-I'm scared-
Katsuki rimase immobile a guardare le stelle mentre il leggero vento che si era alzato gli passava fra i capelli bagnati, facendolo rabbrividire per il freddo.
Decise di tornare a casa, voleva solo buttarsi a letto e cercare di dimenticare tutta quella serata cosa che avrebbe voluto fare anche con gli ultimi mesi. Si passò le mani sugli occhi più volte prima di riprendere a camminare nel fitto della foresta. Perse la cognizione del tempo, la sua testa non si fermava.
Si sentiva tramortito, disorientato e nel complesso stava di merda. Almeno, quello era tutto ciò che riusciva a pensare. A casa, tutto era rimasto come prima che se ne andasse. Attraversò nuovamente il salone al buio andando verso le scale e, poi, verso camera sua.
Prese una maglia pesante e dei pantaloni asciutti e andò a cambiarsi in bagno. Non si era mai sentito così prima di allora, un perfetto miscuglio fra quella sensazione agognante e impotenza. Sì, si sentiva una merda.
Si sciacquò il viso già umido per ricercare quella lucidità che credeva di aver ormai perso.Si tolse i vestiti bagnati tremando dal freddo, si passò un asciugamano fra i capelli biondi, si rivestì con i vestiti che aveva da poco preso dalla sua stanza.
Eppure, non si sentiva meglio, neanche ora che era al caldo e all'asciutto. Gettò i panni bagnati in un angolo lontano del bagno e uscì tornando in camera circondato solo dal silenzio.Si rannicchiò sul letto, le gambe strette al petto, la faccia sulle ginocchia, gli occhi chiusi, la testa dolente. Respirava affannosamente, il rumore dei suoi respiri riempivano la stanza liberandola da quel silenzio soffocante di cui si era impregnata.
Il ragazzo si alzò traballante, raggiunse la sua scrivania a passi pesanti. Si sedette sulla sedia ricercando un po' di stabilità. Sentiva la testa pesante, la sua vista su stava offuscando. Aprì il primo cassetto della scrivania iniziando a cercare qualcosa all'interno.
Vari fogli caddero dal cassetto volteggiando in aria prima di cadere al suolo. Katsuki tirò fuori la mano chiusa in un pugno e si alzò, tornando verso il letto e lasciando il cassetto aperto.
Si sedette nuovamente fissando il piccolo flaconcino che teneva stretto fra le dita.Solo ammettere che aveva bisogno di quella roba per trovare un po' di pace, lo irritava ancora di più. Svitò il tappo con le mani tremanti e inclinò la bottiglietta per far sì che le pillole uscissero. Ne mandò giù un paio senza troppe esitazioni rimettendo quelle che erano uscite nel flaconcino.
Si sporse verso il comodino per richiudere la bottiglietta in un cassetto e per bere un sorso d'acqua prima di stendersi. Sentiva gli occhi farsi più pesanti, la testa più leggera e, nonostante ciò, il peso nel suo petto continuava a pesargli.
Si risvegliò alle 4:30 del mattino in un bagno di sudore. Dai suoi occhi uscivano lucide lacrime che tentò in ogni modo di trattenere. Il fatto di essere completamente al buio era, di per sé, un vantaggio.
Afferrò nuovamente il flaconcino nel cassetto del comodino e ingerì un'altra pillola mandandola giù senza neanche bere. Chiuse gli occhi, li riaprì.
Tutto attorno a lui era bianco."Grandioso..." disse il biondino tirandosi in piedi e sorreggendosi la testa con una mano. Si ritrovò a camminare ma niente cambiava in quello sconfinato orizzonte, tutto rimaneva bianco come se fosse immobile. In effetti, non sapeva neanche se stesse davvero camminando e se stesse andando dritto.
"Kacchan..."
Katsuki sussultò, un brivido gli attraversò la schiena mentre lentamente si girava trovandosi davanti il verdino. Non poté fare nient'altro che girarsi dall'altro lato mentre Izuku gli veniva incontro a passi leggeri e senza fare alcun rumore."Accidenti... come fai ad essere ovunque e poi si può sapere cosa vuoi da me?" Disse il biondo facendo qualche passo all'indietro ma restando comunque nelle vicinanze di Izuku come se il suo corpo sentisse bisogno di lui. Il verdino gli sorrise passandosi una mano fra i capelli arruffati.
"Ho bisogno di scusarmi con te..." disse Izuku guardando Katsuki negli occhi rossi che si spalancarono a sentir le parole del ragazzo.
"Si ecco, non pensavo che avresti reagito in quel modo... mi sono sentito in colpa. Non avrei mai voluto vederti soffrire in quel modo..." disse a fatica Izuku cercando le parole giuste per dire una cosa simile al biondo.
Katsuki si sentiva gli occhi pungere a causa delle lacrime quindi fece la cosa che gli riusciva meglio, tentare di nasconderle. Il biondo scoppiò a ridere cercando ogni modo per non far vedere al ragazzo davanti a lui le lacrime che ormai scorrevano lungo le guance.
"Ma... ma per favore... non crederai che io me la beva! Ho visto lui steso in una bara e ora... ora lui sarebbe davanti a me? Come pensi che me la beva..." disse Katsuki non smettendo di ridere, risata che stava, pian piano, diventando simile ad un urlo affranto. Le lacrime ormai gli cadevano dalle guance bagnandogli il colletto del maglione che indossava.
"Io dovrei credere che tu non sei morto... che adesso lui sia davvero davanti a me come se nulla fosse successo... come se non fosse morto così da un giorno all'altro... come se i sensi di colpa che tolgono il respiro non esistessero... come se... come se lui..." disse venendo interrotto dai singhiozzi che, ormai, non si preoccupava neanche di nascondere.
Cadde in ginocchio tentando di asciugarsi le lacrime, le mani sugli occhi, i singhiozzi ad alta voce.
Non riusciva neanche a ricordarsi l'ultima volta che aveva pianto in quel modo, che aveva finalmente capito che non si sentiva bene, che si era accorto ciò che aveva sempre saputo ma mai detto a se stesso.Izuku si inginocchiò davanti a lui scostandogli piano le mani dagli occhi. Le sue mani erano fredde ma a Katsuki non importava. Lo strinse a sé come se ormai non potesse farne più a meno, il suo corpo ne aveva bisogno, la sua mente ne aveva bisogno, lui stesso ne aveva bisogno. Aveva bisogno di affondare il volto nell'incavo del suo collo, di sentire i suoi capelli morbidi e ricci fra le sua dita, aveva bisogno di sentirlo vicino come non lo era mai stato. Era un'illusione, un'immagine creata per non impazzire del tutto? Non gli importava, si sentiva bene come non mai. Per un attimo gli sembrò di sentire di nuovo il calore del corpo del verdino quando quest'ultimo ricambiò la stretta.
"Mi manchi... mi manchi così tanto..." disse lievemente Katsuki fra le lacrime al ragazzo mentre lo stringeva forte fra le sue braccia come se avesse paura che da un momento all'altro sarebbe potuto sparire, distruggendolo così definitivamente, lasciando dentro di lui solo il vuoto.
"Non andartene..." disse il biondo senza sciogliere quell'abbraccio.
"Non farlo... ti prego... ho bisogno che tu resti qui... con me..." continuò sentendo le lacrime pungergli nuovamente gli occhi.
"Non me ne andrò Kacchan" disse Izuku con la voce rotta, stringendo a sua volta Katsuki.------
Yo gente
Wattpad mi ha cancellato il capitolo sei volte quindi se fa schifo scusatemii proverò ad aggiustarlo.
Btw cosa ne pensate?
Scusatemi per il ritardo clamoroso
See ya
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Numb || Bakudeku
Fanfiction"No, no, no... ti prego, non voglio morire. Non così, non ora, non qui, non senza di lui, con il sole alto nel cielo. Mi perdonerai, lo farai no? Mi perdonerai per essere morto così?"