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Obbligo o verità

Probabilmente il gioco che odio di più da quando ho capacità di proferire parola.
"Sophia corri" biascica Lena euforica. Ormai l'alcol si è impossessato di lei, persino James fa fatica a starle dietro.
"No Lena, sai che questo gioco è tutto tranne che divertente per me" rido per le buffe espressioni che la mia amica crea sul suo viso.
"Giocherò da sola" incrocia le braccia come una bambina alla quale hanno appena tolto il giocattolo e subito dopo sparisce accompagnata da una strana corsetta.

"Scusa se ti ho lasciato cosi, ma la situazione è grave. Incredibile il modo in cui Lena riesca ad ubriacarsi." Rido ruotandomi verso Matt che fino a poco tempo prima si complimentava con me per l'abito che, naturalmente, la mia migliore amica mi ha obbligato ad indossare.
"Perché non andiamo a giocare con loro?" Chiede il ragazzo fissando il gruppo di adolescenti posizionato in cerchio
"Diciamo che preferirei evitare" rispondo declinando gentilmente l'offerta.
"Oh andiamo Sophia, sei alla mia festa, deciderò io cosa farti fare" ribatte prendendomi per il polso e trascinandomi verso uno dei lettini collocati sulla spiaggia.

Trovo estremamente contorto il suo ragionamento ma mi fa ridere il suo modo di fare, forse per il ragazzo che mi ha sostenuta e aiutata questo sacrificio posso farlo.
Immediatamente, però, la felicità precedente viene polverizzata dallo sguardo glaciale di Liam che, con il suo nonchalance si accomoda tra mio fratello e una moretta tutto trucco.

non devo guardarlo, non devo parlargli ma soprattutto: non devo farmi rovinare la serata.
ormai è pura routine farmi venire il sangue marcio per lui, ribattere alle sue insignificanti battute e odiarlo, odiarlo solo finché le mie iridi non entrano in contatto con le sue.

***

Tanti turni, tanti baci e tante imbarazzanti verità che forse, era meglio tenere il più nascoste possibili, che forse era meglio evitare di annunciare ad un intero gruppo di ragazzi con gli ormoni a mille.
Perché svelare ad una miriade di sconosciuti i tuoi segreti più reconditi? perche fare cose che normalmente non faresti neanche sotto tortura? forse per questo preferisco astenermi e basarmi sulla normalità, basarmi su quello che voglio io sul serio.

"Colllins" il mio cognome, pronunciato da lui mi distoglie dai pensieri e mi provoca un forte brivido che sale per la colonna vertebrale.
mi ruoto verso di lui e mi limito a guardarlo con un sopracciglio alzato.
"obbligo o verità" il suo sguardo e la sua voce mi sfidano, in una situazione normale avrei scelto verità ma il mio orgoglio predomina.
"obbligo" rispondo sicura e, quasi senza accorgermene, controbatto al suo sguardo.
"Baciami" ribatte. inevitabilmente spalanco gli occhi e maledico Matthew per avermi fatto partecipare a questo stupido gioco. Mi sento paralizzata, il mio corpo è fermo sul posto, l'unica cosa ancora in grado di muoversi è il mio cuore che batte, batte senza sosta, batte quasi a lasciarmi senza fiato.
"baciami Sophia, o forse hai paura?" continua imperterrito.
Stringo i pugni, sollevo il mio corpo dal divano e raggiungo Liam, seduto sulla fredda sabbia, mi inginocchio davanti al suo muscoloso corpo "io non ho paura" sussurro prima far unire le nostre labbra in un bacio, da parte mia, pieno di emozioni.

Solo adesso mi accorgo di quanto questo bacio sia voluto, solo ora capisco che questo era quello che in questi giorni mi mancava ma che io continuo a respingere.

quando riesco a tornare alla realtà il distacco fra di noi mi fa quasi male, respiro profondamente e mi avvicino al suo orecchio "scordati di questo momento Owen, è solo un obbligo." mi ruoto lentamente osservando Matt e cercando di decifrare il suo sguardo. Infine, posiziono nuovamente il mio corpo vicino a quello del ragazzo che, in pochi minuti, ha ricevuto una quantità significativa di maledizioni.

***

"Bacia Lena" deglutisco rumorosamente alla scena. un ragazzo alto e con i capelli blu è stato obbligato a baciare la mia migliore amica.
James ha gli occhi che sputano fuoco, se potesse, avrebbe polverizzato tutti i presenti. Guardo nel panico Liam che annuisce impercettibilmente e si reca ad evitare una rissa al centro della spiaggia.

Quando tutti i partecipanti sono al sicuro da mio fratello, il quale, ancora estremamente snervato dal comportamento di Lena, beve un cocktail al bar, mi dirigo verso la riva di questo meraviglioso mare.

per quanto mi sforzi a negarlo, per quanto lotti contro me stessa per ignorarlo, quello che sento in questo momento non si può chiudere in un remoto angolo della mente, quello che sento quando noto la presenza di Liam è qualcosa di inspiegabile. Il ragazzo che tanto odiavo, tanto menefreghista quanto stronzo, mi rende assolutamente e pienamente assorta dal colore dei suoi occhi, dal suo intenso profumo e dal suo soave tocco.
Ma infondo cosa dovrei pensare?
Probabilmente sono l'unica ad avere questa tempesta di emozioni dentro ed effettivamente cosa potrei aspettarmi da Liam, dal ragazzo più donnaiolo che conosco.
Lui che non si fa problemi a far soffrire le persone, il ragazzo con il cuore di ghiaccio, quello senza sentimenti, senza paure.

"Gnomo" la sua voce risuona nelle mie orecchie e mi distrae dai pensieri
"Cosa vuoi ora" rispondo dopo un respiro profondo ma continuando a dare le spalle al ragazzo che mi sta facendo perdere la testa.
"Ti dispiace così tanto che io sia qui?" Chiede cambiando notevolmente tono di voce, oltre ad essere tremendamente più vicino è anche esageratamente più sensuale.
Odio quello che sto sentendo ora e odio ancora di più la reazione del mio corpo al suo tocco, nel momento in cui, posa inaspettatamente le mani sui miei fianchi obbligando il mio corpo a girare su se stesso e facendomi trovare a poca distanza dalla sua persona.
"Si Liam, mi dispiace tanto" il mio tono di voce non è convincente neanche per me stessa, è titubante, dubbioso, dice esattamente il contrario di quello che sento.
"Vuoi dirmi che non hai provato niente?" Continua senza spostarsi dalla precedente posizione e mi indica con il dito il luogo in cui è avvenuto quel maledetto obbligo.
Mi ci vuole tanta forza di volontà per contrastare il sentimento che provo e per rispondere alla sua domanda con una grande, immensa bugia.
"No Liam, il nulla assoluto. Pensavo fosse chiaro il concetto della parola 'obbligo'" sorrido spostandomi dal suo tocco.
"Il tuo corpo dice l'opposto, cara Sophia" tira su un angolo della bocca e quel gesto non fa altro che recarmi calore, calore in ogni parte del mio corpo.
"Devo andare" balbetto rapida per poi sparire dal suo campo visivo.

Devo andare dove? Lui è il mio fottutissimo compagno di stanza, che io voglia o no dobbiamo convivere, dobbiamo addormentarci a distanza di pochi metri e svegliarci assieme, dobbiamo vederci, vederci sempre.

Corro, senza mai fermarmi, verso la camera e mi chiudo dentro provando a regolarizzare il mio battito cardiaco, questione esageratamente difficile siccome, nuovamente, rimango paralizzata trovandomi i suoi occhi puntati nei miei.
"Mi farai prendere un infarto, come sei arrivato prima di me?" Esclamo posando una mano sul cuore
"Sono così bello?" Ribatte beffardo
"Sei solo egocentrico" sbuffo sedendomi sul letto.
"Sophia, perché non lo ammetti" continua avvicendandosi al mio corpo.
"Cosa?" Chiedo confusa
"Che ti piaccio"

Altro capitolo!
Cosa pensate di questa situazione tra Sophia e Liam?
Cosa pensate succederà ora?
Alla prossima❤️

If not us, who? If not now, when?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora