"L'amore è (...) l'ingenuità che provi a ingannare,
Quando non sai ma provi a spiegare."
Lily era furibonda. Come si permetteva quel biondo tinto di darle della poco di buono? Poi proprio lui che poteva contare sulla punta delle dita le ragazze che non erano state con lui! Stavolta aveva davvero esagerato, avrebbe di gran lunga preferito essere schiantata che essere definita in quel modo. Quelle parole l'avevano fatta sentire sporca e sbagliata. Era così tanto arrabbiata che sentiva gli occhi pizzicarle e delle lacrime pronte a cadere.
Nella corsa verso la Sala Comune aveva incontrato suo fratello che vedendola così sconvolta le aveva chiesto cosa avesse ma non ci aveva badato più di tanto, rispondendogli con un gesto sbrigativo della mano. Arrivata in camera aveva notato che le sue compagne di stanza dormivano, così non aveva esitato a chiudersi in bagno e abbandonarsi ad una doccia calda mentre il suo cervello continuava a fare domande senza avere risposte.
Nella corsa verso la Sala Comune aveva incontrato suofratello che vedendola così sconvolta le aveva chiesto cosa avesse ma non ciaveva badato più di tanto, rispondendogli con un gesto sbrigativo della mano.Arrivata in camera aveva notato che le sue compagne di stanza dormivano, cosìnon aveva esitato a chiudersi in bagno e abbandonarsi ad una doccia caldamentre il suo cervello continuava a fare domande senza avere risposte.
La mattina dopo, il risveglio fu traumatico. Aveva dormito pochissimo ed era certa glielo si potesse leggere sul volto. Il peggio di certo doveva ancora arrivare perché non appena scese a fare colazione, accanto ad Hugo c'era suo fratello Albus che aveva elegantemente snobbato il tavolo dei professori. I suoi lineamenti facevano presagire della rabbia. Sospirò e, come un condannato si dirige al patibolo, lei si diresse verso il tavolo Grifondoro.
«Che cosa ti stava facendo Lorcan?» sbottò il maggiore dei Potter senza manco salutare. «Buongiorno anche a te fratellino, dormito bene stanotte?»
«Rispondi». Lo sguardo di Hugo intanto viaggiava da un cugino all'altro con fare interessato e incuriosito.
«Vedo che hai parlato col tuo amico» osservò. «Scusate qualcuno mi può spiegare?» chiese il rosso.
«Ieri sera, a quanto pare, Lily e Lorcan sono stati sorpresi nell'aula di Difesa mentre lui palpeggiava lei».
La ragazza sospirò indispettita. «Ah solo questo ti ha detto? Perché non ti racconta cosa è successo dopo?»
«Cosa intendi?» chiese perplesso. Tipico di quella serpe velenosa: aveva raccontato solo ciò che gli conveniva.
«Chiedilo al tuo amico» sibilò. «E se ci tieni così tanto a saperlo, ho iniziato io a palpeggiare lui» concluse dirigendosi da Lorcan con cui avrebbe avuto un inizio di giornata più piacevole.La prima lezione dell'anno era proprio Difesa Contro le Arti Oscure. «Fantastico» mormorò Lily. Poco dopo venne raggiunta da Hugo nel corridoio che conduceva all'aula, il cugino la guardava sottecchi. «Vuoi farmi anche tu la ramanzina?»
«No» rispose semplicemente. «Volevo chiederti perché un'aula? Non era più comoda la Stanza delle Necessità con un bel letto?». Lily rise prendendo sotto braccio il cugino. «Troppo lontano» rispose. «Io non voglio farmi i fatti tuoi o sapere cosa fai di notte e con chi. Puoi farti anche ogni ragazzo della scuola, se questo ti rende felice. Ti prego solo di essere sicura delle tue scelte e della persona con cui la fai. E...»
«E...?»
«E cosa è successo dopo che siete stati scoperti?».
Lily si rabbuiò al pensiero delle parole dell'amico di suo fratello. «Malfoy mi ha detto che sono una zoccola».
Il cugino arrestò la loro camminata per raggiungere l'aula. Non era mai stato un tipo geloso nei confronti di Lily, per questo lei si era trovata così tanto bene con lui fin dai primi momenti di vita. Però quella volta lo vide per la prima volta infuriato. Non erano diventate rosse solo le orecchie ma anche le guance. «Malfoy, lurido pezzo di...»
«Ehi, ehi, ehi» disse bloccando Hugo prima che potesse dire qualcosa di cui si sarebbe pentito. «Le parole hanno peso ed importanza in base a chi le dice e queste parole valgono meno di zero. Lui che dà a me della zoccola, ti sembra coerente?»
Ma la ragazza sapeva che proprio perché erano state dette da lui avevano un peso maggiore.
Lily di nove anni giurava che non si sarebbe fatta mettere i piedi in testa da Scorpius, Lily sedicenne era pronta a contrattare aggiungendo qualche "ma".
Che schifo l'adolescenza non vedeva l'ora di uscirne, anche se suo fratello James giurava che non sarebbe cambiato molto.
Arrivata nella familiare aula di Difesa, si accomodò in modo tale da non farsi notare più di tanto, era pur sempre l'insegnante che la sera prima l'aveva scoperta a pomiciare nella sua classe. "E anche la fidanzata di Scorpius" aggiunse una vocina nella sua testa.
Il suo cervello continuò con delle elucubrazioni mentali per gran parte del tempo, e avevano due pensieri fissi: Lorcan e Scorpius. Più il secondo che il primo e Lily lo sapeva che questo era sbagliato, quindi si sentiva in colpa e si lasciava assillare dai sensi di colpa che erano causati da Scorpius e allora il giro ricominciava.
Sospirò pesantemente tornando alla sua pergamena, ciò di cui non si rese conto era che forse aveva sospirato troppo rumorosamente.
«Signorina Potter ha qualcosa da dire?» chiese la professoressa guardandola. Lily scosse la testa e l'insegnante tornò a spiegare. Lily si soffermò sulla donna, sembrava grande ma non troppo, forse era intorno ai 25. E Scorpius ne aveva appena 18.
Ma come poteva essere che a Scorpius piacessero le più grandi? Di questo passo non l'avrebbe mai guardata! Ma da quando le interessava essere guardata da Scorpius? In quel momento si rese conto che il suo primo giorno di scuola sarebbe stata una lunghissima giornata.
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Come te ||Scorily
FanficScorpius ultimamente si era scoperto a fissare un po' troppo l'innocentissima sorellina del suo migliore amico e si sa che la sorella del migliore amico è sempre off limits. "ultimamente" era un lasso di tempo che andava dall'inizio del suo settimo...