Due

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Rimasi un po' sorpresa quando vedesti Jotaro prendere dei soldi dalla sua tasca e darli a te come pagamento. Aveva molti soldi in tasca, e ti chiesi come facesse ad averne così tanti, ma non potevi pensare che li rubasse dalle persone. Non lo farebbe mai, pensasti. Sorridesti quando ricevesti i soldi e gli diedi il resto.

"grazie" gli dicesti.
Jotaro non disse niente, ma abbassò il suo cappello ad uscì dal bar.
Prendesti un piccolo respiro e scuotesti la testa.

Ciò che ti rendeva confusa era...
Perché il tuo cuore batteva così velocemente quando eri vicina a Jotaro? Perché sentivi una sensazione calda nel petto ogni volta che i tuoi occhi incontravano i suoi?

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Lasciasti il grande edificio e chiudesti la porta gentilmente. Tenevi in mano un libro sulle scienze marine.
Avevi voglia di scrivere qualche articolo riguardo i pesci, ed avevi pianificato di mandarli ad un editore.
Amavi scrivere: lettere, articoli, storie e poemi.
Spesso scrivevi anche favole sulla vita marina.

Era arrivata la sera, erano circa le nove. Era molto buio e freddo. Ma ci eri abituata, quindi non ci pensasti troppo. I lampioni emanavano una luce fioca, e la strada era molto silenziosa. Alcuni edifici avevano le luci spente, altri no. Nessuno passava da quelle parti.
A volte non ti piacevano i luoghi silenziosi - le cose possono farsi spaventose in un luogo tranquillo.

"non è sicuro per una ragazza come te, camminare da sola di sera" disse qualcuno. Eri così sorpresa che lasciasti cadere il libro di scienze. Le tue mani tremavano. Eri così spaventata che non potevi né muoverti né rispondere. Rimanesti semplicemente ferma lì, come una statua di ghiaccio. All'improvviso ti sentisti come se il tuo cervello smettesse di funzionare, quindi non potevi capire a chi potesse appartenere quella voce.

Il proprietario della voce fece un respiro profondo "yare yare, non stare ferma lì come una statua" continuò lui. Quando riconoscesti la sua voce, il ghiaccio che ricopriva i tuoi nervi si sciolse e il tuo cuore prese a battere velocemente. Guardasti dietro di te e vedesti lui, che si appoggiava con la schiena sul muro della libreria con le braccia incrociate sul petto. Il suo cappello gli copriva gli occhi.

Facesti un respiro profondo per calmarti.
Delle domande riempivano la tua testa, come: non aveva lasciato il bar qualche ora fa? Cosa sta facendo vicino la libreria di sera? Per quanto tempo era rimasto appoggiato lì? Cosa aveva fatto dopo aver lasciato il bar? " scusami, pensavo fosti... Fa niente" dicesti.

Lo guardasti e ti rendesti conto che anche i suoi occhi ti stavano fissando. Quella sensazione calda tornò di nuovo. "bene, scusami, io sto tornando a casa" continuasti tu, mentre prendevi da terra il libro di scienze e cominciasti a camminare, cercando di liberarti di Jotaro.

" hai bisogno di essere accompagnata" disse Jotaro mentre si avvicinava a te. Mise le sue mani nelle tasche mentre camminava accanto a te. Smettesti di camminare. Il tuo cuore prese a battere più velocemente quando sentisti ciò che aveva detto.
Potevi sentire che le tue guance stavano andando a fuoco.

Ma dopo incolpasti te stessa per questo. Rimaneva sempre un freddo e cattivo ragazzo per te.

"non è necessario, ci sono abituata, grazie" rifiutasti tu mentre continuavi a camminare.

"sembra che tu non possa rifiutare... Questa è la strada per casa mia" disse lui. I tuoi occhi si spalancarono quando sentisti ciò che aveva detto. Questo significava che la tua casa era anche vicina alla sua. Potesti solo annuire con la testa come risposta. Jotaro camminava lentamente ma vicino, accanto a te.

"tu stavi lavorando in quel bar, non è vero?" chiese lui. Sentisti il tuo cuore saltare fuori dal petto quando sentisti quella domanda. Jotaro ti aveva chiesto qualcosa!

"S-sì" rispondesti tu.

"Mi hai detto il tuo nome? " chiese Jotaro che ti fissava mentre stava camminando. Ti sentisti più che sorpresa quando udisti quella domanda. Abbassati la testa, eri troppo timida per guardarlo.

"N-no! Io sono [nome completo]" rispondesti tu "Tu sei Jotaro Kujo, giusto?"

Maledisti te stessa per averlo chiesto. Jotaro alzò le sue sopracciglia. "Ci siamo già incontrati?" chiese lui.

"N-no, non veramente. Ti conosco grazie ad un'amica... Tu sei al terzo anno, io al secondo. Frequentiamo la stessa scuola" Spiegasti. Jotaro annuì. Tu e Jotaro continuaste a camminare in silenzio, nessuno dei due era intenzionato ad aprire una conversazione - in realtà avresti voluto parlargli, ma non riuscivi a trovare un buon argomento ed eri troppo timida per farlo. Jotaro si voltò verso destra, osservando gli edifici scuri dall'altra parte della strada, mentre tu osservavi la strada sotto i tuoi piedi. Stringesti più forte il tuo libro di scienze.

"In che classe vai?" Domandò Jotaro all'improvviso.

"2-B" rispondesti. Jotaro annuì nuovamente. All'inizio pensasti che sarebbe venuto nella tua classe, solo per incontrarti, ma allontanasti subito quel pensiero. Non avrebbe mai perso il suo tempo per una ragazza timida come te, pensasti.

Jotaro prese a fissare il libro di scienze marine tra le tue mani. "Ti piace leggere?" chiese lui.

"Non esattamente, di solito leggo libri di scienze marine o cose così" rispondesti, guardando di fronte a te. Jotaro ti guardò. Smise di camminare.

"Ti interessano le scienze marine?" chiese lui mentre alzava il cappello permettendoti di vedere i suoi due occhi verdi - tu, però, cercasti di non guardarlo negli occhi.

"Sì" rispondesti. Jotaro ti fissò per alcuni secondi dopo di che riabbassò il cappello e infilò le sue mani nelle tasche. Rimanesti confusa dopo quella domanda. Era strano che un ragazzo freddo e silenzioso come lui ti facesse queste domande.

"A te?" Chiedesti tu. Jotaro non rispose, e continuò a camminare. Il suo cappello stava ancora coprendo i suoi occhi.

"Sì" rispose lui senza alcuna espressione. Annuisti e ti voltasti verso sinistra, la direzione opposta al volto di Jotaro. Nessuno di voi parlò dopo quello. Il silenzio e il vento notturno riempiva lo spazio attorno a voi, e in qualche modo non riuscivi a sopportare quel freddo silenzio. Riuscisti a trovare un argomento di cui parlare e dovesti raccogliere tutto il tuo coraggio per rivolgergli la parola e guardarlo negli occhi. Anche se potevi vedere solo le sue orecchie, le guance, le labbra e una parte del suo cappello.

"Quale università sceglierai?" chiedesti. Jotaro si strinse nelle spalle mentre teneva ancora le mani nelle tasche. Jotaro non si voltò verso di te.

"Chi lo sa? Non ne sono ancora sicuro" rispose lui senza alcuna espressione. Abbracciasti il tuo libro ancora più forte.

"Se sei veramente interessato alle scienze marine, dovresti studiare all'università di biologie marine" suggeristi. Jotaro prese a fissarti insistentemente, e ciò fece battere il tuo cuore più velocemente.

"E che tipo di università è?" chiese lui mentre continuava a fissarti. La sua voce era piatta e inespressiva, ma in qualche modo raggiunse il tuo cuore, riscaldandolo.

"Em... Ho dimenticato, ma farò qualche ricerca per te." rispondessi goffamente quando realizzasti che i suoi occhi erano ancora su di te.
"A-anche io ho bisogno di alcune informazioni a riguardo, perché anche io sto pianificando di studiare all'università di biologie marine"

Jotaro non si voltò, ma continuò a fissarti negli occhi insistentemente. Potevi anche scorgere i suoi due occhi verdi. Sentivi che stavi sudando. Faceva freddo fuori, ma ti sentivi calda all'interno.
"O-ovviamente non intendevo seguirti. I-in realtà amo le scienze marine da quando ero piccola. E mi piacerebbe conoscerla sempre di più. E-e-ecco perché!" spiegasti esitante.

Jotaro annui mentre toccava il brodo del del suo cappello. "A quanto pare abbiamo gli stessi interesti" disse lui.

"S-sì" rispondesti. All'improvviso realizzasti che eravate arrivati ad un incrocio. Ti sentisti un po' imbarazzata quando capisti che dovevi separarti da Jotaro lì. "Bene, penso che ci divideremo qui. Devo girare a sinistra". Jotaro annuì

Girasti a sinistra e camminasti lungo la strada. Anche se eri a più di un metro da lui, potesti sentirlo borbottare "fa attenzione", e ciò face battere il tuo cuore più velocemente. Sentisti le tue guance diventare rosse. Fortunatamente Jotaro non era lì per vederti arrossire a causa di una semplice raccomandazione fatta da un uomo silenzioso che non nutre alcun interesse verso le ragazze

Our Story - Jotaro Kujo x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora