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<Hai almeno sentito una delle parole che ti ho detto?>
Chiedo alterata alzandomi, in preda ad un vero e proprio attacco di panico.
Mi aspettavo tutto, ma non questo.
Cerco di calmarmi allontanandomi leggermente da lui, ancora seduto sul mio dannatissimo letto.
<Vai via Hania. È un ordine.>
Dice alzandosi.
È più alto di me solo di qualche centimetro, tuttavia a causa della sua corpuratura mi sento una nullità a confronto.
Improvvisamente l'Alpha di fronte a me però appare stanco, turbato, sconvolto e il solo pensiero che sia io la causa di tale sgomento, mi fa stare male.
<Perché vuoi farmi questo Axel?>
Il giaguaro mi guarda attentamente mentre sussurro la domanda, quasi temessi una sua risposta.
<Se tu te ne vai, loro ci lasceranno in pace e tu avrai di nuovo la tua libertà. Cosa più importante, sopravviveremo tutti.>
Non c'è traccia di rabbia nel suo sguardo, queste cose le pensa davvero.
Io indietreggo, colpita dalle sue parole.
<Io non sono mai stata libera, schiava continuamente di dubbi e paure. Perciò ora lasciami combattere e morire degnamente, per ciò che ritengo giusto.>
Schiena dritta, testa alta e occhi leggermente lucidi, questa sono io in questo momento e non provo nessuna vergogna.
<Smettila! Come credi di farcela Hania? Se muori, noi abbiamo perso. Se uccidi, perdi tu te stessa.>
<Scelgo io la mia strada.>
Continuo imperterrita io, senza dare nessun segno di cedimento.
La conversazione viene interrotta dall'arrivo dei due Beta che invitano Axel a raggiungere il branco.
Axel sospira per poi uscire dalla mia stanza, seguito dai suoi compagni e da me.
Non ho intenzione di mollare la presa... Non oso neppure immaginarmi senza una casa e in continua fuga.
<Ti ho detto di andare via Driade.>
RIprende una volta arrivati nel giardino principale dove i suoi guerrieri lo aspettano per nuove direttive.
Neanche lui ha intenzione di cambiare opinione.
Inevitabilmente il tono del capobranco suscita curiosità nei suoi sottoposti i quali iniziano a guardarmi chi con interesse e chi con circospezione.
Cosa devo fare?
<Ascoltatemi, vi prego. Scusatemi se piombo così, senza preavviso, davanti a voi, ma ho bisogno di chiedervi scusa. Scusate se vi ho nascosto la mia vera identità io.. ma che diavolo fai? >
Axel interviene spingendomi via, dopo che io ero riuscita a superarlo e piazzarmi davanti a tutti per affrontare un discorso improvvisato.
<So io cosa è meglio per il mio branco Hania.. e tu non lo sei.>
<Parli perché sei arrabbiato ed è per questo che voglio sentire ciò che pensano gli altri, sicuramente più lucidi di te. Sono disposta a tutto pur di restare qui lo capisci?>
Dico poggiando le mie mani sul suo petto per provare ad allontanarlo.
Mi rendo conto di sembrare una pazza, ma non m'interessa.
Un vociare fastidioso ci raggiunge e comprendo che il branco sta iniziando a commentare gli avvenimenti di oggi.
Io a malincuore sposto le mani e le lascio ricadere ai miei fianchi proprio poco prima di ascoltare Axel ringhiare tanto forte da far tremare la terra stessa.
Nessuno più osa fiatare.
<Axel ascoltami, lo so che ho tradito la tua fiducia e per colpa mia hai rischiato grosso. Non credere che non l'abbia capito, non sono stupida. Però ti voglio giurando fedeltà e se questo significa rinunciare ad essere l'ultima Driade e far parte del tuo branco, a me va bene. Rinuncio volentieri al mio titolo per creare questo legame.>
Rischio il tutto per tutto con queste frasi, quasi rimetto in mezzo, con un colpo basso lo ammetto, il nostro discorso sul creare dei legami e vedo che ha sortito l'effetto sperato: l'Alpha è scioccato ed io ne approfitto per continuare.
<Da sola, lì fuori, non ho molte chances di sopravvivere e lo sai bene, come sai bene che se morissi i cacciatori sovvertirebbero facilmente la gerarchia naturale. Almeno qui, insieme a voi, ho la possibilità di provare ad impedirlo.
Detto questo, se la tua idea ancora non è cambiata allora me ne andrò. Almeno posso dire di averci provato.>
Inizio a giocare con le mie mani mentre gli lascio il tempo di riflettere.
Non so bene cosa sto facendo ma so che è ciò che voglio. Voglio restare qui e non essere più l'ultima creatura di una razza ormai distinta. Voglio far parte concretamente di qualcosa.
Giro leggermente la testa verso la folla che mi guarda stupita e scorgo Danielle che mi sorride ed io ricambio, contenta di avere almeno un'alleata.
<Bene, così sia. Resterai qui, ma non farai parte del mio branco. Appena riusciremo ad uscire da tutto questo, andrai via.>
Infligge il suo colpo finale, e poi sparisce tra la folla mentre io non riesco a credere che nonostante tutto ciò che gli ho detto lui abbia deciso di trattarmi così.
Senza correre e dare così agli altri l'impressionane di essere stata ferita, mi allontano bramando un po' di tranquillità e solitudine.

AXEL.
Dopo aver comunicato i nuovi turni di guardia congedo tutti e decido di chiudermi in camera a riflettere.
Arrivo a destinazione ma per mia sfortuna trovo Liza sul mio letto intenta a giocare con i suoi capelli.
Sbuffo sonoramente chiudendo la porta.
<ho bisogno di riposo Liz, per favore potresti uscire?>
<È lei vero?>
La guardo, so benissimo a cosa si riferisce ma farò finta di nulla.
<Non so di chi tu stia parlando, ora per favore esci e... >
Lei mi interrompe, poggiando le sue labbra sulle mie.
Preso di contropiede, decido di staccarmi.
<Ma cosa stai facendo?>
Lei sbuffa.
<Cosa provi quando mi baci Axel? Perché non mi dici la verità? >
<Sai già la verità. Io e te non siamo compagni Liza quindi cosa posso provare?>
Mi dispiace essere così duro ma mi sta davvero dando sui nervi questa sua inesistenza.
<Però mi avevi detto che.. >
<So benissimo cosa ti ho detto!>
Tuono, interrompendola.
<Allora guardami negli occhi e confermarlo, se hai il coraggio.>
Risponde a tono.
Questa è una delle tante differenza che hanno lei e Hania. Ogni volta che mi comporto come una testa di cazzo, la Driade mi guarda come se le avessi spezzato il cuore, mentre Liza non si lascia mai scoraggiare.
<Ho questioni più importanti ora di rassicurarti sul fatto che diventerai la madre dei miei eredi, cazzo. Perché non lo capisci?>
Sono esausto, ho davvero bisogno di riposare e mandare a fanculo tutti quanti, rielaborare tutto ciò che è successo...
se questo significa rinunciare ad essere l'ultima Driade e far parte del tuo branco, a me va bene. Rinuncio volentieri al mio titolo per creare questo legame.
<Voglio solo sapere se c'è ancora posto per me qui Axel.>
La guardo e capisco il suo punto di vista ma non so cosa risponderle o almeno non ora.
<Liza so che hai sofferto tanto e so che vuoi solo capire chi sei ma non ho davvero questa risposta..io>
<Quindi è lei?>
Ripete.
Odia essere compatita solo perché il suo compagno è morto prematuramente.
Sospiro, per la centesima volta in questa lunga ed estenuante giornata.
<Sì, è lei.>
Non mi guarda, lascia la stanza come una furia, sbattendo la porta quando esce.
Solo a questo punto, mi permetto di crollare.
Lo sentivo che c'era qualcosa di strano in quell'incontro, sapevo di aver già provato la sensazione dei suoi occhi su di me eppure mi ripetevo che non era possibile, perché era una dannata umana.
Ma quando si è trasformata, liberando la sua vera essenza, ho finalmente capito.
Cazzo! Credevo fosse impossibile, mi avevano detto che ero pazzo a crederci visto che erano tutte morte ed io come uno sciocco ci ho creduto.
Ora eccomi qua, ad essere furioso con lei perché mi ha mentito mentre io sono il primo a non essere stato sincero.
Come le dico che mi sono incazzato non perché non me l'ha detto, ma perché in cuor mio lo sapevo già?
Come le dico che più mi parlava di ipotetici legami, più io impazzivo?
Come le dico che anche io la sognavo sempre?
Come le dico dunque, che è lei la mia compagna?

L'ultima Driade.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora