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La paura ed il forte senso di colpa mi attanagliano lo stomaco e non mi hanno permesso di chiudere occhio nemmeno per qualche secondo.
Se ci aggiungo poi la reazione a mio avviso spropositata di Axel, la mia giornata non si prospetta delle migliori.
Sono nel giardino centrale aspettando possibili indicazioni e nel frattempo osservo come tutti i mannari siano pronti all'eventuale battaglia.
Non mi sono fatta illusioni, sicuramente qualcuno sa di me e di cosa è successo proprio qui ieri, ma non credo ci attaccheranno nell'immediato: si staranno preparando ad una vera e propria guerra.
Io però nutro ancora dei dubbi verso la mia scelta. Sono convinta che io mi trovi nel posto giusto, al momento giusto e non m'importa se Axel non mi crede.
Tuttavia, non so se commettere degli omicidi e sporcare la mia coscienza sia ciò che Madre Natura voglia.
Cosa posso fare dunque, per evitare ulteriore spargimento di sangue?
Un'idea malsana mi sfiora la mente e subito balzo raddrizando la schiena, quasi come fossi stata fulminata.
Se scoprissi, con qualche arcano stratagemma, perché proprio io sono stata scelta come ultima Driade, magari potrei capire cosa fare.
È un'idea geniale! Approfittare di questo clima da quiete prima di una tempesta per capirne di più ed essere finalmente la degna protettrice che questa Terra merita.
L'entusiasmo scema veloce, così come è arrivato.
Da dove diamine dovrei partire?
Sbuffo sonoramente e copro il volto con le mani per cercare di far finta di non essere qui, in questo posto, con nessuno che gradisce la mia presenza.
Devo per forza convincere Axel, ma come?
Non ci pensare Hania, non ci pensare...
<Ciao Driade!>
Fantastico direi.
Alzo lo sguardo e noto un gruppo di mannari adolescenti fissarmi quasi adoranti.
<Ti va se facciamo una passeggiata?>

Axel.
Nessun errore.
Non posso. Permettermi. Nessun errore.
Mi ripeto queste parole come un mantra per tutta la durata di questa sessione di allenamento.
Secondo le mie fonti e ragionando anche d'astuzia, i cacciatori non si faranno vedere fin quando non avranno un piano per sconfiggere noi e la Driade.
Sanno benissimo che arriveranno anche a noi dei rinforzi, quindi non possono farsi trovare impreparati.
Io però non sono tranquillo perché questa situazione sembra non avere via di uscite: finirà solo quando una fazione non avrà distrutto completamente l'altra.
I miei Beta si avvicinano, anche loro stremati.
Dopo una pacca alle loro spalle mi volto intento a fare una doccia e organizzare la giornata ma la voce di Ray mi interrompe.
<Quindi approfitterai di questa breve tregua per la questione di cui abbiamo parlato?>
Cazzo, proprio oggi questa domanda?
<Vi ho già detto che ho accettato il vostro consiglio di mettere al mondo un erede..>
<Ma?>
Aggiunge.
<Ma niente.>
Dico velocemente, anche se non è la verità e loro lo sanno benissimo.
Chris sospira contrariato.
<Axel sappiamo che lei non è la tua compagna e>
Non lo lascio finire, vado via senza dare spiegazioni.
La verità è che sono stanco e non credevo fosse possibile.
Ho sbagliato tante cose in quest'ultimo periodo ed ho paura di non riuscire a difendere il mio branco né il mio cuore.
Lascio fluire i miei pensieri così come lo sporco va via dal mio corpo sotto questa doccia fredda.
Con il cuore un po' più leggero cerco Liza e spero di riuscire a chiarire con lei una volta per tutte.
Inconsciamente però non è il suo odore che cerco.
Lo sento vicino, come se lei fosse passata per questi corridoi ed io inizio a credere di essere diventato pazzo.
Ma poco dopo la intravedo da una porta lasciata socchiusa, quella della biblioteca.
Mi spingo leggermente più avanti, coprendo le mie tracce per non farmi sentire.
È in compagnia di un gruppo di ragazzi, intenti a spiegarle una qualche sorta di storia che pare interessarle parecchio.
La osservo, avido di sapere tutto ciò che pensa, tutto ciò che la riguarda.
Non riesco a credere che quella ragazza così apparentemente indifesa, ieri si sia trasformata davanti a me, assumendo le sembianze di una Dea.
Non riesco ancora a capacitarmi che sia la mia compagna.
Solo pensarlo mi fa sorridere e fa aumentare il mio battito cardiaco.
Mentre riprendo il controllo dei miei pensieri mi chiedo come faccia lei a non avvertire questo legame.
È questa la ragione principale che mi blocca: se lei mi rifiutasse? Se lei avesse in mente qualcos'altro e continuerà quindi a mentirmi?
Non posso permettermi di rischiare tutto e perdere miseramente.
Sono bloccato tra quello che vorrei fare e quello che va fatto.
Ma mentre il mio cervello elabora tutto questo, i miei piedi hanno già deciso di muoversi verso di lei.

L'ultima Driade.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora