Buonanotte ubriacona

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"dimmi Gaia, perché non sei con gli altri? perché sei tornata qui ubriaca da sola di notte? sai che non hai fatto una cosa molto intelligente?"
"non penso che in queste condizioni io sia in grado di fare scelte intelligenti" scoppio a ridere
"ci sarà ben qualcosa che ti ha spinto a tornare"
mi siedo per terra, ci penso per qualche secondo e scoppio ancora a ridere "non me lo ricordo"
scoppia a ridere anche lei
"e te invece? perché non sei venuta con noi?"
"non sono molto tipa da pub o da alcol, preferivo stare qui, parlare con la mia ragazza al telefono, fumarmi qualche sigaretta e strimpellare qualcosa con la chitarra"
"come sei noiosa"
finiamo la sigaretta "grazie mille cara per questa bellissima e gustosissima sigaretta, ora vado a farmi un bel giro per Roma" mi alzo, faccio due passi storti e cado
"ma non ci pensare neanche, adesso vai nella tua stanza e ti fai una bella dormita"
"avessi la chiave"
"chi le ha?"
"Giorgia, che è al pub"
"ho un'idea"
le si illuminano gli occhi, da uno sguardo dentro alla hall dell'hotel
"allora Gaia ascoltami, ora facciamo una cosa divertente"
scoppio a ridere "vai illuminami"
"c'è un tipo che fa da guardia notturna, dietro di lui c'è un computer, lo stesso che magnetizza le carte per aprire le camere, ora tu devi tipo cadere, farti aiutare ad alzarti e fare un po' di casino, io intanto vado là e faccio un po' di copie delle chiavi di tutte le stanze"
questa è pazza "ecco come farci cacciare fuori dalla scuola alla prima giornata"
"dai su, facciamolo, io faccio finta di salire, appena non mi vedi più, comincia"
Martina entra dentro, non la vedo più, vai, inizio, devo essere proprio pazza per farlo.
comincio ad urlare e cado a terra
il tipo preoccupato corre da me "signorina cosa succede?"
"no lasciami in paceee" continuo ad urlare e guardo con la coda dell'occhio Martina, che
mi sorride e si dirige al computer
"signorina stia ferma che la aiuto"
comincio a tirargli del calci "lasciami in pace"
lui cerca di immobilizzarmi e io continuo a dimenarmi come una pazza.
Lui è visibilmente confuso, non capisce molto cosa sta succedendo.
Fortunatamente arriva Martina "Gaia tranquilla, ci sono qui io, andiamo in camera dai"
Il ragazzo la guarda stranito
"mi scusi, davvero, quando alza troppo il gomito fa così"
mi aiuta ad alzarmi, avvolge il braccio al mio corpo e mi prende per il fianco, continuiamo la sceneggiata finché sappiamo che il tipo ci osserva, poi, quando abbiamo la consapevolezza di essere da sole, ci guardiamo e scoppiamo a ridere come due coglione
"ho fatto una copia di tutte le chiavi, così possiamo andare a scuriosare dove vogliamo"
dice lei gasatissima
saliamo in ascensore, sento che un po' la sbronza mi sta passando
arriviamo al piano
"allora direi che per stasera abbiamo fatto abbastanza" dice Martina ridendo
"grazie Martina"
"buonanotte ubriacona"
"buonanotte"
entro in stanza, mi faccio una doccia e mi metto a letto.

I got all I need when I got you and IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora