cap 14

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«Allora?»

Come Marinette, Luka era rimasto per tutto il tempo in silenzio. Come poteva sapere che sarebbe partita in quarta?

« Chloé non-»

« Non osare fermarmi, questo ragazzo nasconde fin troppe cose in questi giorni»

« E anche se fosse?» oh no, ecco l'inizio di un'aspra e dura guerra. Una cosa che aveva capito da quando lo conosceva era che, nella sua incredibile pazienza, non riusciva a tollerare chi osava addentrarsi troppo nella sua vita privata. Anche se dava nell'occhio, non amava particolarmente stare sotto i riflettori, escludendo, certo, quando suonava la chitarra durante gli spettacoli.

«Beh» ghignò «credo che Marinette non la pensi allo stesso modo»

« È così?» mormorò girandosi verso di lei.

«Beh...non ho capito perché tu mi abbia mentito»

«Si posso capirlo, è vera la storia del pigiama party»

«Immagino che avendo due anni in più di noi, nella tua testolina apparentemente pura non passino solo notine e cuoricini» lo punzecchiò la bionda. Avrebbe portato a casa anche quella vittoria.

«Beh in realtà credo che alcune ragazze della vostra età abbiamo più sete di sesso di quanta ne abbia io»

Marinette avvampò, oh Santo cielo! Che aveva combinato!
Chloé rimase per un attimo di stucco, nessuno prima di allora era riuscita a ribattere in quel modo. Era tra il voler sondare di più il terreno e il finirla lì

«E comunque ho deciso di non dirglielo per non metterla a disagio, se l'avesse scoperto il giorno stesso sarebbe stata più tranquilla. Ora se non vi dispiace vorrei ordinare qualcosa»

Si alzò con eleganza per chiamare uno dei camerieri.

«Ok devo ammettere che sa il fatto suo, l'avevo sottovalutato» borbottò Chloé un po' inasprita per non aver avuto l'ultima parola.
Kagami era seduta al loro stesso tavolo e per tutto il tempo era rimasta in silenzio. Guardandola bene però aveva gli occhi che stavano per lacrimare. Di botto iniziò a ridere.
« HAHAHA non ce la facevo più, scusatemi ma è stata la scena più divertente a cui io abbia mai avuto l'onore di assistere» disse un po' senza fiato mentre si asciugava gli occhi con la manica della divisa.

«Scusatemi un attimo» Marinette si alzò per raggiungere il suo ragazzo, era seduto su uno sgabello vicino al bancone.

«Scusa»

«E di cosa?»

«Beh di Chloé»

« Ma no figurati, penso che ci tenga davvero a te e poi ho sbagliato io in primis a non dirtelo. Sul serio, non volevo farti agitare, so dei tuoi viaggi mentali e hai già altro di più importante in mente»

«Grazie, dai torna di là. Ti prometto che parleremo di altro. Ormai Chloé ha capito che è meglio non punzecchiarti e comunque non mi faccio così tanti film mentali»

«Se lo dici tu» disse scompigliandole un poco i capelli ghignando

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Il resto della settimana passò abbastanza velocemente e il sabato era praticamente alle porte. Solo il pomeriggio stesso Marinette si rese conto di una cosa. Ci sarebbe stata anche Alya. Forse sarebbe stata l'occasione giusta per parlarle. Preparò velocemente il borsone con tutto l'occorrente, prese su il casco che le aveva lasciato Luka, salutò i suoi che stavano ancora lavorando in panetteria e aspettò che il cavaliere dalla scintillante moto venisse a prenderla.
Come aveva previsto Alya era lì e stava chiaccherando con Mylene. Appena i loro sguardi si incontrarono la blogger si girò dall'altra parte. Ok avrebbe dovuto sistemare le cose.

Rainy song#LukanetteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora