"Il Pérez Art Museum Miami è un museo d'arte la quale collezione è iniziata nel 1996, sono presenti lavori della seconda metà del XX secolo..." parla il professore
Siamo dentro ad un enorme museo ma, personalmente i miei pensieri sono altrove.
Svegliarmi con l'assenza di Liam dopo esserci addormentati insieme e, a maggior ragione non vederlo in questo momento, mi ha reso estremamente stranita.
Non mi ha svegliata e a causa di questo, ho rischiato di arrivare tardi.
Sbuffo sonoramente.
"Tutto bene?" Chiede Lena abbracciata a mio fratello, scuoto la testa tanto da farle capire che ho bisogno di lei ma non abbastanza da farlo capire a James.
"Amore, ci vediamo dopo" ribatte la mia amica baciandolo e allontanandosi dalla sua muscolosa figura.
"Allora?" Continua ignara della precedente nottata.
"Io e Liam ci siamo baciati" dico tutto d'un fiato e, il suo sguardo preoccupato passa, in un battibaleno, a entusiasmato.
"Stai scherzando?" Quasi urla sorridente e io, presa dalla delusione, mi limito a muovere la testa in segno di negazione.
"E allora perché non ti vedo felice?" Ribatte stranita.
"Tu lo vedi?" Inizio "ci siamo addormentati abbracciati" calco sull'ultima parola "e stamattina è semplicemente scomparso" esclamo.
"Collins, forse la mia lezione non è abbastanza interessante?" Il professore ci distoglie dal nostro discorso.
"Scusi" ribatto semplicemente per poi abbassare la testa sulle mie scarpe.La mia testa continua ad essere confusa, piena di domanda alla quale non so dare risposta, piena di dubbi e piena di teorie sul comportamento inaccettabile del platinato.
***
"Non ne potevo più, giuro" annuncia la mia migliore amica facendo ingresso nella hall del nostro bellissimo hotel.
"È stata divertente la visita al museo?" Matt mi arruffa capelli per attirare la mia attenzione. Mi ruoto verso di lui cercando di formare sul volto un sorriso: il più falso del mondo.
"Ei, stai bene?" Mi chiede preoccupato posando le sue mani sulle mie guance e incatenando i suoi misteriosi occhi nei miei, annuisco impercettibilmente.
"Se hai bisogno sono qui" indica il bancone che compone il bar "beh" continua "non potrei essere da nessun'altra parte" ride trasportando anche me in una risata, l'unica sincera in questa giornata che è iniziata in tutti i modi, tranne che bene.Fortunatamente il ragazzo dai capelli corvini è riuscito a smorzare la fredda atmosfera che si era formata ma, la voglia di parlare con il biondo e di riuscire a dare una spiegazione ai miei pensieri si fa sempre più intensa nella mia mente.
"Ci vediamo dopo" saluto baciando la sua morbida guancia per poi, con il cuore a mille, addentrarmi nei diversi corridoi dell'albergo.Ed eccolo lì, in tutta la sua bellezza.
Spalancò la porta trovando, a pochi centimetri da me, Liam intento a osservare il suo prezioso cellulare.
"Ciao eh" sorrido falsamente interrompendo il silenzio
"Sei già tornata?" Chiede quasi stupito, probabilmente non si era accorto della mia presenza.
"Ti dispiace?" Chiedo "volevi continuare ad ignorarmi?" Continuo.Lui alza con lentezza il suo busto dal letto posizionandosi seduto e direzionato verso la mia persona.
"Dobbiamo parlare" esclama dopo aver respirato profondamente.Dobbiamo parlare
Le parole che fanno, probabilmente, più paura a qualsiasi essere umano presente sulla terra.Lo guardo confusa senza degnarlo di alcuna risposta e porto le braccia ad incrociarsi al petto.
"Vedi, ieri sera è successo tutto troppo velocemente" inizia "l'ora, la situazione e il paesaggio non mi hanno fatto ragionare lucidamente. È stato sbagliato" rido amaramente a questa sua affermazione.
"Davvero Liam? Il paesaggio" ribatto scioccata
"Dovevo aspettarmelo" aggiungo prima di dirigermi verso la porta "e per la cronaca: che era sbagliato lo sapevano entrambi" termino uscendo definitivamente.Sono stata come tutte le altre, mi sono sempre chiesta come riuscissero tutte le ragazze a stare con una persona sapendo le intenzioni del biondo e io, da stupida, sono caduta nella stessa trappola, ci sono cascata, ho partecipato al suo stupido gioco.
Te l'avevo detto mi ripete il cervello e ha ragione, mi aveva avvertito.
Raggiungo i due bellissimi amanti che, intenti a scambiarsi saliva, non notano nell'immediato la mia presenza.
"Sorellina, sembri sconvolta" annuncia James, perspicace.
"No, tranquillo." Sorrido "Prendo una spremuta, ci vediamo dopo" mi allontano***
"Non ti piace?" Matt interviene nella conversazione di sguardi tra me e il bicchiere posto davanti al mio viso.
"No, è buona" continuo senza alzare lo sguardo.
"Senti, il mio turno finisce alle 18" inizia e io, automaticamente, alzo lo sguardo incontrando il suo "potremmo cenare sulla spiaggia" continua sorridendo e facendo spuntare un sorriso anche a me.
Annuisco sicura "Grazie" sussurro
"Di niente, piccola" mi sposta dietro l'orecchio una ciocca di capelli e, involontariamente, il mio sguardo diventa estremamente confuso.
"Beh" inizia "non potrei chiamarti in modo migliore data la tua altezza" mi indica dalla testa ai piedi e mi limito a produrre una linguaccia sul mio viso e a lasciarlo il compagnia di un cliente in giacca e cravatta.Nuovo capitolo!
Ecco la conseguenza del rapporto tra Liam e Sophia.
Come si è comportato Liam?
Matt riuscirà a risollevare il morale a Sophia?
Secondo voi, gli occhi di misteriosi di Matt, cosa nascondono?Alla prossima❤️
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If not us, who? If not now, when?
Novela JuvenilL'unica realtà che non si può assolutamente mettere in discussione è rappresentata dall'odio che Sophia prova per Liam, il classico dongiovanni che non si fa problemi a far soffrire ogni ragazza si presenti sul suo cammino. Qualcosa, però, in quest...