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alla frase appena pronunciata riprendo coscienza e mi ricordo della persona che ho davanti, la persona che odio di più al mondo.

"ti odio" sono le uniche parole che escono dalla mia bocca
"qualche secondo fa il tuo sguardo diceva altro" sorride toccandosi il capelli
"L'unica cosa che poteva trasmetterti è lo schifo che provo per te" rispondo noncurante

giro i tacchi e mi affretto a raggiungere la mia amica, ho il cuore accellerato e le gambe che tremano.
"potevi anche evitare di lasciarmi sola, Lena." le annuncio
"ha detto che ci pensava Liam a te" risponde ridendo, è già ubriaca.
"e quindi tu mi lasci nelle sue mani?" chiedo alzando le sopracciglia
"sei qui no?" continua a ridere "aspetta un attimo, è successo qualcosa fra di voi" mi tocca il naso con l'indice e io arrossisco
"cosa dovrebbe essere successo?" incrocio le braccia e abbasso il tono di voce, lei apre la bocca per ribattere ma non ho voglia di sentire le sue stupidaggini, come potrebbe pensare che tra me e Liam sia successo qualcosa, mi viene da ridere solo a pensarci. La zittisco con la mano
"ho bisogno di bere" aggiungo e mi direziono verso un lungo banco pieno di alcolici.

non sono quel tipo di ragazza, non amo bere, non amo fare festa e non amo farmi bella ma in questo momento ne ho bisogno, devo scordarmi la cosa appena detta dalla mia migliore amica o forse, voglio dimenticarmi quegli occhi così glaciali che mi hanno fatto incantare questa sera.

"buonasera" una voce da dietro mi obbliga a voltarmi, mi giro con il terzo bicchiere di vodka in mano e osservo dalla testa ai piedi la persona che mi trovo davanti: è il ragazzo che mi ha invitato a questa insulsa festa.
"ciao" rispondo fredda, infondo se lui non ci avesse invitato non sarebbe successo ciò che è realmente accaduto.
"non ti piace qui?" mi indica il panorama che, fino a quel momento non avevo notato.
"è bellissimo" rimango incantata e senza volere mi avvicino alla ringhiera.
lui mi segue a passo svelto e io, anche dopo due bicchieri di alcol, dopo la testa che gira e dopo la fatica a mantenermi sulle mie gambe, in quel paesaggio vedo i suoi occhi.
quando metabolizzo i miei pensieri scuoto la testa, non posso pensare a lui, non posso farlo solo perché, una volta mi ha salvato.
giro le spalle al paesaggio e poso i gomiti sul passamano
"tutto bene?" la voce del ragazzo misterioso mi riscuote dai pensieri, mi ero completamente dimenticata della sua presenza.
"si, ci vediamo" lo sorpasso, devo trovare Lena.

faccio il giro dell'intero terrazzo, senza però trovare i capelli biondi della mia migliore amica, sarà sicuramente in camera con qualche 'amico', cosi li chiama lei. mi affretto a raggiungere l'uscita, non so ancora come scenderò le scale in queste condizioni ma devo riuscirci evitando accuratamente di mettere a repentaglio la mia dignità.

mi piazzo davanti all'arma mortale e rimango a fissarla, potrei rimanere qui ancora un po no?

"hai bisogno di una mano?" la voce di Liam mi fa balzare all'indietro
"da te non voglio niente" rispondo secca
"come desideri, se vuoi scendere da sola fai pure, ma quando cadrai non ti salverò un'altra volta " alza le mani in segno di resa e fa un passo indietro
Lo fisso per qualche secondo
"Fanculo" sussurro aggrappandomi al suo braccio, non sono intenzionata a rischiare la vita.
Iniziamo a scendere i primi gradini
"Stai ricominciando a fare i primi passi?" Ride "non sai neanche reggerti in piedi" continua
Lo sguardo che gli lancio dice tutto: mi sta dando fastidio.
Al termine della scalinata mi stacco bruscamente da lui
"Posso continuare da sola" rispondo bruscamente
Lui non risponde, si allontana da me e si appoggia sul muro osservando attentamente ogni mio singolo movimento, con un sorriso dipinto sul volto.
Faccio il primo passo barcollando, poi il secondo e anche il terzo, al quarto il mio piede prende una storta e mi ritrovo per la seconda volta in una notte a cadere sul pavimento.

"È la seconda volta che ti salvo gnomo" quando apro gli occhi mi trovo tra le braccia del ragazzo che odio, dopo qualche secondo, capisco di fissare nuovamente i suoi occhi.
"I..oo" balbetto provando a tirarmi di nuovo sulle mie gambe
"Tu sei ubriaca marcia" afferma "ti accompagno in camera" sorride avvicinandosi a me per reggermi.

"Sai, sei molto bella vestita così" sento nuovamente il mio cuore affrettare il ritmo. Evito di rispondere al commento appena ricevuto anche se sento le guance andarmi a fuoco e in un attimo la sua rumorosa risata risuona nel corridoio che stiamo lasciando per entrare nella nostra camera.
"Perché ridi?" Chiedo quando molla la presa dal mio esile corpo.
"Non ti ho mai vista imbarazzata" mi fissa
"Infatti non lo sono" rispondo allontanandomi dal suo corpo e nascondendo il rossore dalle mie guancia.
"Non lo sei?" La sua voce si è trasformata e lo sento molto più vicino a me
"No" provo ad essere sicura.
Sento i suoi passi raggiungermi e in poche falcate percepisco il suo profumo di menta invadermi le narici, siamo vicini, troppo vicini.
Sono troppo ubriaca per usare la mia parte razionale e istantaneamente faccio un grande respiro.

"Direi che ormai è definitivo, questo sarà il mio letto" sento immediatamente la sua voce più lontana.
Si è sdraiato sul letto matrimoniale, era tutto un trucco.
"Stronzo." Dico rapidamente avvicinandomi al l'interruttore della luce e accendendolo, lo fisso male ma non ho le forze per litigare con lui.

Entro in bagno e chiudo la porta con forza. Inizio a fissare il mio riflesso allo specchio,
Pensavo veramente che volesse baciarmi? Ma sopratutto, mi sarei fatta veramente baciare da Liam? Io lo odio.
Mi preparo e mi introduco nel minuscolo letto singolo senza rivolgere neanche uno sguardo al biondo.

In questo capitolo, Liam ha avuto la meglio
Cosa ne pensate?

Alla prossima❤️

If not us, who? If not now, when?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora