Capitolo 3

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Dopo cena io, Julio e Abby ci sedemmo accanto al fuoco. Iniziammo a parlare e poco dopo ci raggiunse Katniss, che disse:
"Ehi ragazze, come va?" e si sedette
"Sono un po' piena" dissi io stravaccandomi sul tronco
"Bhe, hai mangiato molto" disse Julio accanto a me. Ridemmo e ricominciammo a parlare, poi il mio sguardò andò al lato opposto del cerchio, su Jace.
Era seduto con intorno circa 5 ragazze e altri ragazzi. Doveva davvero piacere, perché molti gli stavano accanto e pendevano dalle sue labbra, non mi piaceva molto questa cosa. Certo, era figlio di Ade, uno dei tre pezzi grossi, era potente e anche un po' temuto, inoltre si diceva che non la spada era imbattibile. Dopo il falò tornai alla capanna con Julio e mi piaceva questa casa quando c'erano tutti, dava l'idea di famiglia.

Il giorno dopo mi svegliò Julio, e notai che intorno a noi dormivano quasi tutti. Mi convinse ad alzarmi e una volta pronta uscii sentendo il vento battere sulla mia pelle. C'era un odore di brina forte e in giro non c'era quasi nessuno
"Perché mi hai svegliata così presto?"
"Nessuno si alza mai a quest'ora, ho sperato che almeno tu mi potessi tenere compagnia"
"Ti sei approfittato di me?" dissi ridendo ma un tuono scosse il cielo, mi accigliai e fu Abby a riscuotermi
"Ciao! Anche voi in piedi così presto?" chiese le ragazza
"Io ero contraria!" dissi con un sorriso
Ci dirigemmo all'arena e i due mi lasciarono sola per andare a prendere delle attrezzature. Chiamai la spada e in un attimo mi ritrovai fulmine in mano. C'era un manichino e iniziai a colpirlo. Me la cavavo davvero bene per essere il secondo giorno in campo, quindi mio padre doveva essere davvero potente. O almeno speravo. Continuai a sferrare affondi finche una voce calma non mi riscosse. Era di Jace, perche tutti in piedi a quest'ora?
"Vedo che ti stai allenando" disse lui con un sorriso malizioso. Era davvero abituato a conquistare le ragazze così?
"Sto aspettando Abby e Julio"
"Bhe, non te la cavi male per essere una figlia di Afrodite" disse
"Non mi hanno ancora riconosciuta, perche di Afrodite?" chiesi scocciata
"Bhe, le assomigli, sei carina, convincente, e vai d'accordo con i figli di Ares, tra poco ti riconoscerà"
"Anche tu vai d'accordo con i figli di Ares mi pare"
"Io sono speciale"
"Scusami, ma solo perche ti senti un gran figo non puoi permetterti di sentirti un dio sceso in terra"
"Agitato il fiorellino no?" disse osservandomi divertito. Un istinto omicida si svegliò in me, ma lo repressi.
"Non chiamarmi così potrei sorprenderti" dissi stringendo la spada "Non sono così fragile come sembro"
"Tutte le figlie di Afrodite sono fragili, lascia la spada non ti vedo a combattere"
"Lasciami in pace" dissi ma lui mi puntò una spada alla gola.
Un tuono. Due. Tre. Un fulmine e attaccai. Non sapevo da dove veniva questo istinto, ma combattevo bene, parecchio. Anche lui direi. Intorno a noi in breve ci furono tutti i ragazzi del campo. Vidi i volti sconcertati dei miei tre amci. Erano molto sorpresi, tutti lo erano. Persino io. Ma il piú sorpreso era Jace, sapevo cosa pensava, non poteva farsi battere da me, la nuova arrivata. Secondo lui ero figlia di Afrodite, tradotto, vai a farti le unghie razza di incapace. Che poi le figlie di Afrodite non erano affatto così. Avevo avuto l'occasione di parlare con alcune di loro ed erano davvero dolci, sottolineo alcune.
Continuavamo a combattere, colpivo e paravo, paravo e colpivo. Eravamo entrambi stanchi, ma intorno a lui in un attimo si formò un'aura nera, Ade lo aveva benedetto. Ma anche intorno a me si formò un'aura argentata. Poi le grida si bloccarono, Jace si bloccò. Tutti mi fissavano. Sopra di me c'era un fulmine, ma quindi...
"Ave Zoe figlia di Zeus" disse Chirone facendosi spazio tra le persone, tutti si stavano inchinando. L'unico che non lo fece fu proprio Jace che lanciò la spada e si diresse al padiglione. Tutti erano ancora scossi quando suonò il corno. Ci dirigemmo alla colazione e io mi sedetti al tavolo di Zeus, che era totalmente vuoto. Mi piaceva Ermes, perche non potevo rimanere lí? Mangiai in silenzio i miei cereali e poi andai a buttarne un po' nel fuoco. In una preghiera muta ringraziai mio padre di avermi riconosciuta, e gli chiesi di starmi vicino. Era una richiesta stupida ma non avevo mai avuto un padre. Mi sedetti sulle scale che portavano al padiglione e Katniss si sedette accanto a me
"Figlia di Zeus e?" mi chiese con un sorriso
"È già, sono felice di aver trovato mio padre, credo" ero un po' dispiaciuta del fatto che mi avessero strappata alla casa di Ermes
"Anche io mi sono sentita così, sai ora praticamente tutti o ti rispetteranno o ti...ti..."
"Mi odieranno? Aggiungi Jace alla lista delle persone che mi odiano allora"
"A proposito ma cosa è succeso? Io ho dormito troppo e sono arrivata a colazione che tu eri lì da sola"
"Mi stavo facendo i fatti miei, quando Jace ha iniziato ad infastidirmi, dicendo che non ero in grado di combattere, mi ha puntato la lama alla gola e in un secondo abbiamo iniziato a combattere. Dopo un po' io ho iniziato ad emanare una luce bianca, mentre Jace nera"
"Ade ha benedetto Jace e Zeus te?"
"Credo di sì, fatto sta che ad un certo punto tutti si sono fermati e sopra la mia testa girava un fulmine. Chirone si è inchinato, Jace ha lasciato una spada e se ne è andato"
"Che idiota, se la tira troppo per i miei gusti"
"Concordo" disse Abby dietro di noi. Quando era arrivata? "Bhe Zoe ti possiamo aiutare a traslocare?" continuò la bionda
"Si ti prego" disse la rossa
"Ok ok, andiamo" ci incamminammo verso la casa di Ermes, prendemmo le mie cose e andammo alla capanna piú imponente. La casa di Zeus era bellissima. Grandi colonne correvano per il portico e dentro i letti non erano a castello come quasi in tutte le case. Scelsi quello al centro della stanza e con l'aiuto delle mie amiche posai le mie cose, poi mi chiese Abby:
"Allora Zoe, stasera ci sarà la caccia alla bandiera"
"Dovrai allearti con una squadra: nei rossi c'è Ares, Atena, Dionisio ed Efesto ;nei blu c'è Apollo, Demetra, Ade, Afrodite e Ermes" disse Katniss
"Allora scelgo i rossi, scusa Abby ma con il figlio di Ade ho i miei problemi"
"Bene, lo dirò subito al nostro capitano Meg"

Figlia di zeusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora