6. Coinquilino

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Non volevo. Per niente.
Non avevo intenzione di condividere la stanza con lui; per quanto carino potesse essere non volevo cacciarmi nei guai con uno così, ne facevo già abbastanza con Alex che era un tipo apposto, figuriamoci con uno come Aaron...

Dopo aver visto il mio nome su quel fottuto pezzo di carta lasciai stare e mi diressi in camera chiudendo delicatamente la porta dietro di me, non volevo essere sgarbata nei suoi confronti e chiuderla aggressivamente; anche se lo avrei fatto con molto piacere magari con lui davanti.
SBAM sul naso. Ahahha questo si che mi sarebbe piaciuto!!!almeno lo avrebbe fatto diventare uno sgorbio...

Dopo essermi buttata a faccia in giù sul letto, senti la porta aprirsi e qualcosa che mi toccava la spalla, mi girai di scatto e presi la persona per la maglietta; naturalmente era Aaron.
Che cazzo voleva? Già non volevo stare in camera con lui e adesso mi veniva anche a rompere i coglioni..!!

❝Oioioi, calma; giù le mani. Non ti faccio niente.❞ disse.

❝Scusami, istinto.❞

❝Farai meglio a frenarlo il tuo istinto finché sei qui con me❞

❝Senti te lo dirò con molta educazione e tranquillità :
NON ME NE CIAVA UN CAZZO!
Dovremo convivere assieme? Allora adattati stronzo!!!❞
Lo spinsi con tutta la forza che avevo e lo feci cadere sul letto mentre me ne andavo fuori dalla stanza. Ora si, ora si; sbattei la porta facendo quasi crollare tutto il convitto.
Uno così non lo avevo mai conosciuto.
Se voleva trattarmi da merda...aveva proprio scelto la persona sbagliata!
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Restai per tutta la serata fino alle 00.00
a guardarmi MTV; intanto bethany e Sara erano andate in una discoteca non molto lontana dal college, ma non sapevo quando sarebbero tornate, e un pó mi irritava dover restare a casa con Aaron.
In ogni caso amavo quei programmi soprattutto geordie shore, in assoluto il mio preferito.
Salendo le scale decisi di andare in camera, da quando ero uscita Aaron non si era preso la briga di uscire dalla stanza...solo dio sapeva cosa stava facendo in quella camera anche se conoscendo i ragazzi direi che era prevedibile: seghe, porno, seghe, seghe...
L'ho già detto seghe?

Bah...ad ogni modo decisi di entrare, lo feci in punta di piedi non volevo che si accorgesse di me; aprii l'armadio e presi il pigiama ( il solito a pois ) e mi sfilai la maglietta; pensando che Aaron stesse dormendo non mi feci tanti problemi, ma appena mi girai lo vidi mentre mi guardava presi un colpo e cascai addosso all'armadio facendo cadere a terra alcuni vestiti e rovesciandomi addosso una sedia che avevo vicino, sbattendo la testa sul comodino.QUELLA MERDA DI AARON SI MISE A RIDERE.

❝Brutto pezzo di merda. Se non vuoi che ti castro ti consiglio di chiudere la bocca e di non ridere più come un cretino.❞
Anche se aveva una risata stupenda restava comunque uno stronzo e basta.

❝Vuoi una mano a levarti i pantaloni?ahaha❞

❝Ti prometto che se dici ancora una parola vengo lí e ti picchio a sangue, stronzo! ❞

Si zittii, e io decisi di andare in bagno a cambiarmi per non essere colta da altri occhi indiscreti...
Tornata in camera, sistemai i vestiti sulla sedia che avevo rovesciato e cercai di mettermi a letto se non fosse stato per Aaron che mi prese il braccio e mi voltó, guardandomi negli occhi mi disse:

❝Scusami per prima , lo so di essere stronzo ma è la mia natura; amore❞

❝Fottiti.❞ amore? Spero che stesse scherzando.

Mi infilai finalmente nel letto.
cazzo, cazzo, era scomodo e duro come la pietra; okay a quanto pare il college non voleva spendere troppo per mobili e materassi... TIRCHI.

Per tutta la notte non riuscì a dormire,
colpa di Aaron e anche colpa dello scomodo letto.
Forse stavo cominciando a provare qualcosa per quello stronzo...ma non volevo, io avevo già Alex e volevo solo lui;
Cazzo, se Aaron non fosse mai arrivata ora non avrei tutti questi pensieri, l'unica cosa importante è che domani non saró in convitto e potrò stare con Alex.

Io non riesco ad immaginarmi con nessun altro che non sia Alex, proprio non c'è la faccio; conoscere lui è stato un miracolo, è una persona fuori di testa e simpaticissima ahahha, ma non ci eravamo ancora messi assieme e per ora il nostro rapporto di amicizia restava intatto così com'era.
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Alle 6.00: sveglia.
Mi preparai e filai di corsa a lezione, non feci neanche in tempo ad accorgermi di Aaron e non me ne fregava niente per dirla tutta.
Finite le lezioni potevo finalmente tornare a casa.
Appena uscita dal college decisi di chiamare Bethany:

❝Ei beth, che ne dici se sta sera ci divertiamo e andiamo in quella nuova discoteca? mi pare che si chiami bijoux ❞

❝Cazzo assolutamente si!!! Mi hanno detto che è bellissima, allora ci vediamo dopo❞

Riattacco. Ero eccitatissima, mi sarei divertita un mondo...anche se mi sarebbe piaciuto vedere Alex....
Uscii di casa e mi diressi verso casa sua, salii i pochi gradini per poi ritrovarmi davanti al portone con il dito che stava per schiacciare il bottoncino del campanello.
Ma qualcosa mi fermò, mi fermò.
Tornai a casa correndo in camera, chiusi la porta e scivolai buttandomi in basso attaccata ad essa.
Che disastro, che disastro.
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9.50pm mi ero preparata ed ero perfetta, avevo un vestito nero, corto sopra le ginocchia con un po' di tulle in pizzo.
Avevo raccolto i capelli in uno chignon.
Suonarono al campanello, scesi e mi sedetti in macchina con Beth.
Arrivammo alla Discoteca, eravamo scatenatissime e quella sera pagammo pochissimo.
Ci buttammo sulla pista e poi decisi di prendermi un drink, trovai una ragazza che fu così gentile da offrirmene uno...

❝Ei, come ti chiami?❞

❝Piacere Audie, tu?❞

❝Piacere Victoria, ti ho messo un mio ingrediente nel cocktail che ti piacerà di sicuro!❞ mi gridó nell'orecchio per il troppo baccano.

Assaggiai. Era veramente buono.
A un certo punto dopo averne bevuto tre bicchierini mi prese e cominció a baciarmi, la presi per i fianchi e la tirai addosso a me violentemente.
Che cazzo stavo facendo? Da quando ero lesbica?
Cominció a toccarmi su tutto il corpo, le parti più intime. Ero fuori di testa, eppure non riuscivo a staccarmi.
Fino a che, sentii qualcosa prendermi da dietro e tirarmi via.
Mi girai e comincia a baciare anche quello chiunque fosse, le nostre lingue si incontravano continuamente, era come una danza; questo qui ci sapeva proprio fare.
Quando aprii gli occhi per vedere chi era notai che quello che stavo baciando era Aaron.
Appena lo vidi gli tirai tre pugni sul petto, mezza sbronza gli dissi:

❝Ma dio cane, che cosa ci fai qui?❞

❝Audie. che alito di merda; vieni adesso ti porto a casa❞

❝Nono, mi zia non mi può vedere, non mi può vedere...così...❞

❝Vieni con me, dobbiamo comunque uscire, Bethany l'ho incontrata prima e stava andando via con un tipo❞
Nella mia mente pensai "stronza."
❝ahn. Ma ora dove andiamo?❞

Così semplice , eppure così complicato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora