Hola! Posto oggi perché domani dovrò pensare solamente a chimica *lacrimuccia*
Era una tiepida giornata autunnale, il cielo limpido e senza nuvole illuminava gli alberi ormai quasi spogli.
Le foglie volteggiavano nel vento come delle ballerine dell'opera adagiandosi infine in una delle tante pozzanghere derivate dalle precedenti piovute.
Erano passate due settimane da quel giorno, quando Marinette si addormentò sulle gambe di Luka, decisero di chiamare i suoi genitori per avvisarli, quest'ultimi li ringraziarono di cuore cercando di non scoppiare a piangere durante la telefonata. Luka continuò a guardarla mentre dormiva accarezzandole a volte la testa, chiedendosi cosa l'avesse ridotta in quello stato.
Quando si svegliò e notò in che posizione fosse cadde dal letto cominciando a sputare parole incomprensibili.«Stai bene?» chiese Luka con voce calda non riferendosi alla botta appena presa
«I-io certo, perché non dovrei?» asserì guardando il pavimento.
«Marinette»
«Marinette! Guardami negli occhi e dimmi che va tutto bene»Come poteva resistere a quegli occhi magnetici? Alzò lo sguardo perdendosi in quella remota malinconia, gli occhi cominciarono a diventare sempre più lucidi.
«I-io sto..bene»
«Mari...Oh al diavolo!»
Si alzò per stringerla tra le braccia, ma per la fretta non vide la sua felpa sul pavimento, ci scivolò e cadde rovinosamente a terra facendo ridere la ragazza, finalmente aveva risentito quella risata, certo si era fatto un male cane, ma ne era valsa la pena. Si alzò un po' a fatica e l'abbracciò timidamente.
«Lo sai che puoi dirmi tutto vero?»
La ragazza sorrise tra le pieghe della maglietta bianca e fece un cenno con il capo. Ora si ricordava perché sapeva di limone, era successo circa un anno prima durante una delle prove dei Kitty Section. Si stava dirigendo verso la stanza di Luka per chiamarlo quando qualcuno la sorprese da dietro mettendole una mano sugli occhi.
Per un attimo si spaventò, poi sentì una risata sommessa.«Stupido»
«Eddai pensavi fossi uno stupratore seriale?» esclamò ridendo mentre toglieva le mani dai suoi occhi per sorriderle.
«Non saprei..lo sei?»
«Credo che la mia mente non sia ancora così succube dai pia-»
«Luka posso farti una domanda?» lo stoppò non volendo fargli finire la frase. Sarebbe stato troppo imbarazzante.
«Direi di sì, spero non sia nulla che possa compromettere la mia figura»
« Perché sai di limone?»
Lui la guardò un attimo per poi mettersi a ridere.
«Credo che questa domanda avresti potuto farla solo tu. Tranquilla non è qualche strana sostanza, è il lemon oil, un olio che viene usato per la pulizia delle chitarre. Non è vero olio di limone, ma ne aggiungono la fragranza per renderlo più piacevole. Ho dato una valida risposta? Non dovrò lasciare altre deposizioni giusto?»
«Direi di sì, ha adempiuto al suo dovere»
«Ehi ci siete?» era la voce di Rose
«Si arriviamo!»
In effetti quel profumo gli donava particolarmente, insieme alla menta. Così rinfrescante e dissetante; ma non l'avrebbe mai ammesso.
«Vuoi che ti accompagni a casa?»
venne brutalmente rimandata nel presente e si rese conto che era sprofondata in tutti quei ricordi felici in un attimo.
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Rainy song#Lukanette
FanfictionLa mia seconda lukanette, dopo "la musica dice più delle parole" è ora di darsi ad una nuova e pucciosa avventura. La pioggia... è sempre una cosa negativa? Potrebbe portare ad un avvicinamento, a pensare, ad amare. Potrete scoprirlo solo leggendo😉...