capitolo 1

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< Si mamma, arrivo >

Ebbene si, colei che sta urlando dall'interno della macchina sono io; mi chiamo Alice e ho 16 anni, è una presentazione un po' povera ma mi conoscerete con il tempo. Avrete intuito che sto cercando di comunicare con mia madre, si chiama Joseline e ha 43 anni, è una mamma modello e come dire è asfissiante, iper protettiva, ambiziosa  e con standard troppo alti. Dovrebbe essere come un'amica in quanto è l'unica donna in famiglia oltre a me, ma siamo continuamente in guerra. Lei non lo dice ma so che preferirebbe una figlia talentuosa, brava a scuola, con un obbiettivo e con la testa sulle spalle e io sono l'opposto di tutto ciò che rasenta la perfezione. Effettivamente non ci siamo mai dette smancerie come: ti voglio bene o ti amo ma a me sta più che bene.

 A bilanciare la mamma anaffettiva c'è mio papà, si chiama Stefano e ha 49 anni. Con lui ho un rapporto bellissimo, non lo vedo come una seconda zavorra e lui a sua volta non mi fa sentire come una delusione a differenza di mia mamma. Voi direte che lei vuole il meglio per me ma certe volte sembra che lo voglia solo ed esclusivamente per se stessa. Ritornando al mio supereroe... lui mi protegge, non eccessivamente, dalle persone senza le quali starei meglio. Nonostante sembri perfetto ha anche lui dei difetti, come essere un pessimo cuoco e un pessimo bugiardo; ciò non mi giova minimamente specialmente quando deve reggermi il gioco con mamma.

Finito il reparto genitori eccovi i miei fratelli: Danilo e Edoardo entrambi più grandi di me in quanto hanno corrispettivamente 17 e 18 anni. Con loro mi trovo molto bene, anche perché oltre ai quotidiani litigi ci vogliamo molto bene e loro hanno deciso di dimostrarmelo proprio in questo periodo.(Forse hanno messo da perte tutto l'amore di cui mi hanno privato per 15 anni) Ci aiutiamo a vicenda e ci diciamo tutto. So che posso contare su di loro e probabilmente mi mancheranno più del dovuto. Fortunatamente la mia bruttezza non gli ha ancora dato la possibilità di intromettersi nella mia vita sentimentale poiché essa ancora non esiste. Forse il college sarà il posto perfetto perché non li avrò tra i piedi ma non c'è da preoccuparsi con un'acchiappa casi umani la quale sono. 

Tra i due ho un rapporto più forte con Edo, forse per via della grande differenza d'età. Fatto sta che mi conosce meglio di tutti e quando vuole sa essere anche super dolce.

Esteticamente tutti i componenti della mia famiglia sono molto belli, mamma è bionda e snella, con occhi verdi e faccia senza traccia di vecchiaia; papà si tiene ancora in forma, ha i capelli ormai brizzolati e degli occhi di ghiaccio che ho avuto l'onore di ereditare. Danilo e Edo sono assolutamente i più belli. 

Danilo ha i capelli biondi cenere, lievemente lunghi, occhi marroni con striature verdi, fisico da nuotatore e naso all'insù. 

Edo ha i capelli marroni con il solito ciuffo che manda in visibilio tutte le ragazza, gli occhi marroni e le labbra carnose. Sarà inappropriato in quanto sono sua sorella, ma ha un fisico mozzafiato frutto di anni e anni di calcio. 

Dal punto di vista dei mestieri mia mamma è un avvocato, eccosi spiegato il suo carattere, mio papà un regista, Danilo un futuro dentista e Edo un aspirante calciatore. 

E poi ci sono io, la cui voglia di fare diminuisce sempre di più. Ammetto che io e la scuola siamo come il gatto e il cane ma quando si ha una famiglia benestante bisogna per forza frequentarla fino a ottenere una qualifica. Ecco il perché sto andando in uno dei college più costosi. Ah dimenticavo, vengo da Roma ma sono ormai 10 anni che vivo a New York per via del lavoro di mio papà infatti prima lavorava a Cinecittà. Tornando all'argomento college, spero che bastino e avanzino le buste paghe che i miei genitori sborsano perché non ho intenzione di passare quelli che dovrebbero essere i miei anni migliori davanti ai libri. Sono una ragazza che si accontenta e che preferisce ricevere il cibo già masticato che cercarselo da sé.

Tornando alla realtà...

< Alice ho detto muoviti >

[o maronna santissima salvami tu]

Scendo dalla macchina con un'espressione che lascia intendere i mei pensieri. Entro sapendo già cosa mi aspetta e infatti eccola lì munita di spray al peperoncino, assorbenti, labello, fazzoletti e di un taser a forma di telefono. Ormai non mi oppongo nemmeno e le permetto di posare il tutto nella mia borsa. Nonostante io non dica nulla lei dice

< Signorina testa sulle spalle, non dare confidenza, rimani attaccata alle tue amiche, chiamami in qualsiasi situazione, fai una ricarica se ti serve e non fare troppo tardi >

< Si mamma tranquilla >

Corro verso la mia macchinetta e con la musica a palla mi dirigo verso Central park.

Spero che vi stia piacendo, se avete consigli sentitevi liberi di darmene e magari ditemi se li vorreste più corti, meno descrittivi, con dialoghi ecc..

BACI DA GIOVANNA

New love new lifeWhere stories live. Discover now