Capitolo 6

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I giorni passavano veloci. Ero sempre costretta a stare con quell'idiota di Jace, e ancora non mi ero abituta alla sua arroganza. Non lo conoscevo come avrei voluto.

Era una calda giornata di metà luglio. Il sole era alto in cielo e io mi stavo abbronzando con le figlie di Afrodite accanto al lago nel bosco. Chirone ci aveva ristretto le ore insieme dalla mattina al pranzo. Non mi dispiaceva certo, ma ormai mi ero abituta al ragazzo. Uno schizzo mi riscosse dai miei pensieri e Julio mi prese e mi lanciò in acqua, sotto le risate di Drew, Jace, Adam e Toby(gli ultimi due erano figli di Apollo) arrabbiata e fradicia feci un sorriso omicida e mi lanciai su di lui buttandolo a terra. Poco dopo arrivarono anche Katniss e Abby, con cui non persi tempo per bagnarle dalla testa ai piedi. Inizò una battaglia di schizzi che però fu interrotta da un ragazzo biondo comparso dal nulla:
"Chi è Zoe? Il signor D vuole vederla" tutti si fermarono, era uno dei fattorini di Dionisio. Dopo aver fatto quell'affermazione tempo fa, sul fatto che vedevo del bene in lui, mi aveva presa in simpatia ora parlava con me dei suoi dubbi, problemi e paure, io lo ascoltavo e gli davo consigli.
"Eccomi, fammi asciugare" presi un asciugamano e chiesi alle ragazze di portarmi il resto, diedi poi un bacio a Julio, perche ci eravamo fidanzati, e come sempre mi beccai un'occhiata da parte di Jace, ma che era geloso? Risi tra me e me per il pensiero idiota che avevo avuto.
Andai verso il fattorino e gli presi il braccio salutando tutti. Mi ritrovai davanti la porta della casa grande, il ragazzo mi disse:
"Sei l'unica semidea che gli stia simpatica, insegnami" io gli sorrisi e mi avvicinai al tavolo sotto la veranda sedendomi su una sedia. Il biondino aveva ragione, ero l'unica che non trattasse sempre male o a cui non lanciasse occhiatcce e prese in giro. Poi dissi:
"Dionisio, perche mi hai chiamta?"
"Allora Zoe, sai che ormai ti ho presa in simpatia, e che in un certo senso sei l'unica per cui non provi puro odio -io annuii- perciò sai che di mia volontà non ti manderei mai in un'impresa suicida"
Io spalancai gli occhi, era una cosa bellissima e bruttissima allo stesso tempo
"Quindi cosa dovrò... fare? Perche io? Un'impresa?" chiesi evcitata
"Dolce ragazza, se potessi non mandarti, gli altri dei hanno deciso per te, sei la migliore indubbiamente e hai uno spirito sincero. Anche Zeus era contrario ma non poteva andare contro a tutti, dovrai ascoltare l'oracolo e scegliere i tuoi compagni, ora vai" era davvero triste per me, gli sorrisi un po' impaurita da ciò che mi si proponeva davanti. Lo abbracciai, ormai ero solita farlo, e lui all'inizio si arrabbiava, ma poi capiva che era un segno d'affetto. Iniziai a salire le scale per la manzarda e vidi l'oracolo. C'era stato un problema, un po' di tempo fa, e ora l'oracolo era dentro un cofanetto oro. Mi sedetti e vidi del fumo verde uscire dal cofanetto. Poi parlò

La ragazza dagli occhi tempesta, nata dal piú divino, porterà con se 4 compari a cui la vita affiderà,
che la aiuteranno ma che la lasceranno prima della fine, .
Lei riuscirà solo se si fiderà.
In salvo porterà, dall'antica Rea, solo i 3 che lasciar non potrà, il restante 1 presto la tradirà. Alla battaglia si preparerà se Rea nel mare sacro sconfigger vorrà, ma sarà solo una battaglia, perche la guerra senza la chiave non ancora venire potrà.

"È strano" disse Dionisio
"Signore, perche Rea è così arrabbiata con noi, e poi come è uscita dal tartaro?"
"Bhe sono molte domande, ma devi partire per la grecia, l'oracolo è stato chiaro. Sceglierai i tuoi 4 compagni. Però c'è una parte che mi turba"
"L'ultima?" chiesi
"Si, vedi, se dice che la guerra non può venire manca qualcosa o qualcuno, quindi..."
"È solo l'inizio?"
"Esatto, ma presto arriverà tutta l'altra valanga di casini"
"Oh no, ma ora devo partire davvero per uccidere questo titano arrabbiato? Ma non era lei ad amare i suoi figli in primis?"
"È cambiata, ora vai e scegli chi porterai, però l'oracolo è stato chiaro: solo di chi ti fidi e quindi a chi affideresti la vita"
"Ma qualcuno mi tradirà"
"Ecco, questo non dirlo ai tuoi compagni, partirete domani mattina"
"Ok, allora vado" lo salutai e corsi dai miei amici.
Per prime avvetii Katniss e Abby, gli dissi la profezia tralascisndo alcuni particolari e dissi loro che saremmo partiti il giorno dopo, di avvertire gli altri e di prepararsi con le cose che sarebbero servite per la Grecia. Poi andai da Drew, avevo legato molto con lui, e mi sarei affidata a lui.

Poi andai da Julio, mi sentivo in colpa però, avevo legato così tanto con Jace, ma prima avrei voluto il mio ragazzo.
Alla capanna nessuno sapeva dove fosse e mi dissero di cercare al lago. Una volta lí vidi una scena a cui non potevo credere. Charlotte e Julio che si baciavano su un telo. Li guardai per sicurezza e corsi da colui che mi avrebbe ascoltata senza parlare.
Una volta davanti alla sua capanna bussai con insistenza finchè non aprì. Lo vidi assonnato e anche un po' arrabbiato, i capelli neri arruffati e gli occhi profondi fissi su di me. Appena si accorse che ero io si ricompose e mi guardò stupito. Io ero in lacrime e senza pensarci lo abbracciai. All'inizio Jace sembrò quasi spaventato, poi si rese conto della situazione. Iniziò a piovere, una tempesta, era Zeus. Anche il ragazzo che mi abbracciava seduto sul letto accanto a me se ne accorse, ma fece finta di nulla. Dopo 5 minuti io mi calmai e lui mi chiese:
"Vuoi dirmi che succede?" la sua voce era dolce e calma.
"Io... c'è stata una profezia e..." gli raccontai tutto ciò che era successo fino all'episodio del lago. Lui rimase in silenzio, mi guardò e disse con un sorriso idiota imitando la mia voce:
"Con quella troietta di Charlotte?" io risi ma poi scoppiai nuovamente in un pianto silenzioso
"Non so cosa gli sia preso, è un idiota e lui non ti merita, ma la profezia?"
"Di lui non mi fido piú, e il prossimo il lista sei tu" dissi timida
"Se non vuoi capisco insomma..."iniziai a dire ma lui mi interruppe
"Verrò"
Una volta ripresa andai a prepararmi per cena. Mi sistemai in modo che fossi bellissima, si sarebbe pentito. Uscii con il suono del corno e mi diressi al padiglione, aveva smesso di piovere. Mi fermai a guardare il cielo, e in un certo senso chiesi a mio padre conforto per l'impresa, io non era pronta. Mi scossero 4 braccia e vidi dietro di me Abby e Katniss con grandi sorrisi in volto. Gli raccontai l'accaduto e gli occhi della figlia di Ares divennero rossi, mentre la figlia di Apollo prese a sbuffare. Le feci calmare e ci dirigemmo al padiglione, Julio provò a salutarmi ma io lo schivai con indifferenza per poi dirigermi da Dionisio
"Dionisio, ho scelto i miei compagni"
"Bene, chi porterai con te?"
"Abby, Katniss, Drew e Jace"
"E il tuo ragazzo?"
"Bhe all'inizio volevo portare lui, ma quando sono andata a cercarlo l'ho trovato a... baciarsi con Charlotte, e visto che devo portare persone di cui mi fido..."
"Bhe, è un idiota, e stasera non cenerà"
"Come?" chiesi incuriosita
"Sta a vedere, te vai a sederti -disse prima di alzarsi e rivolgersi a tutti- Julio stoll?"
"Si signor D?" rispose lui
"È stata richiesta la tua presenza a pulire le stalle, vai"
"Signore ma ora si cena" disse lui accigliato
"Bhe, cenerai un altro giorno, ora va'"
Io dal mio tavolo sorrisi al mio Dio-migliore-amico, lui ricambiò. Iniziai a mangiare e davanti a me si sedette Jace
"Cosa fai qui?" chiesi
"Mi fa paura tutta quella confidenza, perché non ti odia?"
"Chi? Ah il signor D? Perché non sono ottusa come tutti e in lui vedo del buono"
"Si ma lui ti adora proprio, lo ha mandato a pulire le stalle!"
"Si come vuoi, ora vai o ti sgrideranno"
"E chi? Scommetto che avrai raccontato già tutto al tuo migliore amico divino, lui avrà saputo del tuo crollo emotivo e mi lascerà qui"
"Come vuoi" dissi, cercando di nascondere un sorrisetto
Mangiammo così insieme, non parlavamo molto, ma il silenzio non era stressante, tutto il contrario anzi, era piacevole.

Dopo cena al falò raccontai tutto a Drew, che fu totalmente d'accordo con me a riguardo

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