Capitolo 7

372 13 4
                                    

Mi alzai presto quella mattina, e con molta ansia. Misi dentro lo zaino dei cambi puliti, cose che mi sarebbero sevite per prepararmi, del cibo, nettare e ambrosia. Non avevo dracme e mi sedetti suo letto chiedendomi come trovarle. In quel momento un lampo nel cielo illuminò tutto e davanti a me trovai un sacchetto di dracme. Grazie padre mio!
Uscii dalla capanna con lo zaino in spalla, toccando di continuo il mio anello. A metà strada tra me e il padiglione vidi Julio che mi salutava, oh no. Cercai di evitarlo, ma lui mi prese per un braccio e mi bloccò, poi mi disse:
"Cos'hai? So che partirai per un'impresa, perche io non verrò con te?"
"Ehm fammici pensare... Charlotte!" dissi sarcastica. Lo vidi sorpreso
"Come... ti sbagli... io..."
"Ieri al lago volevo parlarti, ma siccome eri occupato con la troietta, bhe, non ti ho disturbato"
"Scherzi? É successo una volta"
"Smetti di mentirmi" il vento si alzò in quell'istante
"Come?"
"È da piú di un mese che succede! Mi sono informata razza di idiota! "
"Mi spii?"
"Volevo sapere se valesse la pena perdonarti, ma no quindi ora vattene!"
Dietro di me arrivò Jace
"Andiamo?" mi chiese
"Hai scelto lui?" mi disse Julio
"Tu hai scelto la troietta, e io di lui mi fido molto piú di te!" dissi andandomene seguita dal ragazzo dai capelli neri. Dopo averlo ringraziato feci colazione e mi diressi alla casa grande, accompagnata dai miei futuri compagni di viaggio. Chirone annunciò l'impresa, i suoi partecipanti eccetera...prima di partire tutti ci salutarono con abbracci, sorrisi e, per ultimo il signor D salutò tutti con un cenno del capo, me con un abbraccio, dicendomi che gli avrebbe fatto piacere rivedermi. Una volta usciti dal campo mi sentii piú insicura. Ormai erano un po di mesi che non me ne andavo da lì, e ora sarei arrivata in Grecia. Chiamammo un taxi che in poco tempo arrivò a New York
"E ora?" chiesi
"Dobbiamo arrivare in Grecia" disse Abby
"Come ci arriviamo?" chiese Drew
"Volando?" dissi io
"Scherzi? L'aereo si schianterebbe" disse il figlio di Ade
"Con me dentro?" chiesi
"No, tu ti salveresti per miracolo" disse Jace, e aveva ragione
"Con una nave ci vorrà troppo" disse Katniss
"Che ne dite di volare con dei pagaso?" disse Drew
Valutammo varie opzioni, nessuna era l'ideale, o perche qualcuno rischiava la vita o perché ci metteva troppo
"Allora prendiamo un aereo" dissi io
"Avanti Zoe" inizò Jace ma io lo interruppi
"No, pregherò mio padre in ginocchio se servirà, ma è il modo piú veloce e sicuro"
"Si per te" disse Drew
"No, io le do ragione" constatò Katniss
"Anche io" disse Abby
"3 contro 2" dissi io.
Ci dirigemmo all'aereoporto e trovammo un volo last minute per l'Italia. Anche lì c'erano dei campi per mezzosangue.
Sull'aereo i posti erano un po' sparsi, io capitai accanto il figlio di Ade. Prima che decollassimo pregai mio padre più e piú volte per non far schiantare l'aereo.
"Stai pregando?" mi chiese Jace divertito
"Lo faccio per te, se vuoi morire smetto"
"Oh no, fai pure"
Decollammo e tutto andò bene, c'era un bel sole e il cielo era sereno. Passai la maggior parte del viaggio a dormire o guardare fuori dal finestrino, poi chiesi al ragazzo accanto a me :
"Sei mai stato in Italia?"
"Si, e ti assicuro che è bellissima, ma ci conviene stare attenti, sono terre antiche"
"Secondo te troveremo un campo che ci  ospiterà?"
"Vicino Roma ne conosco uno, il Semidio"
"Originali con i nomi vero? "
"In effetti, comunque ho degli amici che ci aiuteranno"
Appena atterrati a Roma mi accorsi di quanto era diversa da New York. Non c'erano molti grattaceli, il verde si poteva vedere ovunque, le piazze spettacolari, i monumenti... trascorremmo ciò che rimaneva della giornata a visitarla, poi passammo la notte in albergo.

Il mattino dopo mi alzai di buon umore, prima delle mie due amiche, cercai di svegliarle ma nulla, irremovibili. Allora mi preparai, stava per finire la colazione. Uscii e mi diressi alla 445, la stanza dei ragazzi. Bussai e fui sorpresa di vederli in piedi
"Almeno voi" dissi
"In che senso?" chiese Jace
"Le altre non vogliono saperne di svegliarsi" dissi sconsolata
"Dammi la chiave, voi scendete" ci disse Drew.
Feci come aveva detto, avevo troppa fame per contraddirlo, e iniziai a scendere che scale seguita dal figlio di Ade. Entrammo nella sala e vidi tavole imbandite e cibo ovunque. Presi alcune cose a caso e mi sedetti, però il caffè non mancava mai. Poco dopo arrivò Jace, con il piatto strapieno di cibo
"Pensi di morire di fame?" chiesi
"No, ma la colazione è il pasto piú importante della giornata" rispose lui
"Me lo diceva sempre mia madre"
"Ti manca?"
"Ci farò l'abitudine." Parlammo per un po' anche dopo mangiato, ma dei ragazzi nessuna traccia. Allora ci incamminammo verso la stanza per vedere dove potessero essere. Aprii la porta e vidi Abby dormire abbracciata a Drew, ma di Katniss nessuna traccia, chissà dove era. Trattenni una risata e Jace mi mise una mano sulla spalla. Andai a svegliarli ed entrambi arrossirono capendo che avevano dormito abbracciati. La colazione era finita, e di Katniss nessuna traccia. Tornammo all'entrata dell'hotel e vidi la rossa arrivare. Ci disse che si era fatta un giro e aveva trovato una gelateria fantastica. Ci dirgemmo lì ed io mi limitai ad una misera coppetta alla fragola. Era buonissimo, diverso da quello di Boston, semplicemente fantastico
"Posso assaggiare? Lo guardi come se fosse la cosa piú buona al mondo" mi chiese Jace
"Ecco tieni, e fidati, lo è. Posso sentire la tua?"
"Prendi pure" anche il suo gelato al cioccolato era fantastico. Mi guardò, e capii che stessa pensando alle mie strane facce. Poi facemmo un giro per la capitale, vedendo anche monumenti sui dei antichi romani. Per pranzo ci fermammo in una pizzeria vicino al colosseo e verso metà pomeriggio partimmo per il campo Semidio. Feci molte domande a Jace, ma lui mi faceva stare sulle spine rispondendo in modi enigmatici. Dietro di noi sull'auto a noleggio dormivano tutti. Anche io stavo per appisolarmi quando il suolo tremò e tutti sobbalzammo. Mi voltai e dietro di noi vidi un cinghiale gigante. Iniziò ad attaccarci, noi continuavamo ad avanzare verso il campo, cercando di scappare. La bestia si fermò nel mezzo del campo. Noi intorno a lei. Abby fu scaraventata a terra, perdendo i sensi. Io mi arrampicai su un albero evocando un forte temporale. Katniss provò a lanciarsi sul mostro, ma anche lei fu scaraventata a terra. Drew, Jace ed io provammo jn attacco, ma fu inutile, il figlio di Ares volò via letteralmente, il figlio di Ade venne ferito al fianco. Il cinghiale mi fissò. Io alzai fulmine e urlai. Un fulmine colpì la mia spada, che lanciai direttamente al centro della testa del mostro. Cadde a terra e io andai a recuperare la spada. La fecu tornare anello e dietro di me vidi dei ragazzi in armatura con la bocca aperta io sorrisi e dissi :
"Dovreste migliorare i vostri tempi di reazione" poi buio più totale

Figlia di zeusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora