Mi chiamo Vic, ho 19 anni e sto ripetendo il 5 anno del liceo artistico.
Frequento il serale, sono solo i primi giorni ma è davvero una palla questa scuola, le mie compagne hanno dai 50 anni in su tranne la mia migliore amica che ha la mia età ed un'altra donna di 30 anni che odio a morte perché vuole essere sempre la prima donna, si chiama Elena.
Un'uomo entra in aula, aveva la pelle scura ed era così giovane che pensavo fosse un nostro compagno di classe.
Wow, era così alto e... Ommioddio quanto cazzo è carino?!
"Buonasera ragazzzi, io sono ghali e sarò il vostro nuovo professore di matematica"
"Merda... io odio la matematica" sussurro alla mia migliore amica.
Ridacchiando ci facciamo scoprire.
"Cosa c'è di così assurdo?"
Chiede il professore guardandomi
"N...niente."
"Bene, allora niente in contrario se ti chiedo di venire alla lavagna"
Guardo la mia amica nel panico, lei mi fa un occhiolino rassicurante, sicuramente mi avrebbe aiutata.
"Signorina, si volti verso la lavagna"
Sto sudando freddo...
Dopo circa 6 minuti davanti alla lavagna il professore mi manda a posto.
"La prossima volta evitiamo di fare gli spiritosi, che ne dice signorina?"
"Già..."
Durante la ricreazione usciamo fuori a fumare come al solito.
Elena era già lì che stava parlando con il professore. Dio quanto la odio.
"Che gattamorta"
"Esatto."
Una volta fuori io e la mia migliore amica Celine, ci accendiamo una sigaretta parlando di cose nostre ma il professore si intromette:
"Non sei un po' troppo piccola per fumare?"
"Cosa vuole farci professore?! Le ragazze di oggi, pur di farsi notare..."
"Io ho 20 anni, e tu Elena? Credo che tu abbia iniziato quando ne avevi 13 o sbaglio? Taci."
Elena mi guarda malissimo ed il professore cerca di calmare le acque.
Erano troppo appiccicati quei due, secondo me c'era qualcosa.
Alla fine delle lezioni usciamo fuori da scuola e noto che lui prende il casco e sale sulla sua moto; prima di partire si ferma dinuovo a parlare con Elena.
"Sono sicura che ora saliranno insieme in moto." Dice la mia migliore amica.
Una fitta al cuore e sono subito a terra.
"Aiutoooo! La mia amica si è sentita maleeeee! Aiutatemiii. Vic ! Vic rispondimi ti prego!!"
Mi ritrovo in un posto sconosciuto con la mia migliore amica il professore e purtroppo anche Elena.
"Finalmente ti sei svegliata... signorina, ci hai fatto prendere un bello spavento."
"Dove sono?!"
"A casa mia" ribatte il professore.
Beh avrei preferito essere sola con lui ma mi accontento.
Guardo l'ora sul cellulare.
"Credo che dovrei tornare a casa... i miei genitori mi aspettano."
"Ci ho parlato io con i tuoi genitori, sta tranquilla. Ho detto che sei fuori pericolo è che non appena ti saresti sentita meglio saresti tornata a casa. Come ti senti?"
"Mi succede spesso.. non è una novità che io svenga da un momento all'altro. Sto bene comunque." Dico acida.
"Bene allora le riaccompagno io a casa professore"
"Ne sei sicura elena?"
"Certo. E poi perché dovrebbe scomodarsi ulteriormente?!"
OMMIODDIO UN'ALTRA FRECCIATINA? MA È PROPRIO UNA STRONZA.
Elena ci riaccompagna a casa riempiendo il silenzio con i soliti discorsi da persone false che era solita fare a quanto pare.
