Parliamone

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Il reato della giornata l'avevano passata facendo finta di niente. Lui la teneva più vicino a sé, ma nessuno aveva detto nulla, né su Michelle, né sulla busta...

Duncan aveva semplicemente passato il resto della giornata a tormentare Cody e, di conseguenza, Noah.

Alla fine della giornata, però, erano andati a dormire.

Come ogni volta si trovava nel letto tra le braccia di Duncan... Ma stavolta era diverso.

Lui abbracciava lei e lei abbracciava lui.

Erano rimasti svegli tutta la notte a parlare fino ad accoccolarsi rimanendo attaccati.

Duncan le passava la mano sul braccio facendole ogni tanto venire i brividi.

Courtney invece era assorta nei suoi pensieri.

<A che stai pensando?> sussurrò ad un certo punto il punk sorridendo come un idiota.

<Io... Stavo pensando a ieri...- cominciò guardando un punto indecifrato della stanza -Ti sei arrabbiato... Solo perchè sto mettendo a rischio la mia incolumità...
Perchè?>

Duncan deglutì alzandosi di poco e poggiando un gomito al lato della testa della ragazza <Tu che credi?> soffiò a pochi centimetri dal suo viso.

Courtney rabbrividì e fece per rispondere, ma il momento venne fermato da qualcuno che bussava alla porta.

<D-Duncan, posso entrare?> era la voce di Angy, sembrava scossa.

In quel momento Duncan si rese conto che ieri in casa sua c'era stata Michelle. Spalancò gli occhi <Courtney, puoi andare in bagno... Devo rimanere da solo con mia sorella.> sussurrò.

La bruna alzò un sopracciglio e annuì alzandosi dal letto e chiudendosi la porta del bagno alle spalle.

Poggiò l'orecchio per ascoltare <Vieni, Angy!> disse Duncan.

La sorella entrò, sembrava stanca: indossava una delle maglie del fratello, aveva i capelli legati in modo scomposto, si stava torturando le mani e respirava pesantemente con andatura lenta e barcollante <S-scusa, ma ho aspettato tutto ieri e... Oggi non ce l'ho fatta!> balbettò mentre una lacrime le scendeva sulla guancia rosea, portò subito una mano a pulirsela.

<Ehi, ehi, ehi... E' ok... Vieni qui!> disse lui facendole segno di avvicinarsi.

La più piccola non si trattenne e si buttò nelle braccia del fratello prendendo a singhiozzare.

Courtney aggrottò la fronte, una Nelson che piange? O meglio, Angy che piange?

<Lei è stata qui... E'-è...> non riusciva neanche a parlare.

<Lo so, lo so... Angy, lo so- le accarezzò la testa -Ehi, non è successo niente!> 

Rimasero abbracciati fin quando Angy non si calmò, si allontanò dal fratello asciugandosi gli occhi <Mi dispiace, di solito non faccio scenate del genere...>

<Angy... Lo so, è tutto ok. Sono mancato per un anno ma sono comunque tuo fratello!> 

Lei annuì rimanendo in silenzio per un po' <Courtney dov'è?>

<Non cambiare discorso, sei venuta qui per parlare... Allora parla!>

Prese un bel respiro <E' che... è stato strano riaverla qui... Lei c'era e non c'era nello stesso momento... Quando poi ho sentito che era venuta solo per metterti contro Courtney e per riavere il tuo perdono... Mi sono sentita così... Schifata da lei, avrei voluto urlarle in faccia ciò che provavo, ma... Ogni volta che la vedo... Mi paralizzo.>

Obbligo o VeritàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora