, e un altro.

Usciamo pure dallo stanzino.

Lupi.

Lupi neri come la notte dagli occhi rossi come il sangue.

Terrificante.

Io corro, più che posso.

La mia amica cade, non mi giro. Tiro avanti.

E mi sveglio.

Poco tempo dopo sogno un uomo.

Era biondo, alto, spalle larghe, occhi chiari. Era molto elegante e ricco. Molto ricco.

Ma era anche stupendo. Aveva un fascino impressionante.

Mi disse che dovevo allearmi a lui, mi disse che insieme, io e lui, saremmo stati un ottima squadra.

Mi fece vedere tutto ciò che possedeva, e in qualche modo mi sentivo la preferita rispetto ad altre persone con cui parlava e si confidava tanto.

Per aiutare me faceva del male agli altri. Per salvarmi uccideva vite innocenti.

Tutti si fidavano di lui, ma io no. Io molto meno.

Ogni volta che appariva, era sempre in alto: sopra ad una collina, una montagna, una struttura.

Dall'alto mi guardava come se lui mi comandasse, un po' sprezzante di me. Ma quando eravamo accanto era molto gentile e garbato.

Mi sembrava così falso.

Era molto comprensivo, mi ascoltava e osservava tutto e tutti.

Nei sogni successivi, come se mi seguisse, abbiamo legato.

Adesso siamo alleati!

Mi da ordini in modo indiretto e se nei sogni mi dice, ad esempio, : "Io ODIO quel ragazzotto che vive davanti a casa tua" io, appena mi sveglio, lo uccido.

Sì. Ho ucciso un ragazzo di tredici anni. L'ho fatto. Me lo ha detto quel bell'uomo.

E ho fatto tante altre cose.

Ho rubato per lui, odiato, ucciso, rischiato.

Già.

Io credo di essermi anche innamorata. Sembra da folli, ma è così.

Aspettate...

Com'è che si presentò?

...

Fatemi pensare...

Ah sì!

Quando chiesi lui chi fosse, lui mi rispose con garbo e gentilezza.

"Io sono il demonio"

Sì, disse proprio così quel bell'uomo.

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