capitolo 8:questione di atomi

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finn's pov
e fu li che mi venne voglia di baciarlo e di stringerlo forte.
Ma non avevo mai baciato, non sapevo come si fa.
Infatti non lo feci.
sorrisi.
lui mi guardava le labbra, ma non aveva le forze per avvicinarsi.
Gli presi la mano, cercando di fargli forza, ma era debole.
Aveva appena subito un operazione che gli avrebbe cambiato la vita.
Dopo poche ore, lo portarono a fare la tac per vedere se era tutto apposto.
No, non lo era per niente.
Jack aveva subito l'operazione per togliere la massa, avrebbe avuto un altra vita, una vita felice dopo questa operazione, ma invece no.
Aveva un altra massa.
E stavolta era all'altro polmone come se avesse fatto un salto dall'altra parte.
I medici furono sinceri sia con me che con Jack.
Aveva subito un'operazione che gli avrebbe cambiato la vita, ma no.
Era come se qualcuno volesse che rimanesse con me, in ospedale.
Fino a che non sarei guarito.
Un altra massa, altro tempo in ospedale, altro tempo con Jack.
Ci eravamo detti tutto, quello che provavamo, quello che nascondavamo...ma non ci eravamo baciati o fidanzati.
E dopo quella notizia, non mi sembrava il momento di parlargli...
Jack era cupo.
Non parlava, non era felice, nemmeno quando ero presente, quando gli tenevo la mano stretta tra le mie.
Dopo un po, si addormentò.
Ed io rimasi li, con lui.
Gli tenevo la mano e poggiai la testa sul suo stesso cuscino.
Lo guardavo.
Le sue tenere lentiggini, che lo facevano sembrare un piccolo bambolotto, le sue ciglia, lunghe come se avesse messo il mascara, le sue labbra, terribilmente carnose e terribilmente magnetiche.
avrei voluto che stesse bene, avrei voluto avere il coraggio di poggiare le mie labbra sulle sue, senza credere di essere un perfetto coglione.
ed era addormentato, di nuovo, ma quella volta non me ne andai, rimasi li con lui e mi addormentai anche io.

jack's pov
finn era vicino a me e mi teneva la mano.
Mi svegliai, e lui ancora era li e le nostre dita erano ancora intrecciate tra loro.
Sorrisi, ma finn dormiva.
Aveva le lentiggini che lo facevano somigliare ad un quadro, la mascella tagliente...era il mio sole.
ecco perché leggo un libro sulle stelle.
Adoro l'astronomia e la storia dell'universo.
e lui era la ragione per cui io riuscivo a combattere il tumore, la mia ragione di universo.
Sarebbe strano, o forse lo è, ma io non mollo se c'è lui con me.
Anche se non mi aveva baciato, a me andava bene, evidentemente si sente spaesato.
Ma anche io mi sento così.
Non possiamo farci niente.
Arriverà il giorno in cui io o lui prenderemo coraggio e lo faremo.
Magari sarà tra poche ore o tra anni...
Finn era ancora dormiente quando la dottoressa arrivò.
"alla fine ha trovato il coraggio di dirtelo, mh?"
"che cosa intende?"
"non ti ha detto che ti ama?"
"si...certo. ma lei come..."
"diciamo che l'ho scoperto."
Mi sorrise e controlló i valori.
"bene Jack, è tutto apposto per ora. stasera puoi tornare in camera tua"
"bene"
Se ne andò e svegliai finn.
"ehi, ciao bello"
"Jack...che c'è?"
"mi riportano in camera stasera"
"oh, bene"
Finn era contento, anche se stanco.
Era rimasto tutta la notte sveglio perché stava in camera da solo,forse ha dormito solo un paio di ore...non lo so, ma aveva l'espressione stanca.
Lo lasciai poggiare la testa sul mio petto.
"il tuo cuore è una pura batteria"
era un complimento, significava che batteva ancora nel mio petto malaticcio.
Mi avevano tolto il tumore, ma non voleva dire che fosse finita.
Un altro tumore, nell'altro polmone.
Di nuovo la chemio, di nuovo tutto dall'inizio.
Mi sentii un po come si sentono i bambini con la febbre.
Non potevano vedere i loro amici, non potevano giocare...
io non potevo correre,ma almeno avevo Finn.
colui che porta luce nelle mie giornate...il mio sole.
Ed è una cosa bella se ci pensate.

finn's pov
si era ormai fatta sera, avevo dormito abbastanza, non avevo per niente sonno.
riportarono Jack in camera senza cavi, senza flebo...potevo toccarlo senza avere paura di inciampare in qualche tubo.
Mi sorrise quando arrivò in camera.
si sedette vicino a me.
"finn, sei ancora stanco?"
"no, tu?"
"no, anche io ho dormito molto oggi"
"beh, siamo davvero pigri allora"
"ci credo"
Jack si avvicinò a me.
"senti finn...io ti volevo parlare del...della tua dichiarazione"
"oh..."
qualcosa non andava? avevo sbagliato? avevo fatto una cavolata? non era pronto?
"tu mi piaci molto, ma..."
ma cosa???
"ma non ho mai baciato. mi sento un cretino."
"nemmeno io...e mi sento un coglione anche io"
"si...ma vorrei provare"
"sicuro?"
"si...ti amo Finn,ovvio che voglio"
"m-mi ami?"
"si...perché tu no finn?"
"ovvio che ti amo!"
"ti va se...se ci proviamo?"
"si. muoio dalla voglia di farlo Jack"
Sorridemmo.
ci avvicinammo piano.
a una certa distanza chiudemmo piano gli occhi.
I nostri nasi giocavano tra di loro.
Le nostre guance si fecero rosse.
Le nostre labbra si toccarono e ci allontanammo.
Ci guardammo.
Pochi secondi.
Ed eravamo di nuovo assieme.
le labbra di Jack contro le mie e le lingue che si abbracciavano tra loro in movimenti fluidi, la mia mano sulla guancia di Jack e la mano di Jack sulla mia coscia.
Era travolgente.
Ci alzammo dopo un po e ci sedemmo sul mio letto.
Ci baciavamo di continuo.
Jack prese a muovere la sua mano sul mio interno coscia con movimenti teneri e delicati.
Io gli passai la mano sulla schiena per avvicinarlo a me.
Sentivo che i nostri atomi, i nostri cuori, le nostre anime, erano diventate una cosa sola, un unica cosa.
noi eravamo fatti per stare assieme.
Ci stendemmo sul letto, uno di fianco all altro, mentre continuavamo a baciarci.
Durò per una buona mezz'ora
quando Jack si stacco dalle mie labbra e mi disse:"beh,ho trovato chi mi farà i calli alle labbra Finn"
ed in quel momento ricordai che pochi giorni prima gli avevo detto che presto avrebbe trovato la ragazza che gli avrebbe fatto i calli a furia di baciarlo.
Mi riprese il viso e mi diede un bacio.
si mise accoccolato a me, con la testa sul mio petto.
"anche il tuo cuore è una batteria finn"
disse Jack prima di prendere sonno.
La luna era alta sull'ospedale, ed illuminava la nostra stanza, ma noi aspettavamo la mattina, dormendo abbracciati e respirando all'unisono.

𝙇𝙚𝙜𝙖𝙩𝙞 𝙙𝙖 𝙪𝙣 𝙩𝙪𝙢𝙤𝙧𝙚//𝙛𝙖𝙘𝙠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora