Ricordi, ricordi e ancora ricordi...

964 89 4
                                    

Capitolo 6

Venni svegliato dal suono del cellulare, lo presi e risposi pensando che fosse mia madre e invece:

"Ehm, pronto"
Era una voce maschile.

"Pronto"
Risposi.

"C'è Nagisa?"
Chiese.

"Si, sono io Rei..."
Avevo gli occhi lucidi.

"Senti non ce la faccio senza di te.. Ho deciso che tornerò per qualche mese in Giappone.."
Disse.

"..."
Rimasi in silenzio per qualche secondo, ero felice e triste nello stesso tempo.

"Nagisa, lo so, è stato difficile partire anche per me.."
Confessò.

"Lo so, ti capisco.."
Risposi , con un filo di voce.

"Quando tornerò devo parlarti , ci vediamo dove abbiamo trascorso l'infanzia , tra una settimana.."
Disse e chiuse la chiamata.

Che avrà da dirmi, mi ha già spezzato il cuore con Reira.. Dovevo andare a scuola, erano giorni che non ci andavo per colpa sua! Mi preparai e uscii dalla porta sbattendola conto il muro.

Mi ero deciso a concentrarmi eppure, non ci riuscivo... Pensavo alla voce di Rei, era cambiata tantissimo, era così roca e bassa..

Il ricordo più bello fu quando mi dovevo allenare per la gara di nuoto del giorno seguente. Non mi ero allenato così decisi di farlo nella piscina della scuola. Ci andai di sera , e cominciai a nuotare. Continuò così per quasi due ore quando qualcuno entrò nella piscina, sentii i passi pesanti di una persona che si stava avvicinando verso di me. Mi accorsi che era Rei e diventai subito rosso, non l'avevo mai visto a torso nudo. Aveva dei muscoli sensazionali. Si avvicinò a me e disse:
"Non farmi più preoccupare così tanto , ero venuto a casa tua ma non c'eri! Cosí sono venuto qui a controllare..."
"Devo allenarmi per la gara di domani Rei.."Gli dissi tremando.
"Ma quest acqua è gelida , vieni o ti prenderai un raffreddore!"Disse accarezzando l'acqua.
"Dev.."Mi interruppe.
"Al diavolo la gara sei gelido!"
Mi prese per la mano e mi aiutò a salire dal bordo della piscina.
"Tieni, copriti con la mia maglietta..."
Se la tolse e me la diede.
Ricordai che ci eravamo seduti per terra.

"Ti rendi conto di che ore sono?!"
Mi disse sdraiandosi per terra.
Ricordo che ci addormentammo abbracciati. Quando:
"Nagisa caro, vuoi stare attento alla lezione?!!"
La voce di Rei si tramutò in quella dell'insegnante.

AbbracciamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora