6

10.1K 551 650
                                    

T/N POV.

Era una mattinata molto fredda quella, ancora immersa nel buio della notte e le forti raffiche di vento avevano portato con sé nuvole scure cariche di pioggia.

Erano le 6.30 del mattino e mi stavo dirigendo a scuola, dove da lontano vidi già gran parte dei miei compagni attendere l'arrivo degli altri davanti ai cancelli.

Quel fine settimana saremmo andati a fare un ritiro nei boschi in montagna insieme ad alcuni professori, durante il quale avremmo potuto allenare i nostri quirk.
Per qualsiasi evenienza, con noi sarebbe venuta anche Recovery Girl.

Ero veramente eccitata all'idea di poter allenare il mio quirk in mezzo al freddo della montagna, sarebbe stata una bella sfida ed ero pronta ad affrontarla.

Molti dei miei compagni avevano già la patente di guida, ma per evitare che si partisse con troppe macchine o moto i professori decisero di utilizzare un pullman fornito dalla scuola.

Salutai con un timido gesto della mano Uraraka che si stava sbracciando per farsi vedere.

"Oggi fa un sacco freddo!" esclamò non appena arrivai davanti a lei.
Effettivamente, rispetto ai giorni precedenti quella mattinata era veramente molto fredda.

Annuii stringendomi ancora di più nel mio giaccone e mi guardai intorno: Bakugou non era ancora arrivato.

Era passato un pò di tempo dalla nostra chiacchierata sul terrazzo e il nostro rapporto era rimasto lo stesso di prima nonostante io cercassi di avvicinarmi di più a lui.
Non ero sicura di come sarebbe andata a finire quella storia, ma quei giorni ero molto perplessa dal fatto che ogni qual volta il mio sguardo si posava su di lui sentivo lo stomaco in subbuglio e non riuscivo a capire cosa cazzo fosse quella sensazione tanto irritante quanto piacevole.

"Uraraka! T/N!" entrambe ci girammo e un sorriso intenerito comparve sulle mie labbra.

Accanto a Kirishima che ci aveva salutato, Bakugou era avvolto da una lunga sciarpa e un cappello di lana copriva i suoi ciuffi ribelli facendolo sembrare un piccolo bambino indifeso e infreddolito.

"Oi Bakugou." lo chiamai e il suo volto irritato mi squadrò con attenzione. "Hai freddo povero cucciolo?"

"Chiudi quella cazzo di bocca T/N."

Sorrisi beffarda e allargai le braccia. "Vuoi che ti scaldi io?"

"COME CAZZO TI PERMETTI!" gridò e mi raggiunse con poche ma grandi falcate per poi, quando arrivò abbastanza vicino al mio corpo, alzarmi il mento con due dita costringendomi a guardarlo negli occhi.

"Al ritiro ti distruggo, bastarda che non sei altro." il suo sguardo penetrante e il tono basso e sensuale con cui mi rivolse quelle parole mi provocò una forte fitta al basso ventre e arrossii ancora di più.

Per fortuna le mie guance erano già abbastanza rosse per via del freddo e il mio imbarazzo non si notò più di tanto, ma non potevo permettere al mio subconscio di farsi ingannare in quel modo dall'estrema vicinanza dei nostri volti e ripresi le redini della mia mente, per poi stringere con forza il polso di Bakugou.

"Non se prima ti distruggo io." risposi con una calma che fece venire i brividi anche a me e vidi la sua espressione sorpresa trasformarsi piano piano in un ghigno beffardo.

Stette per rispondermi quando i professori arrivarono davanti a noi a suon di clacson e ci intimarono di salire poiché eravamo arrivati tutti.

Il viaggio fu abbastanza lungo e io mi sedetti vicino a Kirishima, il mio migliore amico nonché l'unico oltre a Ochaco a sapere quello che mi stava succedendo per via di quella rivelazione a dir poco sconvolgente.

Gli raccontai ogni pensiero e sensazione che provavo quando Bakugou si trovava nei paraggi e lui mi disse più volte che a parer suo ero innamorata di lui già da molto tempo, ma scartai subito la sua ipotesi.
Come avrei potuto provare un sentimento così importante per una persona che mi stava altamente sul cazzo? No, era altamente improbabile che fosse quella la motivazione.

Mi girai mettendo le ginocchia sul sedile e le braccia sulla testata osservando divertita Kaminari, Sero e Kirishima tirarsi le palline di carta usando una cannuccia.

Mina e Kyoka ascoltavano la musica con le cuffie, mentre Uraraka e Midoriya erano intenti a scambiarsi effusioni.

Ma lo sguardo mi cadde su Bakugou, seduto da solo a sonnecchiare con un espressione rilassata che mai gli avevo visto sul suo volto.
I miei compagni avevano cercato di dissuaderlo chiedendogli di divertirsi con loro, ma lui non aveva voluto sentire ragioni.

Normalmente se qualcuno vede che una persona dorme la lascia in pace, ma questa persona non sono proprio io.

"Kirishima."

"Mh?" si voltò verso di me.

"Dammi la cannuccia." ghignai e lui me la passò ignaro di quello che avevo intenzione di fare.

Lo scavalcai, poiché ero dalla parte del finestrino e gattonai a terra fino ad arrivare alla fila di Katsuki, che in quel momento pareva proprio immerso nel mondo dei sogni.

I tre mi guardarono sorpresi ma poi un sorriso divertito comparve sui loro visi spronandomi a fare quello che avevo in mente.

Mi sedetti con calma e delicatezza sul sedile vuoto accanto al biondo e alzando la testa mi persi ad osservare il suo meraviglioso profilo ritrovandomi a pensare di non meritare assolutamente di essere l'anima gemella di un essere tanto perfetto.

Tornai con i piedi per terra dopo aver sentito Denki scuotermi la spalla e mi concentrai di nuovo sul ragazzo cercando in tutti i modi di non farmi distrarre.

Alzai la cannuccia e ci infilai la pallina per poi allineare una delle estremità vicino all'orecchio di Bakugou mentre l'altra era poco distante dalle mie labbra.

Presi un respiro profondo consapevole che dopo mi avrebbe ammazzata e avvicinai la cannuccia alla mia bocca soffiandoci dentro, svegliando il ragazzo di soprassalto che si ritrovò la pallina nel padiglione auricolare.

Si girò e mi fisso irato mentre le risate incontrollate dei miei complici riecheggiavano nel pullman.

Si fiondò su di me facendomi sdraiare sui sedili e avvicinò pericolosamente il viso al mio per poi stringermi le guance tra le dita.

"Mi hai altamente rotto il cazzo T/N e la prossima volta non esiterò a metterti le mani addosso." sibilò.

La sua estrema vicinanza mi provocò una piacevole fitta al basso ventre e mi maledii al pensiero che il mio istinto mi avrebbe volentieri fatto afferrare quel viso e posare le mie labbra sulle sue ma mi limitai ad osservarlo senza dire una parola.

I suoi occhi erano incatenati ai miei, mi parve di scorgerci dell'incertezza e li vidi stringersi impercettibilmente.
Lo sguardo di Bakugou era differente e mi diede l'impressione che stesse lottando contro qualcosa dentro di sé, come se si stesse trattenendo dal fare qualcosa.

Possibile che...

I miei pensieri vennero interrotti dal ragazzo che mi lasciò bruscamente il viso e si rimise al suo posto a braccia incrociate.

"Vattene."

Mi alzai leggermente stordita da quello che era appena accaduto e tornai al mio posto notando Kirishima che ancora rideva con i suoi amici.

Probabilmente non avevano assistito alla scena.

Mi rannicchiai contro il finestrino guardando il paesaggio che scorreva veloce davanti ai miei occhi e ripensando a quei rubini rossi fissi su di me mi ritrovai a mordermi il labbro. Non sapevo, o meglio, non capivo se quelle sensazioni che provavo quando mi era troppo vicino fossero dettate da semplice e pura attrazione fisica o da qualcos'altro di più potente e importante, e ad essere sincera, avevo paura di sapere la risposta.

Why you? - Bakugou Katsuki x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora