Capitolo 11

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Mi alzai veloce, infilando al volo una felpa e dei jeans. Uscii di casa e vidi tutti correre verso l'entrata del campo. C'erano anche della urla, sentivo forti rumori, e potevo capire che si trattava di una battaglia. Chiamai la spada e andai a bussare da Jace, nessuno mi rispose, quindi era già uscito. Iniziai a correre verso io centro della battaglia e davanti mi trovai tantissimi mostri, li aveva mandati Rea. Feci un veloce punto della situazione, osservando dice erano in difficoltà. Aiutai i piú piccoli, pensai di essere a buon punto finché non vidi la minaccia piú grande: una benevola. Solitamente non sarebbe un grosso danno, ma era troppo grande, e tutti erano impegnati. Allora decisi di mettere in salvo i piú piccoli, o farli allontanare il piú possibile. Poi feci cadere su di me l'attenzione della benevola e corsi su di lei, sferrandole un colpo al petto. Poco dopo la creatura svanì e io caddi a terra, in piedi. Vidi che tutti erano impegnati, e dopo circa 40 minuti, la fatica si fece sentire. Un mostro mi ferì alla gamba, in un taglio non troppo profondo. Caddi a terra e vidi Jace arrivare preoccupato:
"Tutto bene?" mi chiese
"Non proprio, se non curo il taglio non posso stare in piedi, e sto perdendo troppo sangue" dissi mentre lui combatteva
"Ti ricordi di Percy Jackson? Curava con l'acqua le ferite"
"Quindi? Non posso mica farmi lamciare una folgore addoss..."
"E brava la mia ragazza, ora muoviti, vai nel bosco, prega tuo padre"
"Sta attenti, vedi di non farti ammazz..."
"Vai!" mi disse sicuro.
Io mi trascinai piú in la, zoppicando, e una volta abbastanza lontana mi inginocchiai e pregai. Poi iniziò una forte tempesta e un fulmine mi colpì in pieno. Se fossi stata umana sarei morta. Invece tutte le ferite di sistemarono smettendo di sanguinare. Mi rimisi in piedi piena di energie come non mai. Corsi più veloce e feci fuori molti mostri, tra cui la gigante benevola. Dopo un po' iniziarono a ritirarsi, e io ripresi a respirare. Mi guardai a torno, osservando i feriti, ma vidi a terra Jace. Corsi da lui e notai una bella ferita al braccio e una all'addome. Allora dissi:
"Oh mio dio, cosa è successo?"
"Una manticora, le ho sempre odiate" disse lui, tentando di alzarsi
"Non provarci nemmeno ad alzarti, ora, ora arriveranno i soccorsi, o ti porterò di peso in infermeria" dissi tamponando le ferite
"Ok, ma sei stata formidabile, non credo te ne sia accorta ma brillavi letteralmente"
"Adesso non conta, te lo avevo però di non farti ammazzare"
"Sta calma, piccola va tutto bene" mi disse guardandomi negli occhi
"Ma dove sono tutti?" chiesi
"Ah, non lo so"
"Apsetta qui, non muoverti che potrebbe  ricominciare a sanguinare e... sta fermo"
Iniziai a cercare aiuto e trovai Drew e Katniss. Li portai da Jace e insieme lo trasportammo in infermeria. Una volta lí un medico arrivò e lo portò via. Noi ci sedemmo, e poco dopo arrivò Amber, con un profondo taglio sulla guancia. Io dtavo bene, e anche i due figli di Ares, che si stavano stringendo la mano affettuosamente. Dopo un po' tornò il medico dicendo che potevamo vedere il nostro amico. Subito mi lanciai da lui, e quando entrai preoccupata lo vidi con un sorrisetto da idiota in faccia. Lo abbracciai e gli diedi un bacio. Lui disse:
"Visto, non dovevi preoccuparti"
"Scherzi, certo che dovevo preoccuparmi, non so se ti sei accorto, ma avevi due bei tagoi profondi a gambe e braccia"
"Oh, avanti, sono indistruttibile lo sai"
Dopo aver parlato anche con gli altri, decidemmo che la partenza sarebbe stata rimandata a dopodomani.

Quella mattina mi svegliai con un forte mal di testa, forse dovuto alla notte prima. Mi alzai stamca e infilai le prime cose che trovai, un paio di jeans a vita alta e una maglia arancione con un piccolo stemma. Una volta sistemati i capelli decisi di uscire, e appena fuori di casa suonò il corno. Andai al tavolo ma vidi qualcuno seduto lì. Era una ragazza, capelli bianchi e occhi neri. Mi guardò con superiorità e disse:
"Ti stavo aspettando, sono Flores, mi manda Rea"
"Io... aspetta... cosa?" ero paralizzata e cercai aiuto guardandomi in giro. Lei disse:
"È inutile, ho utilizzato una forte foschia, avanti siedi"
"Cosa vuoi?"
"Parlare?"
"Bene, cosa vuole Rea"
"Ah ah, troppo facile, sono qui per dare un messaggio: lei ti aspetta al Mar Egeo, li combatterete, ma se consci la profezia sai che non potrà essere la guerra. Inoltre ha detto che puoi unirti a lei se vuoi."
"Mai, ma ora rispondi alla mia domanda, cosa vuole Rea?"
"Per tua fortuna posso accennarti un'idea, ti ricordi che Rea ha salvato i suoi figli? Dopo loro però hanno sconfitto lei e il padre. Crono ha già provato a vendicarsi, ma non è riuscito, ora tocca a lei. Vuole sottomettere i suoi figli, governare l'Olimpo e far risorgere..."
"Chi? Chi vuole far risorgere!"
"Bene, addio giovane Mezzosangue"
E la ragazza sparì. Mi alzai dalla panca alla velocità della luce e corsi via. Qualcuno mi prese il braccio interrompendo i miei pensieri. Jace.
"Ehi tutto bene?" disse
"No, noi... noi dobbiamo muoverci, come vanno i punti?"
"Non cambiare discorso, prima eri lí a mangiare come sempre, poi scappi letteralmente via?"
"Okay andiamo in un posto appartato" dissi prendendolo per una mano e portandolo via. Gli raccontai tutto e dissi:
"Ecco tutto, ora devo capire chi vuole far risorgere"
"Chi può essere? Hai pensato a Crono?"
"Lei lo odia, perche far risorgere lui?"
"Allora non lo so"
"Ora rispondi alla mia domanda?"
"Cioè?"
"Come stai?"
"Sarò pronto per domani mattina"
"Bene" e lo abbracciai.
Dopo pranzo non riuscivo a fare nulla. Non avevo voglia di allenarmi, ma nemmeno di stare nella capanna. Allora presi una dracma e la lanciai in aria, feci la preghiera e chiamai Chirone. In poco lo vidi, avevo interrotto un allenamento. All'inizio mi fulminò con lo sguardo ma sirena si accorse ci fossi si addolcì. Allora dissi:
"Chirone ciao!"
"Zoe, è un piacere vederti come va?"
"Bhe, a proposito di questo... ci hanno attaccato ieri sera. Stanno tutti bene, quello messo peggio era Jace, ma domani mattina ripartiremo"
"Si, ho sentito qualcosa, la ragazza fulmine?"
"Stavamo perdendo, Jace era... a terra... ho dovuto farlo, ma qui non siamo al sicuro, voglio raggiungere la Grecia il prima possibile e fare questa cacchio di battaglia"
"Ottimo, ma sii prudente, sempre. Ora devo andare"
"Okay, saluta il signor D da parte mia"
"Certo, sai, qui tutti si chiedono come tu faccia a stargli simpatica"
"Gentilezza, solo quella, ora devo andare ciao"
"Ciao!"

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 12, 2020 ⏰

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