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T/N POV.

Quella mattina uscii di casa più nervosa dei giorni precedenti. Infilai una mano nel mio giacchetto e accesi una sigaretta inspirando il sapore della nicotina che in qualche modo riusciva sempre a calmarmi. Sapevo che per la mia età fumare non era una buona cosa ma era l'unico svago che avevo per riempire la mia vita vuota.

La brezza del mattino mi sfiorava il volto come fosse una carezza e le mie guance divennero fredde facendomi sospirare di piacere.

Camminavo lentamente verso la UA con la mente che vagava in cerca di pensieri interessanti trovandone uno, che era la causa del mio malessere da qualche mese a questa parte.

Tra qualche giorno sarebbe stato il mio compleanno, un giorno che solitamente reputavo come tutti gli altri ma che quell'anno sarebbe stato diverso.
Oltre al raggiungimento della maggiore età, avrei scoperto chi era la persona con la quale avrei dovuto passare il resto della mia vita. Diedi un occhiata al mio polso, dove era collocato quel cazzo di tatuaggio con il numero 18 impresso sulla mia pelle e pensai che se non ci fosse stato sarebbe stato tutto più facile. L'idea di essere legata a qualcuno sin dalla nascita mi metteva parecchio a disagio e il pensiero mi provocò un brivido lungo la schiena: nella mia vita non ero mai stata in grado di poter scegliere per me stessa e il fatto di non poterlo fare neanche nell'ambito amoroso mi faceva sentire impotente.

E se quella persona non fosse all'altezza delle mie aspettative? E se io non fossi all'altezza delle sue?

Quelle domande si erano impresse nella mia testa impedendomi di ragionare.
Questa persona poteva essere chiunque: un ragazzo, una ragazza, un estraneo oppure qualcuno che già avevo incontrato.
L'unica cosa di cui ero a conoscenza era la sua età, identica alla mia.

Senza rendermene conto mi ritrovai davanti ai cancelli della scuola e mi assicurai di spegnere la sigaretta e buttarla in un cestino prima di essere vista da qualche professore.

Salii con calma le scale e percorsi il corridoio che mi avrebbe portata dritta davanti alla mia aula.

Aprii la porta sperando con tutto il cuore che quella giornata potesse svolgersi tranquillamente, ma i miei buoni propositi andarono a farsi fottere quando un libro volante mi sfiorò il viso, finendo sul pavimento del corridoio alle mie spalle.

La mia espressione si indurì quando vidi che a tirarlo era stato colui che oltre a scassarmi il cazzo ogni giorno era anche il motivo per cui dopo anni il mio cuore aveva ripreso a battere.

Con scioltezza raccolsi il libro che mi era stato precedentemente lanciato addosso e glie lo rilanciai con il doppio della forza, prendendolo in pieno sul petto.

"CAZZO FAI COGLIONA!" mi urlò addosso Bakugou.

"Ti restituisco il libro." risposi apatica dirigendomi al mio banco, ma la sua mano mi strinse il braccio costringendomi a voltarmi e vidi l'altra emettere piccole esplosioni.

"TI AMMAZZO!"

Con una mossa lo buttai a terra bloccandolo col mio peso e tenendogli le mani dietro la schiena. I corsi di difesa personale erano davvero serviti a qualcosa. Notai il suo sguardo smarrito e mi avvicinai al suo orecchio.

"Non azzardarti mai più a toccarmi."

"Tsk. Stronza." bofonchiò lui, dopodiché lo lasciai e mi diressi al mio banco sotto lo sguardo stupito dei miei compagni che poco dopo ripresero a parlare animatamente.

"Oggi sembri più aggressiva del solito ahahah." ridacchiò Ochaco avvicinandosi alla mia postazione.

"Non sono proprio dell'umore." risposi tirando fuori dal mio zaino i libri per la lezione.

"Tra pochi giorni ci sarà il verdetto eh?"

"Già."

Il suo sguardo si addolcì e mi posò una mano sulla spalla. "Stai tranquilla, è una bella cosa."

"Per te è facile dirlo, appena tu e Midoriya avete messo piede in questa classe i vostri tatuaggi hanno iniziato a bruciare e avete accettato la cosa senza battere ciglio. Siete davvero perfetti insieme..." sospirai all'ultima frase e Ochaco si accorse della malinconia nella mia voce.

Notai che diede uno sguardo al suo tatuaggio con inciso il numero 15 e un sorriso colmo d'amore si formò sul suo viso. "Anche se non mi fosse piaciuto non avrei avuto altra scelta, è stato il destino a decidere e io non posso oppormi a lui."

Era quella la cosa che odiavo di questo mondo. Essere succube del destino e non aver modo di poterlo cambiare a mio piacimento.

"Vedrai che quando la troverai, anche tu ti sentirai come me."

Non ero molto convinta delle sue parole e probabilmente lei se ne accorse dall'espressione sul mio viso perchè me lo prese tra le mani e mi costrinse a guardarla dicendomi che dovevo stare tranquilla.

Il suo sorriso era talmente contagioso che non riuscii a non ricambiarlo.
"Va bene."

"Vedete di chiudere le bocche." una voce maschile spiccò tra quelle della classe e si rivelò essere il professor Aizawa che aveva fatto il suo ingresso in aula.

In silenzio tutti si misero ai loro posti, pronti per seguire e mi cadde l'occhio su Midoriya che sorrideva amorevolmente alla sua ragazza.

Posai il mento sulla mano e guardai un punto indefinito della stanza sperando in cuor mio che prima o poi sarei stata guardata come Izuku guardava Ochaco.


My space.

Ciao a tutti!
Alcuni di voi già sanno che shippo Tododeku perciò non me ne vogliate per aver messo la ship Deku x Ochaco, ma mi serve per la storia.
Questa è la mia prima 'x reader' quindi vi prego di essere clementi.
Buona lettura e fatemi sapere se vi piace <3

Why you? - Bakugou Katsuki x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora