8.

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Le mie narici sono invase da un forte profumo di menta e il suono della musica risulta molto lontano.
Sbatto le palpebre più volte per abituarmi alla luce prima di aprire completamente gli occhi,  trovo lo sguardo di Liam su di me
"Ben svegliata" sorride.
Ci metto qualche secondo per metabolizzare a pieno quello che sta succedendo: sono in braccio a Liam, a mo di sposa e stiamo camminando in uno dei corridoi che compongono l'hotel.

"Dove mi stai portando?" Biascico, l'alcol è ancora presente nel mio corpo e ne è la prova la testa che gira oltre il fatto che non riesco a pensare o a parlare lucidamente.
"Ti porto in camera, sei svenuta" alza le spalle continuando a camminare, scoppio a ridere.
"Ora perché ridi?"
"Non sono mai svenuta dopo aver bevuto" continuo a ridere di gusto finché, la porta della nostra camera d'albergo si apre per merito della chiave che il biondo inserisce nella fessura.

Mi posa delicatamente sul letto, sul suo letto e si allontana da me avvicinandosi alla finestra
"Matthew voleva baciarti?" Chiede di punto in bianco
Lo guardo pensierosa posando l'indice sul mento come se questo gesto riuscisse a farmi ricordare l'episodio che lui mi ha chiesto.
Liam, non ricevendo risposta, posa il suo sguardo su di me dando le spalle al paesaggio esterno che pochi secondi prima ammirava con interesse
Balzo giù dal letto quasi gridando un: "ah si", allungo la 'i' finale.
"Ha fatto così" farfuglio avvicinandomi pericolosamente a lui e trovandomi a pochi millimetri dalle sue labbra
"E poi ho fatto così" poso le mani sul suo petto e lo spingo via per ricreare la scena successa qualche ora prima.
"Lui poi mi ha chiesto scusa" continuo
"E io l'ho salutato così" mi avvicino al ragazzo che ho di fronte, colui che indossa, in questo momento, il miglior sorriso del mondo, credendomi sicuramente matta, e gli schiocco un bacio sulla guancia, anche da ubriaca sento il ritmo cardiaco accelerare e il mio viso diventare rosso
"Però si" annuisco violentemente, allontanandomi da lui "voleva baciarmi"

Vedo nei suoi occhi uno strano luccichio, mi fissa e io fisso lui, fortunatamente sono troppo sbronza per capire quello che sta accadendo, ma so per certo che se non avessi bevuto tutti quei bicchieri, starei morendo dalla vergogna per guardare lui: il migliore amico di mio fratello, nonché il mio peggior nemico, con questi occhi.

La 'me ubriaca' predomina ancora sulla mia persona e mi sento costretta a fare un intervento poco adeguato per le circostanze.
"A proposito" urlo, staccando lo sguardo "Matt, l'ho lasciato solo" mi giro di scatto e vado verso la porta accompagnata da una strana corsetta, inutile dire che, il platinato, con la sua agilità, supera di gran lunga le mie aspettative sollevandomi da terra e allontanandomi dalla porta.
"Tu non vai da nessuna parte" puntualizza
"E perché?" Chiedo incrociando le braccia.
Senza ricevere risposta, sbatto con forza le gambe aggiungendo un: "lasciami andare"
Lui, con la sua solita eleganza mi posa sul letto
"Stai qui" chiarisce indicandomi e accomodandosi accanto a me.
Scuoto la testa con energia e punto nuovamente i piedi per terra in modo da alzarmi e posizionarmi davanti a lui.

Liam, con il medesimo sguardo di ghiaccio mi si para davanti e avvicina lentamente il suo corpo al mio, istintivamente indietreggio ma, quando il muro mi impedisce di proseguire sono costretta a fermarmi.
I nostri occhi sono incastrati nuovamente, troppe volte siamo finiti in questa situazione, una situazione che non deve esistere, una situazione sbagliata.
Il mio sguardo passa dai suoi occhi alle sue labbra e il suo fa altrettanto, non posso fare altro che mordermi il labbro inferiore.

Dopo del tempo che non sono in grado di quantificare, avvicina lentamente il suo viso al mio, intrappolando il mio corpo con le sue possenti braccia, sta succedendo tutto troppo lentamente, mi sento torturata. In un attimo butto le mie braccia al collo e finisco quello che lui ha iniziato, azzero la distanza che ci separa, le nostre lingue ballano una danza tutta loro, posso quasi sentire il mio cuore uscire dal petto.
Non ho neanche più la certezza di essere nella mia camera d'albergo, non ho neanche la certezza di avere i piedi sul pavimento, mi sento volare, mi sento nel mio posto, per quanto sia sbagliato, questo, è il mio posto giusto.
Ma questa è l'ultima cosa che ricordo.
L'ultima cosa prima di cadere in un lungo sonno profondo, un sonno comandato dall'alcol.

***
Apro lentamente gli occhi, un forte mal di testa mi obbliga a portare la mano sulle mie tempie e solo quando mi accorgo della presenza di un altro essere umano nel letto, con me, riesco a far riaffiorare i ricordi.
Il bacio, il bacio così sbagliato ma che, in quel momento, sembrava così giusto.

Sono abbracciata a Liam, lui ha circondato la mia vita con un braccio e io ho la testa sul suo petto nudo.
Mi tiro a sedere sperando di non svegliarlo, non riuscirei a sopportare di incontrarlo, non dopo tutto quello che è successo la sera precedente.
Quando finalmente riesco a mettermi in piedi, prendo rapidamente dei vestiti dall'armadio e scappo via dalla stanza.

"Chi è che interrompe il mio essenziale sonno" urla Lena, dopo che le mie nocche hanno battuto con insistenza sulla porta della sua camera.

Nuovo capitolo!
Sophia ha deciso di scappare per non affrontare Liam, cosa ne pensate?
Vi piace questo capitolo?

Alla prossima❤️

If not us, who? If not now, when?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora