Roma

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Dopo tutto questo i prof mi guarderanno sicuramente in modo diverso...lo sapranno da casa? riprenderanno Marcello che spiega a casa perché io e Marti non ci siamo? Mioddio perchè ho sempre ansia qualsiasi cosa io faccia? Martina interrompe il turbine ansioso di pensieri che mi passano per la testa
"Beh vediamo il lato positivo di tutto ciò...abbiamo due giorni liberi e possiamo fare quello che ci pare in giro per Roma" dice la mia compagna più allegra di quanto dovrebbe essere
"ubriachiamoci" dico senza pensarci sopra più di tanto
Martina mi guarda sorpresa poi scoppia a ridere "Gaia stamattina hai detto che non avresti più bevuto, non sono passate neanche 10 ore dalla tua ultima sbronza e vuoi già rifarlo?"
"Marti quando altro ti capita di vedere Roma alle 14 del pomeriggio da ubriaca? Mai.
Già non ti capiterà sempre di girare per Roma, abitando noi lontano, poi quando lo farai, non ti passerà mai proprio zero per niente per la testa di girare ubriaca, avrai dei posti da visitare e un itinerario ben preciso che non includerà alcol, abbiamo l'occasione? si, quindi facciamolo"
Marti capisce che non sto scherzando "Gaia ma come facciamo a girare per Roma ubriache se tu ieri notte non riuscivi neanche a reggerti in piedi?"
"Ma io ho bevuto tanto, non dobbiamo essere ubriache marce...solo un po' brille"
Marti si mette a ridere ancora
"Va bene, accetto, ma solo a condizione che...
quelle bottiglie le rubiamo in hotel"
Sbianco "abbiamo appena rischiato di farci cacciare per furto e vuoi aggravare la cosa?"
è proprio scema
"Gaia, intanto ti sei divertita ieri quando abbiamo rubato quelle chiavi?" Annuisco, ma non so a cosa vuole arrivare
"è stato bello e se ti dicessi che rifacendolo possiamo togliere ogni sospetto su di noi?"
"Illuminami"
"Alle 14 non c'è nessuno a controllare gli alcolici perché chi beve alle 14? solo due deficienti come noi"
Rido "vai avanti vah"
"se noi facciamo vedere che usciamo dall'hotel, non possono dare la colpa a noi perché secondo loro non eravamo dentro"
"Si e come pensi di essere in due posti contemporaneamente? La professoressa Mcgranitt le ha regalato un giratempo signorina Granger?"
Mi guarda confusa
"Non ho capito un cazzo di quello che mi hai appena detto, ma nel dubbio rispondo comunque.
Nel nostro piano ci sono le scale antincendio, la porta si apre solo da dentro, noi apriamo la porta, ci lasciamo qualcosa in modo da bloccarla, scendiamo, usciamo facendoci vedere dalla guardia, magari facciamole anche qualche domanda per essere sicure che si ricorderà di noi, poi, una volta fuori, prendiamo la scala antincendio senza farci vedere da nessuno e rientriamo dentro"
"Tu sei una pazza svitata, però ci puoi stare come piano"
"noi scendiamo le scale, prendiamo una bella bottiglia di Montenegro e poi usciamo dalla porta antincendio"
Ci guardiamo un secondo poi scoppiamo a ridere e ci accendiamo una sigaretta.
Sono le 14, abbiamo appena pranzato in hotel e ora iniziamo con il piano.
Seguiamo precisamente tutti gli step del piano e in pochi minuti ci troviamo fuori dall'hotel con una bottiglia di Montenegro in mano.
Ne beviamo il giusto per essere brille, poi lasciamo la bottiglia dietro ad un cespuglio vicino all'hotel e ci mettiamo a vagare senza una meta precisa.
"Ho fame"
"Martina abbiamo mangiato mezz'ora fa"
"Eh ma ho mangiato poco"
"Martina ti sei mangiata due piatti di carbonara e una bistecca"
"Ti ho detto che ho fame"
Andiamo in un chiosco ambulante che vende panini e martina si prende un bel toast con speck e salsa funghi
"Martina sei un pozzo senza fine" dico ridendo
"Non sputare nel piatto su cui vorresti mangiare" dice martina abbozzando ad un sorrisetto. Aspetta in che senso?
"eh?" dico assai confusa
"il mio toast, lo critichi tanto ma lo vorresti anche tu"
tiro un sospiro di sollievo "Ah, si, in realtà un morsetto non mi dispiacerebbe"
Me lo avvicina e gli do un morso, facendo colare un po' di salsa sul labbro.
Marti ride, si avvicina a me e mi pulisce il labbro con il pollice, poi con non molta finezza si mette in bocca il pollice sporco di salsa.
"Mamma mia Gaia, gli hai dato un morso ma è praticamente finito"
Rido e gli do un pugno sulla spalla "Non è vero stronza, mangia e taci"
Finisce il suo toast e riprendiamo il nostro cammino senza una meta precisa
"Martiii, c'è Zara" dico indicando un immenso negozio alla nostra destra, la prendo per mano e corriamo dentro

I got all I need when I got you and IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora