Ero seduta nello studio del preside da qualche minuti e non facevo altro che girarmi e rigirarmi il telefono tra le mani con la speranza di non beccarmi una punizione giusto al secondo giorno di scuola.
Il preside entrò scusandosi del ritardo "perdonami ho ricevuto una telefonata importante. Allora, signorina Dodge... che ci faceva insieme al signor Walker con solo un asciugamano addosso negli spogliatoi della mia scuola?" domandò sedendosi di fronte a me, dietro la scrivania.
Era un uomo anzianotto, doveva avere almeno sessanta anni ma ciò non gli negava di avere un bel portamento. Si sistemò gli occhiali sul naso e attese una mia risposta.
"Preside Smith, Thomas mi ha colto di sorpresa, ha fatto in modo che fossi sola per venirmi a parlare." cercai di giustificarmi ma non trovavo le parole esatte.
"Strano" aggiunse il preside "il signor Walker mi ha detto la stessa identica cosa."
a quel punto ammutolii, non mi aspettavo una risposta del genere.
"Beh, siccome ho abbonato la punizione al Signor Walker, lo farò anche con lei. È da poco una mia studentessa e devo darle il beneficio del dubbio, a patto che non si ripeta l'accaduto di questa mattina. Ora preferirei che ritornasse a lezione, dal suo curriculum ho visto che è un'ottima studentessa e non vorrei che a causa di banali inconvenienti si perda altre lezioni." detto questo mi congedò.
Uscita dall'ufficio del preside pensando di aver scampato la situazione più sconveniente della mia vita iniziai ad alzare il passo per raggiungere l'aula di chimica. Mancavano pochi minuti all'inizio della terza ora e non avevo intenzione di perdere un'altra lezione.
Mentre raggiunsi il corridoio che portava all'aula che stavo cercando il telefono trillò e lessi il messaggio che era da parte di Camille:
Dove sei? Ho appena letto questo post!
Aprii il link che mi aveva inoltrato e sul mio iPhone apparve un post di Instagram. Era una page della scuola e nella foto si vedeva Thomas di spalle che cercava di toccare il mio viso. Io gli tenevo stretto il polso mentre con l'altra mano cercavo di mantenere l'asciugamano al petto. Il cuore incominciò a battermi all'impazzata e cercai di non darlo a vedere. Poco dopo la campanella suonò e tutti gli studenti uscirono dalle classi per il cambio d'ora. Alcuni non mi notarono, altri invece mi indicarono ridacchiando.
"Brava Lydia sei la nuova conquista di Walker!" esclamò un ragazzo di cui non sapevo nemmeno il nome.
"Potevi toglierlo quell'asciugamano però!" Affermò un altro ragazzo.
Molti iniziarono a bisbigliare il mio nome è altri mostravano la foto che avevano sul telefono. Feci un bel respiro ed entrai nell'aula di chimica cercando di calmarmi.Durante la lezione alcune ragazze ridevano indicandomi, altri ragazzi invece mi avevano lanciato qualche pallina di carta con su scritto il loro numero di telefono. Addirittura alcuni mi avevano fatto i complimenti sulle mie gambe che erano a malapena visibili nella foto.
Per tutto il giorno cercai Thomas ma non lo trovai neanche a mensa, al solito tavolo. Si era come polverizzato.
Il suo piano non era stato quello di mettermi nei guai con il preside ma quello di infangare il mio nome come se fossi stata una delle sue conquiste.
Camille neanche aveva idea di dove fosse finito e più volte provò a richiamarlo.
"È così strano da parte sua" disse mentre eravamo a mensa. Quel giorno avevamo deciso di sederci in disparte per evitare altri commenti sul mio conto.
"Cosa? Che non risponde?" Domandai scocciata.
"No, è strano che abbia fatto una cosa del genere. È stronzo ma non fine a questo punto." mi spiegò.
Sbuffai, ero già stanca di questa scuola.Nei giorni successivi Thomas mi evitò totalmente. Non mi diede fastidio ma fece in modo che non ci fossero posti liberi al tavolo rettangolare. Tutta la scuola aveva quasi dimenticato la storia del post perché erano focalizzati sul temporale di sabato sera. Il falò era stato cancellato ma Ethan non aveva smesso di trovare scuse per parlarmi.
Chiusi il mio armadietto mentre Ethan mi stava raccontando cosa aveva fatto durante gli ultimi allenamenti.
"Sono stato fortunato, se ci fosse stato Walker avrei ricevuto qualche pugni sul viso" ridacchiò "non sopporta il fatto che io stia quasi per soffiargli il posto" aggiunse.
"Non era agli allenamenti?" chiesi cercando di non sembrare troppo interessata. "No, li ha saltati praticamente tutti"
La campanella suonò e dato che avevo lezione di arte mi diressi nell'aula 27.
Ethan mi seguì dato che avevamo lo stesso orario.
La professoressa Clark era davvero una persona adorabile. Portava sempre i suoi capelli biondi legati in una treccia e le sue mani erano sempre sporche di tempera.
Sedendoci di fronte a delle tele iniziammo la lezione. Il nostro compito era quello di dipingere ciò che più rappresentava la nostra serenità interiore.
Ethan prese posto al mio fianco e alla mia destra trovai Thomas che era già concentrato a dipingere.
Non fece caso a me e io evitai di guardarlo.
"Cosa dipingi?" mi chiese Ethan quando iniziai a tracciare delle linee.
"un tramonto... tu?" Sussurrai quasi per non disturbare la classe e per non farmi richiamare dalla professoressa.
"Non saprei... magari potrei dipingere te" mi disse poi guardandomi.
I suoi occhi azzurri non smettevano di fissare ogni mio movimento. Era un bel ragazzo, gentile, educato. Probabilmente il ragazzo che tutte vorrebbero. La sua dolcezza spesso mi spiazzava, non sapevo se esserne onorata o se sentirmi spaventata.
"Farei un tuo ritratto se tu accettassi il mio invito" aggiunse poi.
La mia mano smise di dipingere e lo guardai
"il falò è stato cancellato, la tua offerta non è più valida."
"Per l'esattezza sarà rimandato" mi spiegò "e poi potremmo andare al cinema, o a fare una passeggiata, oggi è venerdì" aggiunse scrollando le spalle.
Feci per pensarci su e poco dopo annuii.
"Davvero? Mi stai dicendo si?" Ethan si girò completamente verso di me quasi incredulo.
"Se continui a fare baccano cambio idea. Non voglio essere rimandata dal preside!" Dissi scherzando.
Ethan inizialmente aveva pensato che io e Thomas in quella foto stessimo davvero facendo qualcosa. Ma Camille gli aveva poi spiegato che le cose erano andate diversamente e che io non ero una ragazza facile.
La cosa positiva dei gossip è che possono sembrare chissà quanto scandalosi ma basta lo scoop successivo per cancellare immediatamente quelli precedenti.
"Questo è il mio numero, scrivimi l'indirizzo dopo scuola, ti passo a prendere alle otto" Ethan mi passò un bigliettino di carta che infilai nello zaino.
Improvvisamente un rumore forte tuonò nell'aula. La professoressa che fino a quel momento era stata seduta vicino ad una ragazza che aveva delle difficoltà motorie si alzò.
"Walker che succede?" si affrettò a chiedere.
Mi girai verso Thomas che aveva rovesciato il cavalletto con sopra la tela e alcuni barattoli di pittura. Il suo respiro era irregolare e sembrava frustrato.
"Nulla professoressa, ho bisogno di uscire." Provò a dire cercando di rimettere a posto quel che aveva combinato.
La professoressa acconsentì mettendo le mani sui fianchi e cercando di non mostrarsi preoccupata.
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NOI. |Ti svelo un segreto, non so farmi amare.|
RomansaLydia Dodge è da sempre abituata a trasferirsi a causa del lavoro del padre: Matthew Dodge, un ex Marines e vicedirettore dell'NSB. Per l'ennesima volta Lydia è costretta a cambiare casa, scuola e vita. Non sa però che questa nuova vita a Los Angele...