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Una volta arrivati davanti casa mi tolgo il casco e glielo lancio addosso.
"Cos'è quel broncio piccola Vic?"
"Mi hai portato via nel bel mezzo della festa cazzo!"
"Te l'ho detto... non è un buon posto per te.."
"Chi sei? Mio padre? Smettila di trattarmi così.."
"E tu dovresti smetterla di fare la bimba ribelle, non credi?!"
Gli faccio il dito medio ed entro in casa.

Il giorno dopo
Oggi non avrei avuto lezione con lui però sapevo che sarebbe stato a scuola come ogni altro giorno.
A ricreazione con mia sorpresa viddi un tipo difronte alla macchinetta del caffè che conoscevo molto bene.
Vado disinvolta a prendere qualcosa, lui era al telefono e non mi ha cagato di striscio.
Okayyy
Temporeggio lì insieme alla mia migliore amica, dopodiché posa il cellulare e fa per andare in classe.
"Coraggio vic, fa qualcosa non puoi lasciarti scappare rosa chemical, cazzo!!"
"Okay... okay"
Vado verso di lui, tremavo tutta, non sapevo cosa dirgli...
"Manuel aspetta.."
il ragazzo si volta verso di me guardandomi con aria interrogativa:
"Ci conosciamo?!"
"N...no. Cioè... scusa forse ho sbagliato persona... credevo fossi rosa chemical..."
"Si esatto sono io."
"Wow... è... è un piacere averti qui."
"A dire il vero sono venuto qui perché sapevo che non mi avrebbe riconosciuto nessuno, spero più che altro che d'ore in poi non troverò fuori dalla scuola i tuoi amici per gli autografi"
"Nessun problema, i miei amici dicono che fai musica di merda e non ti ascoltano"
OH BELLO STAI FACENDO LO STRONZO CON LA TIPA SBAGLIATA.
il ragazzo alza un sopracciglio
"Meglio così. Ora vado, è stato un piacere....?"
"Vic.. mi chiamo Vic"
"È stato un piacere Tesoro." Occhiolino
aspetto che sia arrivato in classe per realizzare quello che era appena successo. Gesù...
all'uscita il ragazzo viene preso da un SUV nero
Ma prima di salire mi cerca con lo sguardo:
"Vic, Hey Vic, vieni qui" Manuel Franco, in arte rosa chemical mi stava chiamando.
Assurdo.
"Hey.."
"Questa sera ci sei al mio concerto?"
"No... non ho fatto in tempo a comprare il biglietto.."
a dire la verità non volevo dirgli che non avevo i soldi.
"Come immaginavo... tieni, fa venire anche la tua amica, vi aspetto." Dice per poi entrare nel SUV e sgommare via.
"Allora? Che ti ha detto?"
"Okay Celine. Ascoltami bene. MI HA DATO DUE BIGLIETTI PER IL PRIVÈ DEL CONCERTO DI QUESTA SERA."
"COSAAAA?"
"Si, ha detto che devi venire anche tu."
"Oh cazzo sta sera scopate sicuramente"
"Non dire stronzate, chiama mia madre, dille che dormo da te."
"Okay okay"
stavo per andare dal mio cantante preferito in assoluto quello sera, e per di più sarei stata con lui nel privè.

Professor Amdouni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora