capitolo 2

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Tra la musica al massimo volume, io che sfreccio tra il traffico nweyorkese e il rumore dei clacson riesco a distinguere la suoneria del telefono. Tempo 4 secondi che lo porto all'orecchio sapendo già chi mi ha contattato.

< Sophy 5 minuti e ci sono >

< Compreso il traffico? >

< Ehmmm >

< Sei la solita, va beh Beatrice ancora non è arrivata quindi... >

< Sei la migliore >

< Lecchina >

Finita la chiamata abbasso il tettuccio per godermi nuovamente il vento di questa bellissima città. Preferirei potermi muovere più velocemente di 10 km all'ora ma sai New York ha i sui pregi e i suoi difetti.

Arrivo a destinazione verso le 3:45, con solo 20 minuti di ritardo. Io e il mio trio ci diamo sempre appuntamento nell'ala sud-ovest per perderci poi in delle lunghe camminate accompagnate da tutto il gossip possibile e immaginabile. Giuro che non sono una di quelle ragazze snob che si atteggia. Sto solo nel mio piccolo mondo senza dare fastidio e senza attirare l'attenzione. Forse sono una figlia di papà ma non me ne vergogno poiché lo vedo come un'aiuto divino visto che non so fare nulla. Amo le mie piccole abitudini e potrei campare con le poche persone che mi circondano. Ho sofferto di ansie sociali e per molto tempo avevo come migliore amica la mia psicologa.Una delle cause è stato anche il mio stato economico, incredibile cosa la gente faccia per soldi. Ma ormai non dubito più dei miei amici, ci sono stati sempre e di loro mi fido ciecamente.

Come da routine passiamo prima da Starbucks, prendo un frappuccino al cioccolato e passo le prossime 3 ore a chiacchierare in giro per il parco. 

< Allora, tra quanto è la partenza > chiese bea

< 1 settimana, ragazze mi mancherete da morire lo sapete? > dissi

< Pure tu ali, però sappi che staremo qui ad aspettarti > 

< Non esitare a passare le nottate in chiamata con noi >

< E soprattutto mettici al corrente di tutto > Sophy mi diede una gomitata e mi guardò con aria maliziosa.

< Mi sono persa qualcosa? Magari la parte in cui nun me se pija nessuno (nessuno mi vuole) >

< Sappiamo tutti che nessuno aveva il coraggio di impicciarsi con la sorella di Edoardo >

< Dici che fosse per quello? >

< Alice sei fantastica sia dentro che fuori e come dire... me l'hanno confermato quasi tutti i ragazzi del nostro liceo e non esagererei dicendo pure del nostro  quartiere > Mi rassicurò Beatrice.

< Sappiate che mi godrò quegli anni con o senza un ragazzo e vorrei avervi con me perciò non esitate a farmi visita >

< Ali faremo il possibile >

Ci abbracciammo forte forte e mi scese una lacriumuccia. 

Su di loro non vi ho raccontato molto quindi...

Partiamo da Sophia non perchè io la preferisco ma perchè la conosco da più tempo. Siamo diventate amiche poichè ci accumunavano molte cose, come la semplicità; non abbiamo mai fatto parte di uno di QUEI gruppetti quindi abbiamo deciso di stare nel nostro e di formare un duo all'età di 8 anni. Sophia ha i capelli ricci, è magra, sportiva e vera. Con lei il sorriso non manca mai e effettivamente certe volte le nostre menti pensano allo stesso modo.

Beatrice fa parte della mia vita da 3 anni circa; è quella stilosa del gruppo che funge da calamita per i ragazzi. È infatti fortemente sconsigliato andare in discoteca con lei. In lei io vedo una ragazza stronza che si tiene tutto dentro, e il mio obbiettivo è quello di renderla più aperta. Sono sicura che dentro ha ancora molto e con il tempo ci farà capire le sue motivazioni. Con lei c'è stata sin da subito molta intesa ma soprattutto sa dare degli ottimi consigli.

Ci sono anche dei difetti in loro ma d'altronde chi non ne ha?

Con loro passo tutte le giornate della mia vita nonostante i nostri sogni e passioni abbiano diviso le nostre strade. A me sarebbe bastato seguirle come fanno i cagnolini perchè nella mia vita ho bisogno di felicità e loro sono la mia. A bea spetta un futuro da giornalista, mentre a sophy da cestita. Senza loro sarà dura perchè sono quel tocco di allegria di cui tutti abbiamo bisogno ma non si può ottenere tutto. 

Finito il momento sdolcinato riaccompagno bea a casa mentre Sophia monta sulla sua moto.

< mi promettete che mi penserete? > la paura di perderle per sempre era alta, speravo solo che al mio ritorno sarebbero state lì come lo sono sempre state.

< Ehy amore, non ti devi preoccupare, davvero, perderci deve essere uno dei tuoi ultimi pensieri>

Per smorzare quel momento triste cliccò play e partì la musica a tutto volume. Beh chi sa resistere a della buona musica?

Dopo averla accompagnata sento le lacrime scendere. Come faccio a godermi questa settimana sapendo che non le vedrò per molto? Come farò a godermi questo periodo senza loro? Con chi prenderò i frappuccini al cioccolato? Nulla sarà più lo stesso e non ci posso fare nulla.

Mi assalgono tutti i bei momenti insieme dai quali starò in astinenza, sarà dura non poterne creare degli altri.

Arrivo a casa stremata, inserisco il codice, parcheggio la macchina e passo per la sala giochi. Okey forse ho un po' sminuito dicendo che siamo benestanti però non è questo quello che conta. Arrivata in camera mia, senza fare incontri indesiderati, mi butto sul letto a baldacchino e chiudo gli occhi.

Mi risvegliai nella stessa identica posizione, il che è strano perchè quando dormo non sto mai ferma. Era ancora sera, precisamente sabato sera, da programma avrei dovuto godermi al meglio queste serate ma non ero nel mood. Tempo di mettermi il pigiama, accendere diseny plus, mettere un film: Cenerentola, e mi buttai sul letto. Durai giusto 40 minuti, e il mio angelo custode, aka papà Stefano, entrò per darmi la buonanotte e spegnere la tv. Non ebbi il tempo di controllare il telefono e nemmeno di impostare una sveglia cosciente del fatto che l'indomani mi sarei svegliata all'una.

BACI DA GIOVANNA spero vi stia piacendo


New love new lifeWhere stories live. Discover now