Capitolo 2

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Ero davanti la porta di casa mia, accanto a me c'era Abby, che ormai consideravo mia amica. Aspettai alcuni secondi poi bussai. Ci venne ad aprire mia madre, con un sorriso stanco in volto, ma vedendo la mia espressione preoccupata si accigliò. Io entrai, facendo segno ad Abby di accomodarsi e dissi a mia madre:
"Mamma, che sai dirmi di mio padre?" chiesi andando dritta al punto. Lei sbiancò e disse
"Bhe, siamo stati insieme per un breve periodo, poi lui, bhe lui se ne è andato e non ho piú saputo nulla perche?"
"Mamma, dimmi la verità, mio padre è una divinità greca?" chiesi, forse dovevo farlo con piú calma ma l'ansia mi stava assalendo.
Lei, se possibile diventò ancora piú pallida, e con un filo di voce disse:
"Tesoro... si, tuo padre è un dio, non so quale però. Quando ha saputo di te, mi ha detto di non poter restare, ma lui ti ha sempre osservata, si assicura che tu stia bene, però non so che divinità sia"
"Mamma, devo andare al campo Mezzosangue vero?"
"Si, mi dispiace, ma come lo hai scoperto?"
"Stavo correndo, poi sentendo delle botte mi sono fermata e ho visto Abby combattere con una manticora, lei mi ha... spiegato tutto."
"Bhe allora grazie Abby" disse mila madre osservando la ragazza seduta sul divano "Quando partite?"
"Domani mattina, stanotte la passo qui"
"Come andrete?" continuò e io mi voltai verso Abby
"Useremo il taxi delle arpie" disse
Poi si fermò a cena da noi, raccontandomi del loro mondo, di Percy Jackson, Annabeth Chase, Grover... Mi parlò anche del patto fatto tra i tre fratelli, i loro figli erano troppo potenti, però al campo c'era un tipo, Jace, che era figlio di Ade. Poi la ragazza se ne andò, e mi disse che sarebbe tornata la mattina dopo alle 10. Avrei dovuto preparare anche uno zaino con il minimo indispensabile.
Rimasi a parlare con mia madre, poi mi chiusi in camera mia a ragionare su cosa era appena accaduto. La mia vita sarebbe cambiata

Il mattino dopo mi alzai presto, e indossai una felpa grigia con il cappuccio e un paio di leggins. Preparai lo zaino e persi una mezz'ora ad osservare la mia camera, mi sarebbe mancata. Poi ripensai a Jessica, Matt, Olivia, Dimitri... mi sarebbero mancati. Persino l'aula di greco. Chissà come sarebbe stato al campo. Verso le 9 scesi per fare colazione, e puntuale alle 10 arrivò Abby. Salutai mia madre e con la ragazza al mio fianco dissi:
"Allora, dovre prendiamo questo taxi?"
"Prima avvertiamo Chirone"
"Chirone? Ma è...."
"Morto? No, gli dei lo tengono in vita per allenare eroi"
"Oh... ok" dissi. Poi tirò fuori dalla tsca una moneta, la lanciò in ari, disse una preghiera e si aprì una finestra con un centauro e un uomo che giocavano a poker.
"Chirone" disse Abby
"Figlia di Apollo, bello rivederti, perché mi chiama non volevi andare per un anno via dal campo?"
"Si ma... ho trovato una semidea, non posso lasciarla"
"Ottimo direi, ora portala al campo"
"Oh e smettetela di portare gente qui" sentii mugugnare l'uomo con la camicia Hawaiana prima che la finestra si chiudesse. Guardai la ragazza accanto a me che disse :
"Quella moneta era una dracma, l'ho usata per mandare un messaggio"
"Oh, ok" dissi poco convinta.
Poi Abby fece un fischio come quello dei pastori e in poco arrivò un taxi malridotto e con dentro tre brutte e sporche donne anziane senza occhi, che ci intimavano di salire. Erano decisamente inquietanti. Una volta detta la nostra destinazione partirono a razzo, vidi il mondo sfilarmi accanto, ad una velocità incredibile. Rimasi appiccicata al sedile come Abby, la quale sembrava decisamente piú tranquilla. Dopo non so quanto tempo ci lasciarono in un bosco, dove potevo sentire il rumore del mare. Ci catapultarono fuori, e dopo che la mia amica ebbe pagato se ne andarono.
"Ora... che si fa?" chiesi guardamdomi intorno
"Bhe, direi di andare al campo"
"Certo, giusto. Il campo. Da che parte?" e iniziammo a camminare. Dopo nemmeno 5 minuti, e dopo aver scalato una collina, vidi un pino bellissimo e dietro di esso quello che doveva essere il campo. La ragazza accanto a me, spiegò che ora saremmo amdate da Chirone. Riconobbi la casa della cgiamata, anche perche i due erano ancora lì.
"Chirone, eccola, si chiama Zoe" disse Abby
"Piacere allora, tu vai Abby, vi rivedrete a cena" salutai la mia amica e dissi al centauro:
"Piacere mio"
"La tua amica ti ha spiegato tutto?" chiese
"Solo un po' della vostra storia, che dovrò allenarmi, e che starò nella casa di padre, deve essere un uomo visto che la mamma ce l'ho"
"Bene, allora... vediamo chi può accompagnarti... Julio, sarà perfetto, chiamalo" e accanto a lui, cosa che non avevo notato prima, c'era una ragazzina che si alzò e corse, sicuramente e chiamare questo ragazzo. Intanto Chirone mi fece domamde sulla mia famiglia, e come ero venuta a cosa di tutto. Poco dopo la ragazzina tornò seguita da un ragazzo alto e muscoloso. Aveva gli occhi marroni e i capelli biondi. Si presentò, era Julio, capo della capanna di Ermes, e mi avrebbe fatto visitare il campo. Mi mostrò il padiglione, dove allenarsi, il bosco, l'armeria... e poi le capanne. Io sarei stata momentaneamente nella capanna di Ermes, siccome gli indeterminati sono collocati lì. Appena entrata nella casetta, vidi che in giro c'erano moltissimi oggetti sparsi a caso, e un bel casino si imponeva nella grande camera. Julio mi diede un posto e poi mi spiegò le regole del campo:
"Allora Zoe, quando suona il corno è l'ora dei pasti, ti dovrai allenare e possibilmente studiare greco, non dare fastidio al Signor D..."
"Il signor D?"
"Dionisio, è sempre lì a giocare a poker"
Poi mi indicò dove prendere una maglia del campo e uscì, in modo che io potessi cambiarmi indisturbata, presi una maglia arancione e la indossai, mi stava perfetta. Poi con Julio ci incamminammo verso l'arena. Mi spiegò che grazie ad Annabeth Chase, che era diventata architetto, il campo era diventato molto piú bello. Una volta lí mi guardai intorno e vidi Abby dirigersi verso di me seguita da una ragazza dai capelli rosso fuoco e lo sguardo omicida, mi stava già simpatica. La figlia di Apollo si presentò e poi mi fece conoscere l'altra ragazza:
"Zoe lei è Katniss, figlia di Ares, Katniss lei è Zoe, indeterminata" disse Abby. Strinsi la mano a Katniss e lei disse:
"Quando tuo padre ti riconoscerà vedrai che potrai lasciare la capanna di Julio Stoll, io ci sono dovuta stare una settimana, è l'inferno puro" disse sorridendo, beccandosi un occhiataccia da parte di Julio
"Bhe, sono d'accordo con te, scusa Stoll, ma c'è troppa gente là dentro" dissi al ragazzo accanto a me.
Poi Abby mi porse una mano, per portarmi all'armeria. Una volta lí mi disse di scegliere una spada, lei mi avrebbe aspettata fuori. Iniziai a camminare tra gli scaffali, e mi fermai davanti una spada. Non era troppo grande, ma nemmeno troppo piccola, brillava in un modo incredibile e mi ricordava i fulmini in una tempesta. La presi in mano, e la sentii mia. Notai una scritta in greco sulla punta, che istintivamente lessi:Fulmine. Improvvisamente la spada scomparì e al suo posto arrivò un anellino dello stesso colore della spada, con un piccolo fulmine. Uscii con indosso il gioiello e vedendomi Abby chiese:
"Dove è l'arma?"
"Qui" gli feci vedere il dito
"Wow, quella spada si dava per dispersa, allora è vero che è l'arma a scegliere te"
"E come la ritrasformo?" chiesi
"Di il suo nome e tornerà come prima"
"Fulmine" e in quel momento tornò spada. Tornammo all'arena e Abby mi insegnò le basi della spada, mentre Katniss quelle della lancia. Poi combattei con Julio, e non ero affatto male per essere al primo allenamento. Quando suonò il corno feci tornare spada l'anello e mi diressi al tavolo di Ermes. Mangiai parlando principalmente con Julio, ma nemmeno gli altri mi stavano antipatici. Per la prima volta da anni mi sentivo veramente parte di un gruppo. Tutti i semidei presenti erano simili a me, con problemi di gestione della rabbia, che non riescono a stare fermi o sono dislessici. Mi sentivo stranamente a casa. Con lo sguardo notai però 4 tavoli vuoti e uno con un solo ragazzo, così chiesi al biondo accanto a me:
"Quelli sono i tavoli di Artemide, Era, Piseidone Zeus e Ade?"
"Si, ma dovrebbero essere vuoti, invece Ade ha fatto un figlio, Jace, sta attento a lui, i figli dei tre pezzi grossi sono strani"
"Da quello che so gli ero del nostro mondo erano figli dei tre pezzi grossi"
"Si, ma Jace non sarebbe un eroe, ha amici in tutte le capanne, ma sta attenta a lui, non è proprio un tipo tranquillo"
"Oh, si certo, è che ho notato una cosa: tutte le ragazze lo osservano come se fosse la cosa piú incredible e fantastica che potessero conoscere, i ragazzi o lo evitano o fanno di tutto per compiacerlo"
"Bhe, secondo le ragazze è il piú bello del campo, e secondo i ragazzi o è il peggior soggetto o un esempio di seguire"

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