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-I'm tired-

Katsuki non si era neanche accorto di essere arrivato a casa e, soprattutto, non si era accorto che Kirishima si trovava lì davanti. Appena gli occhi del rosso incontrarono la figura cupa del biondo, cercò in ogni modo di mascherare quello che avrebbe solo voluto urlargli in faccia.

Cercò in ogni modo di sfoggiare un quanto più veritiero sorriso, sforzandosi di non sembrare troppo preoccupato.
Katsuki si fermò a qualche metro di distanza, sospirò.
"Perché fai quella faccia? È inquietante" disse cercando nelle tasche dei pantaloni le chiavi di casa.

Kirishima si maledì a bassa voce passandosi nervosamente una mano fra i capelli rossi. Sospirò guardando le spalle dell'amico.
"Bakugou, noi siamo amici, giusto?" Disse facendo qualche passo verso di lui.
Il ragazzo si irrigidì leggermente.
"Se lo dici tu." Disse aprendo finalmente la porta ed entrando in casa velocemente.

Kirishima lo seguì in casa restando fermo all'ingresso mentre guardava il biondo prendere un bicchiere dalla credenza, gli sembrava che fosse passato così tanto tempo da quando gli aveva parlato. La sua voce rimbombava fra le mura della camera.

"Hai intenzione di stare lì come una fottuta statua? Smettila di fissarmi." Disse il biondo sedendosi malamente su una delle sedie al tavolo. Kirishima deglutì facendosi avanti lentamente.
"Cosa ti sta succedendo allora?" Chiese guardando il biondo negli occhi.

"Cazzo mi stai facendo seriamente questa stupida ramanzina solo perché non ho risposto ai tuoi messaggi oggi?!" Disse Katsuki sbattendo una mano sul tavolo.
"Non capisci che qui non si tratta di quello? Sono preoccupato per te! È da quando morto Midoriya che stai così..." disse il rosso abbassando lo sguardo.
Katsuki si irrigidì leggermente a sentire quel nome, non poté fare altrimenti.

Si portò il bicchiere alle labbra bevendo un sorso d'acqua, cercava di riorganizzare i pensieri discontinui che gli riempivano la mente.
"Vorrei solo che tu stessi bene... so che perdere Midoriya deve averti ferito... forse se tu me ne parlassi potrei aiutarti in qualche modo..." disse il rosso giocherellando con un laccio della sua felpa nera.

Katsuki sbatté il bicchiere sul tavolo alzando finalmente gli occhi per incontrare quelli dell'amico.
"Senti coso. Non mi importa un cazzo di quel coglione okay? Ha fatto bene, come sarebbe potuto diventare un eroe se non... se non... sai cosa? Lascia perdere! Non mi è successo nulla quindi smettila di parlarmi come se fossi un coglione." Disse Katsuki lasciando il bicchiere nel lavandino.

"E smettila di fingerti insensibile! So benissimo che stai soffrendo, non devi fingere con me" disse il rosso passandosi una mano fra i capelli. Katsuki alzò gli occhi al cielo, la cosa lo stava davvero annoiando e stufando.

"Ti ho detto che sto bene, che cazzo devo fare per fartelo capire? Sembra quasi che tu mi voglia vedere stare male quando in realtà non sono mai stato meglio quindi, adesso, smettila di rompermi i coglioni." Disse Katsuki alzando la voce, forse troppo. Sentiva la gola in fiamme, gli occhi bruciavano.

Katsuki spalancò gli occhi quando vide la figura di Izuku spuntare dalle scale. I suoi occhi erano lucidi e arrossati. Kirishima parve confuso. Guardava il suo amico fissare un punto indistinto al centro del salotto, si girò, non c'era niente.
"Bakugou stai bene?" Chiese flebilmente continuando a fissare con lo sguardo il punto che ancora guardava il biondo.

Katsuki sembrò risvegliarsi solo quando il verdino riprese di corsa la via delle scale.
Un 'aspetta' sussurrato scivolò fuori dalle labbra del biondino prima che potesse ricordarsi della presenza di Kirishima.

Numb || BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora