CAPITOLO 10

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Apro gli occhi e mi trovo in un letto che non è il mio, poi vedo Talìa dall'altra parte e mi ricordo di essere a casa sua. Prendo il cellulare dallo zaino assieme ad alcuni vestiti molto comodi e vado in bagno, dove mi faccio una doccia e indosso un jeans nero e un body rosso e nero a maniche lunghe. Torno in camera e aspetto che Talìa si svegli, cosa che non tarda molto a fare.

<Buongiorno.> bisbiglia sbadigliando. La osservo mentre tenta di alzarsi dal letto senza cadere miseramente. La aspetto mentre si cambia e scendiamo insieme per fare colazione. La tavola della sala da pranzo è piena di roba da mangiare ed io ho una fame da lupi. Mi siedo accanto a Talìa e iniziamo a mangiare. Riempio il mio piatto di cornetti e pancake al cioccolato, Lia riempie il suo di flauti al cioccolato e girelle alla marmellata. Dopo un quarto d'ora entra nella stanza James seguito da Elijha. Anche loro fanno colazione in silenzio e non so come rompere il ghiaccio. Talìa mi osserva per qualche secondo e poi apre bocca.

<Jane, che ne dici se stamattina andassimo in spiaggia? C'è un bel sole e non è ancora autunno.> effettivamente oggi ci sono più di venticinque gradi e fa molto caldo.

<Certo, ma devo passare da casa per prendere un costume.>

<Non ce né bisogno, posso prestarti uno dei miei.> detto ciò da un morso al flauto al cioccolato.

<Possiamo venire pure noi?> dice James riferendosi per sé e Elijha. Talìa alza gli occhi al cielo e annuisce.

<In effetti potremmo anche proporlo agli altri.> no, e se venisse Damon? Le cose con lui non vanno molto bene. Finiamo di mangiare e torniamo in camera per prepararci. Talìa indossa un bellissimo costume verde smeraldo, io invece indosso un costume azzurro.

<Oddio Jane, ma sei uno schianto. Hai un corpo perfetto, potresti fare la modella. Lo sai?> annuisco e provo a coprirmi con la maglietta che mi ha dato. <Dove credi di andare vestita così? È una giornata in spiaggia, non al convento.> mannaggia, non poteva chiudere un occhio. Talìa fruga nel suo armadi e mi porge un vestitino bianco che a lei stava stretto, ma su di me è perfetto.

<Ecco, ora si ragiona. Insomma, hai un bel fisico e dovresti mostrarlo di più.> aspetto che finisca di preparare lo zaino con le cose per il mare e intanto mando un messaggio a Rosm e le racconto di aver dormito a casa di una nuova amica. Finalmente Lia finisce lo zaino e scendiamo di sotto dove troviamo Elijha e Jason già pronti. Saliamo su un pick-up nero e Jason è alla guida, temo che non riuscirò a sopravvivere. Voglio dire che se guida allo stesso modo di come parla non riuscirà neanche ad accenderla. Fortunatamente ho una specie di fata madrina che ha permesso a me e Talìa di arrivare sane e salve alla spiaggia pubblica. Scendiamo dal pick-up e andiamo a occupare qualche posto con gli asciugamani.

<Ho viso come guardavi mio fratello.> mi volto fingendo di non capire.

<Chi, James?>

<No, Elijha. Ho notato gli sguardi che gli riservi, ma voglio evitare di farti soffrire inutilmente. Vedi, a Elijha non piacciono le donne.>

<Oh, ma a me non interessa. È solo carino ma non mi piace in quel senso.> lei fa una smorfia e torna agli asciugamani. Arrivano James ed Elijha e iniziano a spogliarsi, io rimango ferma sull'asciugamano con il vestito addosso.

<Su Jane, fa caldo. Non vorrai passare tutta la giornata con quel vestito addosso.> mi alzo e lentamente inizio a sfilarmi il vestito sperando di potermelo tenere qualche altro minuto. Tolto il vestito lo ripiego e lo appoggio sul telo. James non riesce a togliermi gli occhi di dosso, ma io sono concentrata su Elijha che non mi guarda neanche per sbaglio. Mi rimetto sul telo e controllo il cellulare.

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