Piove dentro

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Vago senza meta, penso.
Penso a tante cose, no non è vero penso solo a Martina.
Perché l'ho fatto? A me non piace Martina, non mi piacciono le ragazze, mi piacciono i ragazzi, quelli alternativi, a cui piace l'arte, la letteratura e che si ascoltano buona musica, quelli che ci tengono senza correrti dietro, quelli spettinati che non si curano del proprio aspetto fisico, ma che sono perfetti così. I ragazzi quelli che ti corteggiano per tanto tempo prima passare all'azione e che vanno a ballare per divertirsi con gli amici e non per bere come dei coglioni e farsi più ragazze possibili.
Insomma, mi piacciono i ragazzi e Martina indubbiamente non è un ragazzo.
È una scontrosa, che odia la terra e la maggior parte delle persone che la abitano e che non da peso a quello che potrebbe avere. Martina non sopporta i se e i ma, Martina cerca la certezza e se la prenderà sempre nel culo per questo.
Niente è certo Martina, io non sono certa, non puoi aspettarti che il mondo giri intorno a te, non puoi aspettarti che le persone agiscano per fare in modo che tutti intorno a te sia perfettamente come lo speravi. Tiro un calcio ad un paletto dalla rabbia "Cazzo" urlo da sola, mi sono fatta un male boia.
Torno all'hotel e nel percorso, mentre zoppico, c'è una domanda che non riesco a togliermi dalla testa, sono arrabbiata con Martina o con me stessa?
È come quando piove, la pioggia mi piace quando la vivo direttamente sulla mia pelle, quando la guardo dalla finestra divento malinconica. Mi vedo dentro, sono triste, ma non riesco ad intervenire su questo mio stato d'animo. Mi piove dentro.
Arrivo in hotel, entro in camera, mi faccio una doccia e metto ad asciugare i miei vestiti fradici.
Mi siedo a letto e mi metto a parlare con Giorgia, parliamo mezz'oretta, era da un po' che non passavo del tempo con qualcuno che non fosse Martina
Bussano alla porta
"Entra" urla Giorgia
Parlo del diavolo...
"Ei" dice Martina entrando in camera "Gio posso parlare un secondo con Gaia?"
Giorgia annuisce ed esce dalla stanza
"Allora ti è passato lo scazzo?"
"Non sono per niente scazzata" Mento
"Gaia dopo quel discorso te ne sei andata incazzata con me, ora ti è passato?"
"Martina non so perché tu pensi di essere al centro dell'universo, stavamo parlando di un problema di Talisa, tu hai detto una tua opinione, io pensavo che fosse una cazzata e molto tranquillamente me ne sono andata così da non sentirti più dire cazzate" dico sorridendo in modo fintissimo
"Gaia dai, non dire balle, hai portato la conversazione sul personale e ti sei arrabbiata perchè ti è sembrato che dicessi che non vale la pena mollare la mia ragazza per te"
"Ripeto Martina, non so, evidentemente devi pulirti le orecchie, tu non sei al centro dell'universo, io e te siamo amiche e questo rimarremo per sempre se non fai qualche cagata prima così da rompere anche questo legame, detto questo rimani pure con la tua ragazza che se la molli rimani sola"
"Gaia mi hai baciata, vorrà dire qualcosa"
"Si volevo provare a baciare una ragazza prima o poi, ok, non mi è piaciuto"
Guardo Martina, non crede a tutte le cazzate che sto sparando a raffica
"Hai detto 'prima di rompere anche questo legame', a cosa ti riferivi con quel 'anche', che rapporto ho rotto?" chiede sperando che ceda, no, Gaia Gozzi non cede
"L'ho detto a caso, ora vorrei parlare con la mia compagna di stanza che hai cacciato per farmi sto discorso inutile, ciao ciao"
Martina mi guarda affranta ed esce dalla stanza.
Come si sentono le persone dopo aver fatto le stronze? Beh esattamente come mi sento io ora, una merda.

I got all I need when I got you and IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora