capitolo 9

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20 minuti dopo...

Arrivata alla fermata salutai e ringraziai giulia e Giovanni che avrebbero proseguito il viaggio in macchina per portare le valige a destinazione. Il pull man era già parchggiato e aspettava che tutti i nuovi studenti fossero arrivati. Ero una tra le prime per questo dopo aver controllato il nome sulla mia lista mi sedetti in uno dei posti all'inizio evitando di imbattermi nei soliti gruppetti che si sedevano tutti insieme nei posti finali. Man mano i posti si riempirono e notai che molte persone si erano sedute da sole. Dal nulla sbucò una ragazza con un sorriso a 32 denti, intuendo che mi volesse rivolgere la parola sfilai una cuffietta e ricambiai il sorriso.

< piacere sono sarah>

<alice> dissi divertita dal suo entusiasmo

<ti dispiacerebbe?> mi chiese indicando il posto vicino al mio

< affatto>

spostai la mia borsa e la ragazza si sedette. Ad equilibrare l'esistenza di noi ragazzi solitari vi sono quelli estroversi e lei era una di quelle. Mi sentii fortunata e capii che sarebbe stata una fantastica amica con la quale passare questi anni anche perchè un po' di felicità non fa mai male. Avevo riconosciuto dai lineamenti della sua faccia che aveva origini asiatiche perciò le chiesi da dove provenisse. Iniziò così una lunga chiacchierata molto piacevole che fu interrotta dal nostro arrivo al college.

A differenza della maggioranza degli studenti non avevo le valige con me perciò aiutai sarah. Ci sarebbe piaciuto continuare a parlare ma dovevamo ascoltare la guida che ci stava facendo un mini tour. Per via dell'incontro con sarah non feci molto caso all'aspetto fisico degli altri ragazzi perciò durante il tour aguzzai gli occhi in cerca del principe azzurro. Sfortunatamente però il campus era praticamente vuoto e incuriosita chiesi il perchè.

< perchè gli altri studenti stanno facendo lezione, ah e a proposito delle lezioni, dato che siete arrivati da poco avrete una settimana libera di tempo per adattarvi, scegliere i corsi e provare anche a frequentarne qualcuno>

Avevo le idee chiare data l'influenza di mia mamma che ovviamente non mi aveva avvisato di questa mini vacanza iniziale.

I corsi che volevo frequentare erano quello di biologia, fotografia, chimica, letteratura, fisica e storia. Questa è addirittura la scelta minima di corsi ma per me non sarebbe stata dura frequentarli in quanto non avevo intenzione di dare il 100%.

Il posto era mille volte più bello delle foto ma dovevamo ancora vedere il posto più importante: IL DORMITORIO. Lui si che avrebbe ribaltato il mio giudizio finale. Ero abituata alle comodità di lusso di casa mia e speravo che il college potesse essere all'altezza. Ci era stata data l'opportunità di scegliere le dimensioni della stanza e, la mia, era quella più spaziosa nonchè più costosa. Anche perchè non includeva la presenza di una coinquilina, difatti io e tutti coloro che avevano fatto questa scelta alloggiavamo in 4 edifici gemelli, due maschili e due femminili. Ognuno nella propria stanza aveva: un bagno, un mini salotto, un balcone e la stanza da letto. Per ogni piano dell'edificio vi era una cucina in comune e dei distributori. I due palazzi avevano in comune un enorme ala relax, un giardino, una piscina, una sala giochi, un bar e una sala computer. Temo che quest'ultima sarebbe stata per lo studio poichè tutti i residenti erano di sicuro come me.

Appena arrivati davanti a un cartello con su scritto: DORIMITORIO ci divisero in 10 gruppi, 1 per ogni tipologia di stanza. Sfortunatamente io e sarah ci separammo poichè lei faceva parte di coloro che avevano vinto la borsa di studio. Con me rimasero una cinquantina di ragazzi e dall'abbigliamento si potevano già dedurre i caratteri. D'altronde nemmeno io mi distinguevo ma almeno a differenza di quasi tutte le ragazze ho evitato di fare la gatta morta. Questa volta non parlai con nessuno ma a ricoprire questo buco mi arrivò una videochiamata da sophia e bea.

< ali sei nella tua stanza?>

< no ci stiamo andando ora, devo ancora vederla e sto morendo dall'ansia>

< possiamo partecipare>

<ovvio mi dovete fare compagnia anche perchè sembrano tutti dei ragazzini viziati, per non parlare delle ragazze...> intuirono dalla mia faccia cosa stessi per dire

< d'altronde ce lo aspettavamo tutte, almeno non sei sorpresa>

< penso che sarà dura rimpiazzarvi>

< RIMPIAZZARCI????? ma tu stai fuori, noi siamo uniche e irripetibili> disse bea su tutte le furie, era ancora un terreno fertile sul quale scherzare.

< ma scherzo, e abbassa quella voce da cornacchia che stiamo per entrare nell'area relax>

Era davvero bella, spaziosa e ben decorata, toccò poi dividere nuovamente il gruppo per andare nei corrispettivi palazzi. Mentre eravamo in ascensore ci diedero una carta con la quale aprire le porte delle nostre stanze e da lì capii chi sarebbe alloggiata sul mio stesso piano. Man mano l'ascensore si svuotò e rimanemmo io e altre 19 ragazze. Le porte si aprirono appena arrivammo al trentesimo piano, ovvero l'ultimo. Le guide rimasero nell'ascensore mentre questo si svuotava; notando delle scale a fine corridoio gli chiesi a cosa servissero, e loro mi dissero

< portano al terrazzo che collega il dormitorio maschile e quello femminile>

La mia stanza era la numero 690 e si trovava sul lato di destra. Appena entrai vidi le mie valige e come prima cosa svuotai le prime 3. Fortunatamente avevo etichettato ogni valigia e queste 3 contenevano: le cose essenziali e una parte dei vestiti di subdued.

Volevo infatti evitare di passare per quella che se la tira vestendo solo cose di marca quindi per evitare di cadere in tentazione lascai le valige chiuse.

La stanza era davvero spettacolare, completamente bianca, mobili in vetro, specchi ovunque, letto ampio e morbido, vista su tutto il campus, tv grande, divanetto spazioso, odore di rosa, tappeto che mi permetteva di girare scalza per la stanza e finestre che illuminavano tutto senza necessitare dell'elettricità. Gli armadi erano a parete e anche se non contenevano tutti miei vestiti erano sufficientemente larghi e superavano le mie aspettative.

Ero completamente soddisfatta e sapevo che mi sarei adattata subito. Dopo passai in bagno e anche lui era all'altezza. Per il momento nulla sembrava andare male, avevo un alloggio fantastico, avevo già conosciuto una persona e il campus sembrava pieno di avventure.

Baci da giovanna

New love new lifeWhere stories live. Discover now